Covid19, finanziamenti alle imprese in Abruzzo: ok a 20mila richieste

Sono oltre 20mila le imprese abruzzesi sin qui finanziate dal sistema bancario in base alle misure stabilite dal governo Conte, tra cui i decreti “Cura Italia” e “Liquidità”, voluti per sostenere la ripresa durante l’emergenza Covid-19.

 

E a farla da padrone sono decisamente le richieste per gli importi più ridotti, a conferma che la crisi ha colpito al cuore e in profondità, nel sistema produttivo italiano e regionale, soprattutto le aziende di minori dimensioni. I dati diffusi dal Fondo di garanzia nazionale, braccio operativo del ministero dello Sviluppo economico, aggiornati al 7 luglio scorso, descrivono uno scenario in cui, dopo una partenza decisamente accidentata, il passo preso dal sistema bancario nei confronti delle richieste presentate dal mondo delle imprese, è diventato più spedito e veloce.

 

Ecco le cifre in dettaglio. Dal 17 marzo scorso – data di avvio delle richieste – al 7 luglio, sono state complessivamente in Abruzzo 20.030 le pratiche che hanno avuto il via libera, per un importo complessivo finanziato di 887 milioni, 493mila e 332 euro, per un importo medio che si attesta a quota 44mila e 90 euro, che è però ben lontano dagli oltre 60mila euro della media nazionale. Tra i territori, confermando le tendenze delle scorse settimane, resta in vetta la provincia di Chieti (5.635 operazioni approvate), incalzata dal Teramano (5.196); con Pescara (4.867) e L’Aquila (4.359) decisamente più distanziate.

La fetta più grande di finanziamenti, confermando anche in questo caso le tendenze delle scorse settimane, resta tuttavia appannaggio delle operazioni erogate per gli importi più ridotti, ovvero fino a 30mila euro (dopo l’iniziale limite fissato a 25mila, ndr): sono state 18.672, ovvero il 93% del totale, per complessivi 347 milioni e 618mila euro. Decisamente al di sotto della soglia massima consentita è però la media delle erogazioni effettive: poco più di 18mila e 600 euro, cifra decisamente lontana anche in questo caso dalla media nazionale (19.927). Tra i territori, anche in questo caso, resta Chieti la provincia con il più alto numero di pratiche di finanziamento approvate: 5.285. Per il resto, distanze meno nette tra Teramo (4.782) e Pescara (4.610), con L’Aquila che chiude a quota 3.995.

Prendiamo atto con soddisfazione di questo scatto in avanti – dice il presidente regionale di Cna Abruzzo, Savino Saraceni – e del fatto che il sistema bancario, di cui pure all’inizio avevamo segnalato la lentezza, abbia ora invertito decisamente la rotta. Certo, non è noto il numero di imprese che ha fatto richiesta, ma i dati relativi ai finanziamenti approvati, ci segnalano quanto vasta sia l’esigenza da parte del sistema produttivo, e delle micro imprese in particolare, di poter contare su linee di credito certe per poter sopravvivere in questa delicatissima fase, in cui per molte aziende si deciderà la stessa possibilità di andare avanti. Ragione, questa, che ci spinge a chiedere anche al sistema pubblico di immettere nel più breve tempo possibile risorse finanziarie nell’economia: di tempo ce n’è davvero poco, occorre fare in fretta, perché a settembre con la fine del blocco dei licenziamenti, la ripresa del pagamento delle rate delle tasse sospese e delle rate dei mutui ci sarà un momento ancora più duro”.

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