Coronavirus, piano di rientro: Marsilio scrive al viceministro

Il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha inviato oggi una nota al viceministro del Mise, Antonio Misiani in seguito all’ultima riunione della Conferenza delle Regioni.

 

Egr. Viceministro, caro Antonio

Con riferimento alle sue perplessità in merito al subemendamento presentato e discusso in occasione dell’ultima conferenza delle Regioni (Calandrini 19.1000/226), mi preme sottolineare come il “piano” a cui intendiamo riferirci con la proposta di modifica da inserire nella legge di Conversione del D.L. 18/2020, non è certamente il cosiddetto “piano di rientro sanitario” di cui ben conosciamo i limiti e la complessità per una sua modifica quanto,

invece, il piano di rientro del proprio disavanzo relativo alle sole annualità 2014 e 2015 (anni in cui si è proceduto all’introduzione del nuovo sistema contabile armonizzato), così come previsto nei commi da 779 a 782 dell’articolo 1 della legge 205/2017.

La norma su cui si intende intervenire non interferisce sulla parte entrata del bilancio dell’ente, limitandosi a sospendere l’accantonamento obbligatorio oggi previsto, che per la nostra regionale vale circa 30 milioni, e che, per detto importo, riduce, in ciascun esercizio del piano di rientro, la capacità di spesa ad entrate invariate.

Inoltre, al fine di evitare eccezioni di incostituzionalità legate alla possibilità di “scaricare” sulle future generazioni disavanzi passati, la norma, in questo momento di particolare eccezionalità, si limita a prevedere esclusivamente una rimodulazione del piano, attraverso una sospensione nel periodo 2020/2022 dell’accantonamento delle quote di disavanzo sul bilancio dell’ente ed un contestuale incremento delle quote annuali per gli esercizi successivi al 2022 di una quota costante calcolata tenendo conto degli esercizi residui alla chiusura del piano. In altri termini non si prevede alcun allungamento del termine già previsto nel piano approvato dalla Regione ed in corso di applicazione.

Le somme così liberate che, si ripete, trovano già copertura nel bilancio regionale e dunque non modificano gli equilibri di finanza pubblica né a livello regionale né a livello statale, potranno essere utilizzate con variazione di Giunta Regionale previa preventiva rimodulazione del piano di rientro del disavanzo vigente, per la creazione di appositi capitoli di spesa del titolo 1 e 2 da destinare a spese legate all’emergenza sanitaria e/o al rilancio economico del territorio con iniziative rivolte a famiglie, imprese e comuni.

Convinto della bontà della proposta la invito a rivalutare la proposta visto che la stessa interessa solo alcune regioni italiane, non ha riflessi sui saldi di finanza pubblica nazionale e potrebbe fornire una ottima leva per il rilancio dell’economia abruzzese.

Confidando nell’accoglimento di questa ragionevole e praticabile proposta, rimango a disposizione per ogni necessità di ulteriori chiarimenti, le invio cordiali saluti.

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