Coronavirus Abruzzo, cassa integrazione. Marcozzi: Regione partita in ritardo e con meccanismi lunghi

Con notevole ritardo rispetto alle altre Regioni d’Italia, in Abruzzo è finalmente possibile per le aziende fare richiesta di Cassa Integrazione in Deroga per l’emergenza Coronavirus.

 

Tuttavia sono già arrivate le prime segnalazioni sulle criticità, sollevate da Consulenti del lavoro e commercialisti, riguardo alla procedura con cui attuare la richiesta”. Lo afferma il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi. “Nello specifico – prosegue – sollecitiamo la Giunta regionale e l’Assessore Fioretti a intervenire su due aspetti. Uno di questi riguarda l’inserimento nel sistema dei dati anagrafici dei lavoratori dipendenti oggetto della Cassa Integrazione in Deroga. Un passaggio lungo e macchinoso, che può essere facilmente superato dal momento che gli studi hanno già a disposizione un documento in cui sono presenti tutte le informazioni necessarie.

 

Basterebbe inviare in allegato alla domanda tale documento e si supererebbe un ostacolo burocratico inutile. Il secondo punto riguarda l’obbligatorietà di presentare una marca da bollo da 16 euro insieme al deposito della pratica. Si tratta di un procedimento extra di cui non si capisce la motivazione. Allo stato attuale, si costringe il datore di lavoro ad andare ad acquistarla per poi recarsi nuovamente dal Consulente del lavoro e consegnarla. Un passaggio di troppo che può essere eliminato, semplificando l’intera procedura”. “Si tratta di due proposte semplici, che arrivano direttamente da quei professionisti che, al fianco delle imprese, lavorano per far arrivare il prima possibile ai lavoratori il doveroso ristoro economico, stanziato dal governo a seguito delle chiusure delle aziende.

 

La nostra speranza è che queste richieste arrivino a destinazione e che si possano tagliare il prima possibile i tempi della burocrazia. Invito la Giunta, che ha già accumulato un ritardo inaccettabile per aprire la procedura per le richieste, a valutare queste proposte e a intervenire di conseguenza” conclude.

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