Buyers Arabia Saudita: ordini in Abruzzo per 4 milioni nell’agrifood

Dopo quella dello zafferano dop dell’Aquila, nel ricco mercato arabo arriveranno anche altre forniture di prodotti abruzzesi di qualità come tartufo, olio, arrosticini, caffè, formaggi, gelateria, pasta secca, carne, confetture, dolci tipici e persino acqua minerale.

 

L’agrifood sostenibile, in particolare gli arrosticini per i quali è stata chiesta la esclusiva, ha fatto breccia nella considerazione dei 29 buyer della grande distribuzione e della ricettività dell’Arabia Saudita in tour da sabato scorso in Abruzzo, su iniziativa della Regione, per visitare le bellezze storico-culturali e ambientali ma anche per incontrare in B2B una trentina di imprenditori abruzzesi.

 

Oggi al termine della due giorni di trattative commerciali andate in scena all’hotel Villa Maria di Francavilla sono state stipulate le prime intese per la esportazioni di eccellenze abruzzesi nel ricco mercato arabo, una fase che potrebbe portare a rapporti strutturati con un aumento sensibile della produzione e del fatturato per le imprese abruzzesi.

 

La conferma dei buoni risultati arriva direttamente dal capo della delegazione araba, Jalal Thamer Osman: “Solo oggi abbiamo sottoscritto contratti di fornitura per un valore di 4 milioni di euro, in particolare per 20mila cartoni di passata di pomodoro, per il miele, per l’olio extravergine di oliva, per la pasta, per prodotti gluten free, e con la mia azienda per 20 tonnellate al mese dei vostri ottimi arrosticini, e stiamo già provvedendo a ottenere la certificazione Halal. Questo è solo l’inizio, è forte la volontà di creare già da ora una solida collaborazione, vista la qualità dei vostri prodotti. Saremo in grado di offrire agli imprenditori abruzzesi la nostra rete logistica, per trasportare agevolmente i prodotti dall’Abruzzo nei paesi arabi, senza nessuna complicazione, affiancando i nostri partner in tutti i passaggi necessari per l’azione di export”.

 

La visita in Abruzzo, con passaggi nelle quattro province, è stata definita “molto positiva in un momento in cui la economia non brilla certo alla luce del post pandemia e della guerra in Ucraina che coinvolge direttamente l’Europa” dal vice presidente della Giunta regionale abruzzese con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, e da Giuseppe Savini, presidente dell’Agenzia regionale per le attività produttive (Arap), che ha organizzato la missione come braccio operativo dell’ente regionale.

 

“È un successo che segue le positive missioni all’Expo di Dubai e di Bruxelles nel corso delle quali abbiamo avviato contatti e relazioni sulla base di un preciso piano di internazionalizzazione stilato da Arap – spiega Imprudente – incentrato sulla promozione del marchio Abruzzo attraverso il collegamento delle eccellenze enogastronomiche con le bellezze ambientali, storiche e culturali del nostro territorio. Il metodo è risultato vincente, speriamo che questo sia solo un prologo a rapporti commerciali importanti e fruttuosi per tutti”.

 

Dopo essere stati protagonisti di incontri di networking e B2B con le imprese abruzzesi, visite guidate in azienda e nei siti produttivi, con eventi mirati a favorire l’incontro della domanda con l’offerta, i buyers operanti nel settore degli iper-market, dei grandi alberghi, degli autogrill, delle catene di ristoranti e dell’intrattenimento, si sono detti entusiasti dell’Abruzzo: lasceranno domani il territorio regionale.

 

“Il bilancio è estremamente positivo: sono stati firmati contratti nel settore carne, formaggi, confetture, zafferano, tartufo, panificazione, pasta, olio e dolciumi – spiega Savini -. È previsto già un prosieguo di ordinativi per somme importanti. Insomma, si è aperto un fronte con il ricco mercato arabo con la opportunità, concreta, per molte aziende di stravolgere le quantità di produzione ed aumentare notevolmente il fatturato, pensiamo ai produttori dello zafferano dop dell’Aquila, a quelli di tartufo e ai caseifici. Nei B2B sono stati instaurati rapporti importanti tra il mondo arabo e le piccole e medie imprese abruzzesi”.

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