Bollette della Tari più leggere per le attività: l’appello della Cna all’Anci

Occorre trovare una soluzione che alleggerisca il carico dei tributi locali pagato dalle piccole imprese artigianali e commerciali, a cominciare dalla Tari, la tassa sui rifiuti.

 

A chiederlo è il presidente regionale di Cna Abruzzo, Savino Saraceni, che rivolge un appello pubblico al presidente dell’Anci Abruzzo, il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, “affinché si faccia interprete, attraverso l’Associazione nazionale dei Comuni d’Italia, di un’istanza nei confronti del governo: in modo da trovare una soluzione adeguata a un problema che incide fortemente su bilanci di imprese che la pandemia ha contribuito a minare fin nelle fondamenta”.

Per Saraceni, “ci troviamo di fronte a tantissime attività che in questi mesi, per effetto delle chiusure totali o delle restrizioni legate alle misure statali o regionali, hanno patito danni gravissimi ai loro ricavi, con perdite enormi. Per effetto di questa limitazione, però, la loro produzione effettiva di rifiuti si è drasticamente ridotta, ragion per cui la pressione tributaria andrebbe ora rideterminata e ricalcolata: perché è evidente che non si può pagare lo smaltimento di rifiuti che non si sono prodotti”.

A detta del presidente regionale della Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa, “la mera sospensione dell’emissione delle cartelle, adottata dai Comuni, pur essendo un provvedimento apprezzabile, non può essere considerata misura definitiva: a nostro avviso, anche attraverso l’intervento del Governo, deve essere consentito alle amministrazioni locali di poter ricalcolare gli importi, senza per questo dover patire danni alla raccolta e smaltimento del pattume. Per questo crediamo che gli interessi di amministrazioni locali e imprese coincidano”.

 

Impostazioni privacy