Assunzioni alla Tua, dai sindacati alle opposizioni: mance elettorali

“Mance elettorali”: definisce così la Cgil Abruzzo le 79 assunzioni annunciate ieri dal presidente della Regione Luciano D’Alfonso e dal presidente di Tua Tullio Tonelli, che hanno anche parlato dell’arrivo di oltre 200 nuovi pullman in modo da abbassare l’età media dei mezzi in circolazione.

 

 

Franco Rolandi, segretario regionale della Filt Cgil Trasporti, questa mattina in conferenza stampa ha parlato anche di quanto accaduto nelle ultime ore. “Proprio nella mattinata di ieri in cui sono state annunciate assunzioni e nuovi autobus – ha spiegato – contestualmente a L’Aquila c’era una audizione della Commissione di Vigilanza presso il Consiglio Regionale per parlare delle problematiche e delle criticità del Trasporto Pubblico Locale, ebbene questa audizione è andata deserta per la pressoché totale assenza dei componenti della Commissione, e alcuni di questi, o quanto meno chi doveva rispondere di queste criticità era impegnato ad illustrare le assunzioni all’interno della Tua”.

 

 

“Nel merito – ha aggiunto Rolandi – rispetto poi a queste assunzioni, noi ovviamente come organizzazione sindacale non siamo affatto contrari all’immissione in azienda di personale con contratti a tempo indeterminato di autisti e operai, e anzi, ma siamo contrari invece assolutamente contrari all’assunzione di personale amministrativo che in Tua è presente in abbondanza dopo la fusione delle tre società e anche all’assunzione di personale dirigenziale come annunciato.

 

Da premettere – ha proseguito il segretario regionale della Filt Cgil Trasporti – che rispetto alle assunzioni di operai e operatori di esercizio, noi avevamo già raggiunto degli accordi con l’ex presidente Luciano D’Amico, e che prevedevano questo bando di concorso nel giugno del 2016 ovvero un anno e mezzo fa, e ora guarda caso queste assunzioni sono arrivate a ridosso delle elezioni. E di questa cosa noi siamo sconcertati. Ovvero non agire in funzione di emergenze e delle esigenze strutturali che ci sono nell’azienda, ma agire invece in funzione degli appuntamenti elettorali e delle elezioni”.

 

 

La Cgil, nel dossier che doveva essere  presentato ieri in Commissione Vigilanza parla di 44 milioni di euro in meno di fondi destinati al Trasporto Pubblico Locale negli ultimi 5 anni. “La mancanza di risorse è oggi un grosso problema e noi avremmo voluto parlarne dossier alla mano con i componenti della Commissione di Vigilanza per spiegare i motivi della nostra preoccupazione.

 

Abbiamo fatto,anche una stima di quante risorse in meno sono state destinate, tra fondi tagliati a livello nazionale e poi dal Governo regionale, ed è venuta fuori una situazione drammatica e che ci allarma anche in prospettiva futura perché sappiamo che le prossime risorse saranno distribuite alle Regioni in funzioni di obiettivi di efficientamento, e questi obiettivi per l’Abruzzo saranno irraggiungibili. Chiediamo infine anche alla Regione di fare una modifica urgente al bando del nuovo concorso perché per agli operai interinali oggi al lavoro, è richiesto l’uso della patente D, non previsto inizialmente nel bando”.

 

Forza Italia. “Al peggio non c’è mai fine. Proviamo un forte disgusto e condanniamo fermamente questo grande marchetta elettorale realizzata da D’Alfonso e D’Alessandro i quali pensano di speculare sul dramma della disoccupazione attraverso un bando di concorso per assumere circa 59 figure da inserire all’interno della società in house TUA (Società Unica di Trasporto) al fine di recuperare qualche consenso in vista del prossimo appuntamento elettorale.

Gli abruzzesi sono persone oneste, intelligenti e grandi lavoratori e alle urne puniranno il Partito Democratico e il Presidente della Regione per il disastro prodotto sia nel settore dei trasporti sia in tutti gli altri campi economici e produttivi della nostra Regione”. Questo il commento dei Consiglieri regionali di Forza Italia Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri che aggiungono quanto segue: “E’ scandaloso vedere quello che accade con la gestione di Tua. A meno di un anno dell’accordo sindacale sottoscritto lo scorso 8 maggio 2017, arriva un nuovo accordo e nuove assunzioni solo per evitare uno sciopero già proclamato. Si tratta di un nuovo accordo che è solo una presa in giro bella e buona: la Regione si impegna a finanziare il Trasporto pubblico con un finanziamento ridicolo di 500 mila euro da pagarsi entro giugno 2018 ma non si dice ai sindacati dov’è la copertura finanziaria e, soprattutto, che le attività legislative riprenderanno non prima di metà marzo.

Non sappiamo cosa accadrà all’indomani del voto con un Presidente in fuga nei palazzi romani. Inoltre, sia la Commissione Vigilanza sia lo sciopero erano stati proclamati per tutta una serie di inadempienze, a partire dal mancato riconoscimento dell’accordo del 2004 con il quale si prevedeva un finanziamento di 1.300.000 euro, tra l’altro sospeso per gli anni 2014-2017, mentre adesso solo di 500.000 euro, ossia 5 euro netti a dipendente”.

 

 

 

Movimento 5 stelle. “Venghino signori! In campagna elettorale si fa e si dice di tutto ed allora arriva anche il bando per le assunzioni TUA. In un unico calderone, amministrativi, dirigenti e personale tecnico. Abbiamo più volte dimostrato che il personale TUA amministrativo è in esubero, come quello dirigenziale, mentre altri comparti soffrono di più della carenza di uomini e mezzi adeguati.

Ed infatti il bando fa arrabbiare anche i sindacati che le assunzioni del personale per il reparto tecnico le avevano chieste più volte, senza essere mai stati ascoltati prima della campagna elettorale. Questo bando, disordinato e poco efficace per il funzionamento dell’azienda non è altro che uno “spottone” elettorale, in pieno stile PD. Un Governo responsabile e corretto avrebbe evitato di strumentalizzare l’azienda di Trasporti Regionale ed avrebbe operato già da tempo riconvertendo il personale in esubero verso i comparti in carenza ed avrebbe bloccato le assunzioni dei dirigenti.

Risparmiando, così, fondi per acquistare i nuovi mezzi, che invece continuano ad uscire con le spie rosse del malfunzionamento accese, recando danno ai passeggeri che spesso sono lasciati in strada da autobus rotti. Inoltre avrebbe dotato le officine interne di strumentazioni adeguate evitando l’intervento di officine esterne che rappresentano ancora oggi un costo elevato per l’azienda.

Massima solidarietà ai sindacati, quindi, che oggi si sono opposti a questa becera strumentalizzazione, e ancora più a tutte quelle sigle sindacali che da anni protestano contro una gestione del personale e dei mezzi errata che ha portato fin ora sperperi di denaro pubblico e una bassa qualità della vita lavorativa per i dipendenti”. Ad affermarlo è Domenico Pettinari, consigliere regionale M5S.

 

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