Aiuti ai malati oncologici e trapiantati: il consiglio regionale approva la legge

Il Consiglio regionale d’Abruzzo, nella seduta che si è conclusa nella serata di ieri, ha licenziato all’unanimità la norma “Interventi in favore delle famiglie che hanno nel nucleo familiare un componente affetto da grave patologia oncologica o sottoposto a trapianto”.

 

La legge prevede aiuti destinati alla copertura delle spese di viaggio, vitto e alloggio, per i malati oncologici o sottoposti a trapianto, nei luoghi in cui insistono le strutture sanitarie individuate per le specifiche prestazioni di cura. L’Aula ha poi approvato il progetto di legge che istituisce il concorso regionale “Per non dimenticare le vittime del terrorismo”: la Regione, con ricorrenza annuale, assegnerà cinque borse di studio a studenti di scuola media superiore, in ricordo della sulmonese Fabrizia Di Lorenzo, vittima dell’attentato di Berlino del 2016, e di tutte le vittime del terrorismo.

“Dotare l’Abruzzo di uno simile strumento rappresenta un primo passo importante verso il diritto alle cure degli abruzzesi – commentano i portavoce M5S Domenico Pettinari, Sara Marcozzi, Pietro Smargiassi Marco Cipolletti, Barbara Stella, Giorgio Fedele e Francesco Taglieri.

“Sempre più spesso, infatti, i pazienti con patologie oncologiche, già costretti a sopportare un grave carico fisico ed emotivo, sono obbligati a rinunciare alle cure o all’assistenza necessaria dei propri cari per motivi economici. Oggi è stata approvata una legge di fondamentale importanza che sintetizza una battaglia che come M5S portiamo avanti da anni e che avevamo presentato in consiglio regionale già nella scorsa legislatura. Ringraziamo l’Ufficio di Presidenza che ha contribuito all’approvazione di questa legge. Ora sta alla Giunta emanare il regolamento che dovrà stabilire le modalità e i tempi di accesso ai benefici economici. Le famiglie dei malati oncologici o sottoposti a trapianto residenti nei Comuni della Regione Abruzzo, potranno fare richiesta di rimborso delle spese di viaggio, di vitto e

e di alloggio, sostenute presso i luoghi ove insistono le strutture sanitarie individuate per le specifiche prestazioni di cura” concludono.

 

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