Abruzzo, spesa farmaceutica. Pettinari: giunta taglia 40milioni VIDEO

Abruzzo maglia nera in Italia per acquisti dei farmaci. I dati da gennaio a settembre del 2018 non lasciano spazio a dubbi. Siamo la sesta regione per spesa farmaceutica ospedaliera e addirittura la prima nel Paese per spesa farmaceutica territoriale convenzionata”.

 

E’ quanto ha dichiarato, nel corso di una conferenza stampa il Vicepresidente del Consiglio regionale, Domenico Pettinari che spiega: “Parliamo di una delle più importanti voci di costo della nostra sanità, cioè il 20% del conto economico del servizio sanitario regionale. Un esborso che andrebbe contenuto con un serio studio e una programmazione che elimini le spese superflue ma che continui a garantire l’accesso ai farmaci per tutti quei cittadini che ne hanno reale bisogno.

 

E invece la Regione cosa fa? Un taglio di 40 milioni di euro senza nessuna programmazione, costringendo le Asl dare meno farmaci. Si taglia la spesa, quindi, senza spiegare come saranno garantiti ai cittadini i farmaci necessari per continuare ad avere condizioni di vita dignitosa. Ancora una volta invece di eliminare i grandi sprechi della sanità pubblica si va a inficiare sui servizi al cittadino”. “Secondo l’AIFA – ha proseguito Pettinari – nel 2018 la spesa farmaceutica per la Regione Abruzzo si è attestata su 347,3 milioni di euro, di cui 161,5 per la spesa convenzionata e 185,7 per gli acquisiti diretti. Successivamente la Regione Abruzzo ha approvato la Delibera di Giunta n.230 del 6 maggio avente ad oggetto: “Misure di governo della spesa farmaceutica: assegnazione tetti per l’anno 2019 ed obiettivi ai Direttori Generali delle AA.SS.LL. della Regione Abruzzo per il contenimento della spesa farmaceutica per gli anni 2019, 2020 e 2021″.

 

Nell’analisi della strategia approvata con la DGR n. 230 non è presente nessuna regolamentazione per il contenimento del consumo dei farmaci, unica soluzione prevista è la diminuzione delle prescrizioni”. “E’ ovvio – sottolinea il Consigliere del M5S – che per il contenimento della spesa farmaceutica e la determinazione di tetti di spesa per le singole ASL ci si aspettava un Piano che prevedesse la programmazione di misure strategiche utili a combattere l’uso eccessivo dei farmaci, anche in chiave di protezione e tutela della salute dei cittadini, oltre alla necessità di definire appositi strumenti e programmi che consentono di individuare le categorie farmaceutiche prioritarie, dal momento che il disallineamento con la media nazionale risulta sensibilmente più marcato in alcune categorie di medicinali.

 

Non è pensabile che l’azione di una Giunta Regionale si limiti a dire alle Asl non prescrivete più i farmaci. Per risparmiare sulla spesa farmaceutica, invece di tagli indiscriminati andrebbero attuate delle iniziative che rendano il consumo di farmaci più consapevole e meno necessario. Altre Regioni sono riuscite ad abbattere del 20% la spesa farmaceutica senza nessun taglio, ma adottando l’utilizzo del farmaco monodose nei presidi ospedalieri, nelle strutture convenzionate e finanche nelle farmacie territoriali, attraverso numerosi tavoli di concertazione con le parti interessate. E’ di fondamentale importanza la realizzazione di un accurato programma di digitalizzazione del Sistema Sanitario a livello regionale, che preveda, attraverso le cartelle cliniche digitalizzate anche la verifica delle prescrizioni e delle terapie farmacologiche e che permetta di avere in tempo reale un quadro di insieme sistematicamente aggiornato sulle patologie, sulle degenze, sulla cittadinanza, in grado di far comprendere con quali strategie agire per rendere le persone consapevoli e formate, traducibili, in ultima analisi, in un migliore stile di vita, in grado di abbattere l’insorgenza di diverse patologie, con contestuale riduzione dell’uso dei farmaci.

 

Invece di tagliare i farmaci – conclude Pettinari – sarebbe opportuno che la Regione si facesse carico di corretta informazione sui benefici di uno stile di vita salutare, con l’obiettivo di diminuire la necessità dei farmaci con una forma di prevenzione. Le attività informative potrebbero rappresentare un vero e proprio investimento sociale, poiché il corretto utilizzo dei farmaci, il corretto stile di vita e l’adozione di buone abitudini rappresentano valori aggiunti in grado di contribuire al decremento dell’incidenza dei casi di malattie croniche, dei ricoveri, e, in ultima analisi, dell’utilizzo squilibrato dei farmaci”.

 

Pettinari poi, in riferimento ad una corretta informazione, ha posto l’accento sul dei gastro protettori. Tra i farmaci che incidono pesantemente sulla spesa farmaceutica, infatti – aggiunge il Vicepresidente del Consiglio – oltre gli antibiotici sono inclusi anche gli inibitori della pompa acida, per i cui consumi si ipotizza un allineamento al valore più virtuoso tra le quattro Asl. Ma anche in questo caso nella delibera non vengono evidenziate in alcun modo le modalità strategiche che dovrebbero indurre il cambiamento. Si parla di taglio delle prescrizioni, e basta.

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