Abruzzo, ricorso al Consiglio di Stato contro la centrale Snam

La Giunta regionale, convocata dal Presidente Marco Marsilio, si è riunita oggi, a L’Aquila, per l’esame di alcuni provvedimenti amministrativi.

 

Su proposta di Marsilio è stato conferito l’incarico al collegio difensivo composto dall’avvocato regionale Stefania Valeri e dall’avvocato Vincenzo Cerulli Irelli per proporre appello e istanza di sospensiva, al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar Lazio. Si tratta del giudizio incardinato dalla Regione Abruzzo contro la Presidenza del consiglio dei Ministri, il ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo nonché nei confronti di Snam rete gas.

 

La Regione, in primo grado, aveva impugnato la delibera del consiglio dei Ministri con cui è stato superato il dissenso manifestato, dalla stessa Regione Abruzzo e dal Comune di Sulmona, in sede di Conferenza dei servizi ed è stata deliberata la prosecuzione del progetto per la costruzione della centrale di compressione gas di Sulmona. Alla base delle motivazioni di appello vi è il contrasto con i principi elaborati dalla giurisprudenza europea e dallo stesso Consiglio di Stato in materia.

 

Con delibera approvata oggi si procede anche ad una valutazione dei documenti di Protezione Civile in materia di dighe, di competenza regionale, ai sensi della L.r. n. 18 del 2013.   Viene costituito infatti un gruppo di lavoro che comporta il coinvolgimento di vari enti, tra cui le Prefetture, i Comuni delle città capoluogo e il Servizio emergenze della Protezione Civile.

 

Su proposta dell’assessore Nicola Campitelli la giunta ha autorizzato il trattamento di ulteriori 16mila tonnellate di rifiuti negli impianti di Aielli (Aciam) e Chieti Scalo (Deco Spa), in base ad un accordo sottoscritto tra Regione Abruzzo e Regione Lazio, dopo aver verificato la compatibilità ambientale e gestionale. Si tratta di rifiuti urbani indifferenziati prodotti da Roma capitale.   I rifiuti verranno solo lavorati in Abruzzo per poi essere trasferiti in discariche extraregionali. La giunta ha introdotto anche modifiche per quanto concerne gli aspetti economici con una quota tariffaria maggiorata che porterà nelle casse abruzzesi circa 160mila euro in più. La tariffa sarà pari a 10 euro/tonnellate di cui 7.70 euro da riconoscere alla Regione e 2,30 ai comuni interessati.

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