Abruzzo più solidale e meno povero. Marsilio: questo il nostro obiettivo

“Un Abruzzo più solidale e meno povero, è quello che vogliamo realizzare. La Regione si propone per dare vita a una cabina di regia che veda protagonista le organizzazioni di volontariato e gli enti del terzo settore e promuova una governance delle politiche sociali.

 

E’ una nostra priorità varare un piano anti-povertà regionale che metta insieme fondi regionali, ministeriali e comunitari, che si affianchi a quello nazionale, mirato sul diritto agli alimenti, alla casa ed al lavoro delle persone”. Lo ha detto il Presidente della giunta regionale, Marco Marsilio intervenendo oggi al convegno organizzato, a L’Aquila, dalla direzione regionale Inps dal titolo “Il contrasto alla povertà in Abruzzo: Analisi, Sinergie, Progetti”. Presenti il Presidente dell’Inps Pasquale Tridico, il Direttore Generale dell’INPS Gabriella Di Michele e il Presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’Istituto, Guglielmo Loy.

 

“Il contrasto alla povertà in Abruzzo, – ha proseguito Marsilio – la lotta all’emarginazione sociale, l’attuazione di concrete misure di sostegno alle fasce più fragili della popolazione, rappresentano per noi una battaglia di civiltà e una priorità della nostra azione amministrativa. Il fenomeno della povertà è particolarmente preoccupante, perché malgrado i timidi segnali di ripresa sul fronte economico e occupazionale, si allarga il novero dei “nuovi poveri” . Al numero già allarmante – 5 milioni di italiani vivono, o sarebbe più corretto dire che sopravvivono, in condizioni di disagio – vanno sommati i poveri non censiti, i tanti che rifiutano ogni forma di aiuto per un senso di vergogna. Ci sono territori, poi, come quello dell’Aquila, che hanno subito eventi disastrosi come il terremoto, che hanno messo a dura prova le popolazioni, esponendole ancora di più alla povertà, ma altrettante difficoltà vivono i centri montani afflitti dallo spopolamento.

 

Anche per questo – ha concluso Marsilio – ringrazio l’INPS per aver assunto questa preziosa iniziativa: perché è dalla sinergia tra enti che si possono determinare azioni mirate con progetti centrati non limitatamente a singole categorie di persone ma rivolte all’intera comunità. Va attuata una lotta senza quartiere alla ludopatia e stanziati dei fondi per il recupero di chi ne è dipendente.

 

Occorre prevedere l’incentivazione dei contributi a favore di enti che garantiscano i servizi di mensa e dormitorio, una specifica modifica della normativa regionale in materia di edilizia popolare che garantisca il diritto alla casa dell’indigente e promuova e sostenga tutte le forme di housing sociale nonché l’introduzione di modelli di coabitazione per le persone sole indigenti”.

 

 

 

 

 

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