Abruzzo, esternalizzazione Cup: “peggiorate le condizioni dei lavoratori”

Abruzzo. Ieri 1 febbraio si sono svolte le assemblee dei lavoratori dei cup delle asl abruzzesi in modalità remota.

 

Da tempo ormai i dipendenti della RTI aggiudicataria dell’appalto regionale denunciano tramite le rappresentanze sindacali che l’esternalizzazione del servizio cup nelle asl abruzzesi avvenuta già dal 2015, ha portato vantaggi economici solo alle aziende private aggiudicatarie.

Le condizioni economiche dei lavoratori sono peggiorate in quanto la RTI  ha applicato il  CCNL del multiservizi e, per una percentuale più bassa, il CCNL delle cooperative sociali, ritenuti  inadeguati rispetto alle mansioni e alle responsabilità degli addetti al servizio, soprattutto a livello salariale. Le OO.SS. denunciano inoltre che l’art. 33 del CCNL Multiservizi non viene applicato dalla RTI: sull’appalto sono presenti quasi esclusivamente contratti part-time involontari e le richieste di aumento di ore contrattuali, che porterebbero un miglioramento delle condizioni retributive e contributive, non vengono evase dall’azienda.

Dietro i contratti a tempo indeterminato si nasconde una realtà lavorativa precaria legata alle decisioni organizzative e politiche delle varie ASL sulla programmazione degli appalti e le procedure di gara. Attualmente il contratto d’appalto è in proroga e non si conosce il piano organizzativo regionale in merito alla gestione del servizio. Un efficientamento del servizio CUP, attraverso un’adeguata programmazione dello stesso e il miglioramento delle condizioni lavorative dei lavoratori, porterebbe vantaggi sia agli addetti che ai fruitori, con effetti positivi anche sull’annoso problema dei tempi di attesa delle prestazioni ambulatoriali.

Le organizzazioni sindacali hanno avviato delle trattative di secondo livello con l’azienda capofila della RTI, la GPI S.p.a., a livello regionale e nazionale, ma chiedono che si arrivi in tempi rapidi alla risoluzione delle problematiche normative ed organizzative. Allo stesso tempo, le lavoratrici ed i lavoratori dell’appalto, unitamente alle segreterie di FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL UILTRASPORTI UILTuCS, chiedono l’Assessore Verì dia seguito agli impegni assunti sulla convocazione in tempi stretti di un tavolo sindacale che abbia l’obiettivo di valutare la fattibilità dell’internalizzazione del servizio e, allo stesso tempo, dia certezze rispetto alla continuità occupazionale sull’appalto, all’inserimento di clausole sociali che tutelino l’occupazione e il reddito in caso di cambio di gestione.

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