Abruzzo, approvato il nuovo testo unico sul commercio: stop alla grande distribuzione

La Terza Commissione Consiliare “Agricoltura, Sviluppo economico e Attività Produttive” presieduta dal neo Presidente Antonio Innaurato ha approvato nel pomeriggio il Testo unico sul commercio.

 

Soddisfazione viene espressa in una nota congiunta dai Consiglieri Berardinetti, Sospiri e Febbo. ”Con l’approvazione del Testo unico sul commercio si apre una nuova fase per la regione Abruzzo – spiegano i consiglieri – auspichiamo che il provvedimento possa essere licenziato in via definitiva già nella seduta del Consiglio regionale del 12 giugno. Si tratta di un provvedimento atteso dal 2008 che consente al settore del commercio di avere un quadro normativo fatto di certezze e non più lacune.

Importante è stato il lavoro svolto dalla Commissione che ha apportato significative modifiche rispetto al testo originario proposto dalla Giunta. Le audizioni e una proficua fase di ascolto delle parti sociali e del mondo del commercio ci hanno consentito di mettere dei punti fermi su questioni cruciali che interessano il settore.” Nello specifico il provvedimento legislativo mette ordine sulla questione del Durc per il commercio sulle aree pubbliche adottando il cosiddetto “Modello Liguria” con la previsione della “Carta di Esercizio” e della “Attestazione annuale”.

In sostanza si introducono strumenti più snelli, ma atti pur sempre a comprovare la regolarità contributiva di un soggetto relativamente all’esercizio dell’attività di commercio sua area pubblica, al fine di contrastare i fenomeni di abusivismo nei mercati e nelle fiere. La Carta di esercizio è il documento identificativo dell’operatore che esercita l’attività di commercio su aree pubbliche e contiene i dati dell’impresa e dei titoli abilitativi in suo possesso, mentre l’Attestazione annuale è il documento da allegare alla Carta di esercizio che comprova l’assolvimento degli obblighi previdenziali e assistenziali previsti dalle vigenti normative in relazione all’attività di commercio su aree pubbliche, esercitata negli ultimi due anni. Un altro importante traguardo è stato raggiunto con l’ampliamento della moratoria per l’apertura dei grandi esercizi di vendita che viene estesa anche ai cosiddetti parchi commerciali fino al 31 dicembre 2021.

 

Anche su questo punto si mette ordine ad una deregulation  che ha creato molti malumori tra i piccoli artigiani e le piccole botteghe di paese, mettendo un freno alla crescita smisurata delle grandi superfici di vendita nella nostra regione. Inoltre – concludono i Consiglieri Berardinetti, Sospiri e Febbo – abbiamo depositato un progetto di legge  teso a stabilire per i grandi centri commerciali la chiusura per dodici domeniche e altrettante dodici giornate nei giorni di festività comandate. Anche questo testo si muove nella direzione di tutelare i piccoli esercenti e le famiglie dei lavoratori della grande distribuzione.”

 

Il commento di Confesercenti. Da troppi anni le imprese commerciali attendono un nuovo testo unico che regolamenti il settore in Abruzzo. Siamo soddisfatti dell’approvazione in commissione, ora chiediamo a tutte le forze politiche di approvare rapidamente all’approvazione definitiva in Consiglio Regionale”. Lo affermano il presidente regionale di Confesercenti, Daniele Erasmi, ed il direttore Lido Legnini. “Il nuovo testo unico è un bel risultato, frutto di un lungo lavoro di mediazione tra le associazioni di categoria e le forze politiche di maggioranza e opposizione. Molte proposte accolte” sottolineano Erasmi e Legnini, «dal piano regionale sugli insediamenti commerciali alla maggiore libertà sulle promozioni, dalla moratoria per la grande distribuzione al suo estendimento ai parchi commerciali. Una buona mediazione anche sull’obbligatorietà della regolarità contributiva per il commercio ambulante. Da sottolineare il divieto di speculazione commerciale nelle aree artigianali e industriali in dismissione. Un ringraziamento” concludono Erasmi e Legnini “all’assessore proponente Lolli, ai presidenti di commissione Berardinetti,  Innaurato e Monticelli ed alla minoranza di centro destra che ha condiviso il percorso”.

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