Sblocca Italia, M5S e Forum acque contro PD: Abruzzo a rischio trivelle

Roma.  Entrano nel vivo i lavori della Commissione Ambiente della Camera sul decreto Sblocca Italia.

Relatore e governo hanno iniziato oggi a presentare una serie di emendamenti che sarà completata domani. E da domani pomeriggio si inizierà anche a votare gli articoli che premono di più al ministero dello Sviluppo economico (6-14-15-22-30-31-36-37-38-39) e a quello dell’Ambiente (7-8-22-33-34-35).
A lunedì – anche se non è esclusa una convocazione domenica sera – sono rimandati invece i temi legati alle Infrastrutture, a partire dall’articolo 1 sull’alta velocità ferroviaria e dall’articolo 5 sulle concessioni autostradali.
Al momento uno dei nodi fondamentali che potrebbe essere affrontato già domani è quello delle trivellazioni (art.38). Un emendamento del Pd a prima firma Roberto Speranza elimina le norme che derogavano al divieto nel golfo di Venezia, in quello di Napoli, al largo di Salerno e delle Isole Egadi.

“Il Partito Democratico alla prova dei fatti con il Decreto Sblocca Italia del governo Pd devasta l’Abruzzo, letteralmente sacrifica l’Abruzzo. Ferma le trivelle a Napoli e Venezia e le lascia in Adriatico. E a quanto ne so mentre il Movimento 5 Stelle ha presentato emendamenti per bloccare la deriva petrolifera dalla nostra regione, il Pd abruzzese non ha intenzione di fare nulla per bloccare Ombrina, le trivellazioni selvagge in mare e in terra, gli inceneritori e tutte le attività impattanti previste nel decreto Sblocca Italia”. Lo dice il deputato pescarese M5S Gianluca Vacca che ricorda ”come fossero tutti presenti in prima linea onorevoli e maggiorenti del Pd abruzzese durante la mega manifestazione contraria alle trivelle in Adriatico che si svolse un anno fa a Pescara con la presenza record di 40 mila persone”. Vacca incalza dicendo che ora ”i parlamentari abruzzesi della maggioranza si dovrebbero vergognare perché a parole continuano a dichiararsi contro Ombrina, e nei fatti condannano l’Abruzzo a un futuro nero”..

”Mentre oggi la Regione Abruzzo andava a contrastare il progetto di Gasdotto che dovrebbe attraversare le aree più sismiche dell’Aquilano, il deputato Pd Itzak Gutgeld, eletto in Abruzzo, presentava un emendamento prioritario al decreto Sblocca Italia, che noi preferiamo chiamare Italia Fossile, affinché la durata dell’autorizzazione della Valutazione di impatto ambientale per i gasdotti venisse prorogata indefinitivamente. Oggi la validità dell’autorizzazione per tutti i progetti che vanno al Via è di 5 anni, altrimenti devono ripetere la procedura perché nel frattempo le condizioni ambientali possono essere cambiate”. Lo afferma il rappresentante del Forum Acque Abruzzo Augusto De Sanctis in riferimento agli emendamenti allo Sblocca Italia che riguarda le trivelle in Adriatico.

”Guarda caso il gasdotto Sulmona-Foligno – prosegue De Sanctis – che fa parte del corridoio Adriatico, è stata rilasciata il 7 marzio 2011, quindi già sono passati 3 anni e mezzo. In pratica quella autorizzazione è prossima alla scadenza, ed è chiaro quindi che questo emendamento andrebbe nella direzione opposta a quello che dichiara di voler ottenere la Regione Abruzzo e il suo presidente. Per questo noi invitiamo i cittadini a manifestare contro tale decreto il prossimo 15 e 16 ottobre. Gli abruzzesi saranno in piazza a Montecitorio il 15 ottobre”.

Sempre oggi pomeriggio il deputato di Forza Italia, Fabrizio Di Stefano, ha presentato un emendamento per bloccare la deriva petrolifera in Abruzzo.

 

 

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