Bancomat obbligatorio, imprese abruzzesi impreparate: è guerra ai Pos

Scatta da oggi l’obbligo per commercianti, artigiani e professionisti di accettare pagamenti con moneta elettronica nel caso in cui l’importo superi i 30 euro.

All’obbligo di accettare bancomat e carte, tuttavia, la legge non affianca alcuna sanzione.

Molti i commercianti abruzzesi che, per ragioni di costi, non sono ancora pronti e dichiarano guerra ai pos perché, afferma Angelo Taffo, presidente di Confartigianato Abruzzo.

“Il rischio stangata” aggiunge “è forte e non possiamo subire l’ennesimo sopruso. Anche perché l’onere dell’operazione ricade totalmente sugli esercenti, già super tartassati. In Abruzzo le imprese potenzialmente interessate dall’obbligo di introduzione di POS, al netto di quelle di autotrasporti merci, sono 71.777, di cui 19.973 sono artigiane.

A Chieti ci sono le imprese più numerose in termini assoluti potenzialmente interessate a questo provvedimento, con 19.314 imprese di cui 5.633 artigiane. A L’Aquila il provvedimento interesserebbe 16.604 imprese, di cui il 60% artigiane. A Pescara l’incidenza delle imprese artigiane sul totale è più alta: le 4.926 imprese dell’artigianato chiamate a sostenere questi costi sono il 62,7% del totale nella provincia. A Teramo su 17.334 imprese interessate, 4919 sono artigiane.

Auspichiamo , dunque, che si provveda al più presto a regolare per legge i costi di un servizio che serve per contrastare l’evasione a piccoli livelli e che, se diventa obbligatorio, dovranno essere nettamente inferiori rispetto agli attuali”.

 

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