Stipendi d’oro all’Ater di Chieti: le carte finiscono alla Procura della Repubblica

case ater ortonaL’Aquila. “Sulla gestione dell’Ater di Chieti ci sono ancora ombre che necessitano di approfondimenti da parte dell’autorità giudiziaria, per questo oggi stesso abbiamo inviato alla Procura della Repubblica di Chieti un fascicolo meritevole di valutazioni” è il commento dei consiglieri regionali Claudio Ruffini, Maurizio Acerbo e Giuseppe Di Pangrazio.

 

“Accanto alla situazione deficitaria dei bilanci dell’Ater di Chieti sono corrisposti degli aumenti sproporzionati delle indennità del direttore e dei dirigenti – aggiungono Ruffini, Acerbo e Di Pangrazio – basti pensare che i costi del personale sono passati dai 900 mila euro del 2004 ai 2,6 milioni di euro del 2012”.

Secondo i tre consiglieri “Se non vi fossero stati tali aumenti delle indennità del direttore e dei dirigenti, il deficit dell’Ater poteva essere più contenuto e controllato attraverso decisioni che oggi vengono assunte con il carattere della straordinarietà, costringendo l’Ater ad alienare parte del suo patrimonio”.

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