Elezioni regionali, a Chieti inaugurato il comitato elettorale di Mauro Febbo

Chieti. Mauro Febbo ha inaugurato il comitato elettorale di Chieti (in piazza Valignani) con la partecipazione del presidente della Regione Gianni Chiodi, l’onorevole Fabrizio Di Stefano e il coordinatore regionale di Fi  Nazario Pagano oltre a numerosi esponenti delle amministrazioni locali e dirigenti di partito.

“Ci tengo alla presenza sia di Chiodi che di Pagano – ha rimarcato Mauro Febbo – perché in questi 5 anni se c’è una cosa che questa maggioranza non ha fatto è non far conoscere i risultati che abbiamo avuto. Una cosa che molti non sanno è che ci siamo tolti il vitalizio. Siamo stati una delle prime Regioni ad averlo fatto, avremmo preso un vitalizio di 2.500 euro mensili. Abbiamo fatto quelle cose che gli italiani e gli abruzzesi volevano e che chiedevano a gran voce. Oggi il coordinamento sta facendo tutta la provincia di Chieti, vogliamo toccare tutti i 104 comuni per far conoscere quello che abbiamo fatto. Se camminiamo tutti insieme credo che potremmo nuovamente governare questa regione e sarebbe la parte più bella da poter esprimere con i fondi che si sbloccano”.
“Sono contento di essere qui tra amici – ha detto Nazario Pagano – e speriamo di poter ancora governare. L’Agricoltura è uno dei pochi settori che non è in crisi in Abruzzo e questo grazie alla guida di Mauro Febbo. Dobbiamo sostenere quelle categorie che stanno soffrendo di più la crisi occupazionale che non dipende da noi ma da una fase congiunturale. Noi siamo l’unica Regione in Europa che ha ridotto la pressione fiscale ai cittadini e alle famiglie, questo anche alla luce del fatto che era stata consegnata nelle mani della giunta  una Regione commissariata. Chiodi è riuscito a risanare i conti della Sanità in poco tempo. L’aspetto psicologico per una campagna elettorale è determinante per la nostra vittoria, dobbiamo essere convinti noi di aver fatto bene. Questo è il momento di raccogliere i frutti di questi 5 anni”.
“Mauro avrebbe saputo fare bene qualsiasi Assessorato – ha affermato Fabrizio Di Stefano – per l’Agricoltura serviva una persona pragmatica che sapesse risolvere i problemi e lui lo ha saputo fare. Questa sede l’altra volta ha portato bene, speriamo che porti bene pure adesso. Serve continuità. Non dobbiamo farci spaventare dall’arroganza e dalla supponenza di chi ci sta sfidando. Dobbiamo stare attenti dai vari volta gabbana, dobbiamo capire chi viene dalla nostra parte perché ci crede e chi lo fa per convenienza. Questi signori si ritroveranno dalla parte perdente quando credono di andare dalla parte vincente. Ci dobbiamo mettere entusiasmo. Dobbiamo essere in grado di mettere cinismo e passione per vincere con Gianni Chiodi”.
“Abbiamo raccolto una Regione che in Italia era conosciuta come una Regione canaglia – ha concluso Gianni Chiodi – che si pensava che no potesse assicurare i servizi ai cittadini, ad ora è considerata una Regione virtuosa. Borghezio diceva che l’Abruzzo era un peso, ora noi lo diciamo degli altri. Ci si deve assumere le responsabilità per gli interessi della collettività. Se torneranno i gattopardi a rimetterci saranno soltanto gli abruzzesi. Oggi l’Abruzzo è una Regione normale, prima era una Regione canaglia. Abbiamo ancora tanto da fare, ma è una Regione che ha fatto un processo di risanamento e libererà delle risorse nel 2015. L’Abruzzo grazie al risanamento può usufruire di tutto ciò, l’Abruzzo e l’Italia possono ripartire, occorrono persone che hanno coraggio come Mauro Febbo e gli altri componenti della giunta regionale. Con Mauro Febbo c’è un confronto sempre leale, forse un po’ ruvido ma mai sleale. È un uomo delle Istituzioni, un uomo di Partito che sa amministrare quando c’è da amministrare”.
Francesco Rapino

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