Nuovi assetti urbanistici nelle aree del cratere: proposto un disegno di legge

L’Aquila. Un piano strategico per ridisegnare assetti urbanistici e territoriali atti a promuovere lo sviluppo economico e sociale dei territori colpiti dal sisma superando le criticita’ con interventi mirati al riequilibrio territoriale e alla crescita dell’occupazione.

Il tutto attraverso la piu’ ampia partecipazione dei soggetti istituzionali, dei cittadini e dei soggetti portatori d’interessi.

La giunta regionale ha deliberato questa mattina di proporre al consiglio regionale, per l’approvazione, un disegno di legge avente ad oggetto “Disciplina delle funzioni di pianificazione territoriale nelle aree del cratere“.

“L’obiettivo dell’iniziativa legislativa” spiega l’assessore Gianfranco Giuliante “e’ quello di dotarsi di uno strumento che ridisegni armonicamente gli assetti urbanistici e individui gli obiettivi e le strategie di sviluppo per gli enti locali. Il piano strategico verra’ predisposto dalla Giunta regionale e sara’ oggetto di un processo di copianificazione di tutti gli enti interessati in sede di conferenza di servizi. Inoltre, sara’ assicurata la piu’ ampia partecipazione anche attraverso la pubblicazione della proposta del Piano e dei relativi allegati sul sito della Regione e sul Bura. Nell’atto di pianificazione territoriale verranno presi nella dovuta considerazione tutti i contributi e le osservazioni pervenuti”.

Una volta trasformato in legge della Regione Abruzzo, si trattera’ di uno strumento che Giuliante definisce “di importanza fondamentale, poiche’ sara’ da stimolo allo sviluppo dei territori del cratere sismico”.

“Di qui l’esigenza di approvare con tempestivita’ un intervento legislativo che definisca gli adempimenti e le modalita’ operative per la formazione del Piano”.

Gli atti e gli elaborati del Piano verranno sottoposti agli enti interessati in sede di conferenza di copianificazione. Agli oneri derivanti dall’attuazione del provvedimento – una volta trasformato in legge regionale – si provvedera’ attraverso la riprogrammazione delle economia di spesa.

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