Regione Abruzzo, nasce il gruppo di Fratelli d’Italia

Pescara. Si è costituito ufficialmente il gruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale d’Abruzzo.

L’ assessore regionale ai Trasporti, Giandonato Morra e i consiglieri Alessandra Petri ed Emiliano Di Matteo hanno costituito il gruppo, presentato questa mattina all’incontro al quale hanno partecipato, tra gli altri, Gianni Alemanno, il tesoriere nazionale, Marco Marsilio, Roberto Petri, membro del coordinamento regionale abruzzese di Fratelli d’Italia, Armando Foschi, portavoce provinciale di Pescara. Assente, per motivi di salute, la parlamentare Giorgia Meloni.
“Dobbiamo lavorare – ha sottolineato Morra – perchè in pochi mesi dobbiamo costruire le liste regionali e comunali, ma, soprattutto c’è da ricostruire quella fiducia rispetto a ciò che Alemanno definisce la diaspora di An. Il nostro è un partito con una caratterizzazione di destra chiara, ma dobbiamo andare incontro al terzo millennio, a un mondo che cambia, la destra non è mai stata conservazione; vogliamo una destra che sia inclusiva di tante nuove moralità”.
“Un gruppo come questo – ha continuato Di Matteo, capogruppo di Fratelli d’Italia – ha credibilità nel momento in cui riunisce tre persone che il loro lavoro lo hanno fatto. Non sono stati cinque anni comodi, sono stati anni caratterizzati soprattutto dai tagli. Le elezioni regionali ora rappresentano un crocevia fondamentale. Il nostro gruppo, così come tutto il partito, da destra vuole parlare all’intero centrodestra”.
“Tutti e tre – ha evidenziato Petri – siamo pienamente coscienti del fatto che sia necessario che un centrodestra di sostanza ritorni a far parte della politica della nostra regione. Che faccia tesoro degli errori politici e amministrativi compiuti negli anni precedenti e che sappia ritrovare un contatto con il territorio, che in un certo senso si era interrotto. Io, Morra e Di Matteo siamo stati gli elementi innovatori di questa legislatura. Il nostro appoggio a Chiodi per le prossime elezioni regionali porterà a grosse modifiche nelle nostre istituzioni”.

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