Protesta personale Regione Abruzzo: incontro tra sindacati e capigruppo

cgilPescara. “Finalmente la politica regionale batte un colpo sulle gravi inefficienze dell’apparato burocratico regionale e le proteste del personale.  Di fronte all’inerzia dell’assessore competente, Federica Carpineta, che per ben tre riunioni ha disertato il tavolo di conciliazione con il Prefetto dell’Aquila, i consiglieri  sono chiamati ad intervenire sui danni procurati dalle finte riforme della Regione Abruzzo”. Lo ha dichiarato Carmine Ranieri, Segretario Generale CGIL FP Abruzzo.

 “Nella giornata di ieri i sindacati e le RSU del personale hanno inoltrato richiesta di incontro ai Capigruppo consiliari ed alle Commissioni Bilancio e Affari Generali, Ordinamento degli Uffici ed Enti Locali, Vigilanza, per essere ascoltati sulle problematiche denunciate, auspicando che a ciò seguano interventi normativi opportuni ed affinché il Consiglio – ha precisato il sindacalista – impegni la responsabilità politica di una Giunta Regionale assente ed inconcludente. In tal senso abbiamo appreso favorevolmente la notizia della presentazione, da parte del consigliere Maurizio Acerbo, di un progetto di legge che, oltre a prevedere risparmi per la collettività, consentirebbe di sottrarre risorse al fondo dei dirigenti in favore del restante personale, consentendo così di non ridurre drasticamente il salario di produttività dei dipendenti delle categorie più basse. Tra l’altro, in tale direzione si è espresso anche il sindacato dei dirigenti, che deve però ancora valutare tecnicamente il percorso proposto. La interpellanza presentata ieri dal vicepresidente Giovanni D’Amico, interroga Il Presidente Chiodi e l’assessore Carpineta su come intendono risolvere i problemi del mancato inquadramento funzionale del personale tra le Direzioni, che produce grave inefficienze. L’auspicio del sindacato è che tutti i Consiglieri di maggioranza e di opposizione si sentano partecipi di un necessario processo di miglioramento dell’apparato regionale – conclude Ranieri – che valorizzi la produttività del personale in base al merito e consenta alla macchina amministrativa di esprimere al massimo le sue funzioni fondamentali per la crescita della nostra Regione”.

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