Sanità in Abruzzo, nuovo piano triennale, Chiodi: puntiamo sulla qualità

chiodi_contiPescara. Riduzione dei tempi di attesa, attraverso la rimodulazione dell’offerta sanitaria, ultimazione della rete di emergenza urgenza, complementarietà con i privati per l’abbattimento della mobilità passiva, registro tumori, cure palliative e potenziamento del sistema delle cure domiciliari per la cura delle patologie croniche.

E’ quanto prevede il Programma operativo 2013-2015, lo strumento di programmazione sanitaria adottato dalla Regione Abruzzo. “Si chiude il capitolo della riduzione della spesa. La nuova programmazione apre la fase dello sviluppo dei servizi sanitari e degli investimenti nella tecnologia”, ha dichiarato il commissario ad acta per la sanità Gianni Chiodi. Nello specifico, la priorità sarà la rimodulazione dell’offerta sanitaria tenuto conto del fabbisogno delle prestazioni stimato per l’assistenza residenziale e semi-residenziale e per la specialistica ambulatoriale, al fine di ridurre i tempi di attesa per l’accesso alle prestazioni. Il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera dovrà consentire una razionalizzazione ed un efficientamento di tutta la rete, senza intaccare i posti letto complessivi. Il rapporto con i privati sarà di complementarietà e non di concorrenza rispetto agli erogatori pubblici, essi dovranno supportare il sistema sanitario nella riduzione della mobilità passiva e nell’abbattimento delle prestazioni a rischio di inappropriatezza. Negli obiettivi dei prossimi tre anni c’è anche l’ultimazione della rete dell’emergenza urgenza, con l’integrazione di tutti i nodi della rete e l’attivazione dei posti letto di Osservazione Breve Intensiva che permettano di evitare il ricorso al ricovero per condizioni cliniche che invece richiedono terapie di breve durata. La Regione continua la sua attenzione nei riguardi delle cure palliative, con l’ultimazione entro la fine di questo anno dell’attivazione dei posti letto richiesti dal ministero per gli hospice e l’istituzione a cura dell’Agenzia Sanitaria Regionale di un Registro Tumori, con maggiore attenzione all’assistenza domiciliare delle cure palliative. Con l’incremento della popolazione anziana e quindi delle patologie croniche, un obiettivo sarà la riorganizzazione ed il potenziamento del sistema delle cure domiciliari, con la realizzazione di azioni per la continuità dell’assistenza medica, infermieristica, riabilitativa e specialistica a domicilio. A livello territoriale proseguirà la riorganizzazione della rete dell’offerta con la riconversione delle strutture in eccesso, come quelle per la cura della disabilità, riabilitazione e salute mentale in strutture per l’assistenza ai pazienti anziani non autosufficienti o in strutture per le dipendenze patologiche. “Un obiettivo fondamentale è la prevenzione – spiega Chiodi – per questa ragione, con l’aiuto delle aziende sanitarie, vogliamo incrementare la percentuale di persone che effettua gli screening regionali. Ma un impegno particolare è rivolto anche ai rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori attraverso il miglioramento dell’efficacia e della quantità degli interventi sul territorio e la definizione di piani di prevenzione”. “Con questo nuovo programma operativo – prosegue il Commissario – che io dal principio ho voluto definire un programma di riqualificazione e sviluppo, dato che l’Abruzzo ha superato ormai le motivazioni che lo avevano portato a firmare il piano di rientro nel 2007, abbiamo cercato di continuare il percorso di riduzione degli sprechi per una corretta distribuzione di risorse, ormai scarse”. Tra gli obiettivi di sviluppo ci sarà maggiore attenzione al personale, con assunzioni di figure professionali a tempo indeterminato al fine di garantire personale qualificato e stabile.”Rispetto al passato – conclude Chiodi – possiamo investire di più per allinearci ai migliori sistemi sanitari italiani, e il mio obiettivo sarà raggiungere la fine del commissariamento e la riduzione delle addizionali regionali ai livelli standard, chiudendo la stagione dell’Abruzzo, regione canaglia”.

 

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