Arpa, Filt Cgil chiede di incontrare il prefetto

arpa_busL’Aquila. Un incontro con il  Prefetto  di  Chieti. È quanto richiesto dalla Filt Cgil Abruzzo, che chiede a gran voce un confronto istituzionale alla presenza anche della stessa Regione Abruzzo dalla quale la sigla sindacale intende sapere i motivi “per i quali si sta cercando di affossare la più importante azienda regionale di trasporto, l’Arpa”.

Già un mese fa il sindacato ha denunciato le condizioni in cui versa l’azienda, nella quale lavorano oltre mille dipendenti “puntando il dito – si legge in una nota della Cgil – e  chiedendo  espressamente  la  testa  di  coloro  che  hanno  determinato  in  questi  anni,  attraverso  scelte  manageriali  discutibili,  l’affossamento  della  società  ovvero  il  presidente Massimo  Cirulli  e  il  suo  Cda,  il  Direttore  Generale  Michele  Valentini  e  il  Collegio  Sindacale  presieduto da Giuseppe Gagliardi”. Tra infatti gli anni consecutivi al termine dei quali l’Arpa ha chiuso il suo bilancio con perdite di oltre 10 milioni di euro, superando anche il capitale sociale. “Non ci sono scuse che tengono – tuona la sigla sindacale -. Quella stessa politica regionale che quattro anni fa decise di nominare senzaalcuna incertezza Presidente, Vice presidente, Consiglieri e Direttori perché in possesso, almeno  teoricamente,  di  quelle  credenziali  e  di  quei  titoli  necessari  ad  amministrare  la  più  grande  e  importante  azienda  abruzzese  di  trasporto  locale,  con  altrettanta  celerità  e  determinatezza,  dovrebbe  prendere  atto  delle  inequivocabili  e  lampanti  responsabilità  manageriali  che  hanno  determinato  la  grave  crisi  economica/finanziaria  dell’Arpa,  procedendo  pertanto  alla  loro immediata rimozione”.  Nulla sarebbe però accaduto. “Nemmeno in occasione di una riunione ufficiale – spiega ancora la Cgil – fissata per esperire la prima fase delle procedure previste in caso di stato di agitazione del personale e quindi in un contesto riservato e lontano dal  clamore della stampa, i vertici di Arpa hanno preferito non sbottonarsi rispetto alle tante richieste di chiarimenti avanzate dalla Filt Cgil sulle motivazioni che hanno portato l’Arpa a chiudere gli  ultimi  tre  esercizi  con  pesanti  ed  incomprensibili  passivi  oltre  che  ad  indebitarsi  su  livelli  altisonanti ampiamente noti. Peraltro sul fronte indebitamento abbiamo scoperto di recente che tra i tanti creditori che bussano alle casse dell’Arpa, vi sarebbe anche la stessa Gtm di Pescara,  in trepidante attesa, ormai da diversi mesi, di ricevere il corrispettivo dei rifornimenti di metano effettuati sugli autobus di proprietà della Società Arpa”.La Cgil ha così in questìultimo mese girato le sette sedi territoriali abruzzesi di cui dispone l’Arpa e incontrato in questo modo i lavoratori dell’azienda. “L’attenzione riscontrata tra i lavoratori è stata  notevole – continua la sigla sindacale –  così  come  il  consenso  per  l’iniziativa  della Filt  Cgil  di  proclamare  lo  stato  di  agitazione del personale”. Dopo l’esito negativo scaturito dal confronto con l azienda tenutosi lo scorso  24  luglio  la  procedura  di  raffreddamento  va dunque avanti  con  la  richiesta  di  incontro avanzata  al  Prefetto  di  Chieti. “Dietro l’angolo – conclude il sindacato – c’è forse un bel regalo per i privati?”.

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