Per salvare la Tercas serve la Banca d’Abruzzo

dalessandro_ruffini_di_lucaLe difficoltà della Banca Tercas muovono anche la politica regionale verso la possibile ricerca di soluzioni per il rilancio dell’importante istituto di credito teramano. In questa ottica il Pd ha preparato una risoluzione per la nascita della Banca dell’Abruzzo (SCARICA E LEGGI LA RISOLUZIONE DEL PD PER TERCAS).

“L’Abruzzo duramente colpito dalla crisi economica – dicono D’Alessandro, Ruffini e Di Luca – e non può restare privo della sua maggiore banca, anzi al contrario questa deve essere l’occasione per uscire più forti e con un progetto di Banca Regionale che sappia dare risposte ad un livello più importante e non solo locale”.

Vista la fase di stallo in cui si trova la Banca Tercas e visto che da più parti viene chiesto l’intervento delle Istituzioni e del mondo dell’impresa, i consiglieri regionali del Pd Di Luca, D’Alessandro e Ruffini hanno preso l’iniziativa con l’obiettivo di fare “sintesi” al fine di favorire la nascita di una banca regionale per la regione Abruzzo.

“Abbiamo predisposto una risoluzione che presenteremo domani in Consiglio regionale – dicono i consiglieri regionali  – in cui chiederemo al Presidente Chiodi di impegnarsi nel coinvolgere il Governo, tutti i parlamentari abruzzesi, le forze sociali (soprattutto quelle imprenditoriali) in un’ azione sinergica affinché si realizzi il progetto di ricapitalizzazione della Banca Tercas, con l’obiettivo strategico della creazione di una Banca regionale dell’Abruzzo, che tenga conto anche della salvaguardia degli attuali livelli occupazionali”.

La Banca Tercas di Teramo rappresenta il più grande gruppo bancario abruzzese con 1250 dipendenti ed in questi giorni il Gruppo Tercas-Caripe è impegnato  a trovare le risorse che servono per ripristinare il patrimonio e uscire dal commissariamento della Banca d’Italia.
“La ricapitalizzazione sta avvenendo attraverso il coinvolgimento delle Fondazioni bancarie abruzzesi – dicono i tre consiglieri  del Pd – ma il tempo stringe e la situazione del credito in Abruzzo si va deteriorando ogni giorno di più, a causa delle enormi difficoltà in cui si dibattono settori-chiave dell’economia locale, in modo particolare l’edilizia ed il manifatturiero. Serve immediatamente una via d’uscita a questa fase di stallo e per farlo c’è bisogno del coinvolgimento di tutti, dal mondo istituzionale a quello imprenditoriale e sociale. Il rilancio della Banca Tercas è un’operazione di vitale importanza sia per l’economia abruzzese che per il nostro sistema creditizio regionale in quanto la nuova Banca diventerebbe di fatto il gruppo bancario più grande ed importante della Regione con prospettive di riferimento sia per dimensioni che per rilevanza di natura regionale ed extra regionale. Ci rivolgiamo a Chiodi a cui chiediamo da Presidente della Regione Abruzzo di fare  massa critica attorno alla Banca Tercas. Sappiamo che qualcosa si sta già muovendo e che altre personalità importanti nello scenario politico-istituzionale stanno contribuendo con la propria azione al rilancio dell’istituto di credito teramano. Chiodi riunisca queste volontà attorno ad un Tavolo, coinvolgendo in modo particolare il mondo imprenditoriale, ovvero quelle forze che in passato hanno beneficiato della presenza della Tercas e che oggi devono con uno sforzo comune sostenere il suo rilancio. Senza il concorso del privato la rinascita della Tercas potrebbe fallire e l’istituto teramano si ritroverebbe costretto ad aprire le porte ad istituti di credito non più abruzzesi, perdendo nei fatti la sua territorialità e vocazione primaria di aiuto all’economia abruzzese. Questa è la sfida – concludono D’Alessandro, Ruffini e Di Luca – che le Istituzioni devono raccogliere senza essere d’intralcio anzi proponendo soluzioni ed una visione che permetta all’Abruzzo di uscire dalla crisi economica con un sistema bancario solido, affidabile, capitalizzato e radicato sul territorio”.

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