Qualità delle acque, la rabbia dei balneatori: ‘ridiamo credibilità al nostro mare’

mare_generico“Mentre le piccole imprese turistiche della nostra regione si ingegnano quotidianamente per poter sopravvivere, in una situazione di crisi gravissima, sull’Abruzzo si abbatte un incalcolabile danno di immagine provocato dalla diffusione dei dati sulla qualità delle acque di balneazione. E adesso la Regione, assieme alle amministrazioni comunali costiere interessate, deve darci una risposta immediata sul proseguimento della stagione balneare”. 

 

Lo afferma da Bruxelles, dove si trova per una serie di incontri con le istituzioni dell’unione europea dedicati ai problemi delle concessioni balneari marittime, il responsabile nazionale di Cna Balneatori, Cristiano Tomei. “Ci troviamo di fronte, per quel che riguarda soprattutto l’aspetto legato alle foci dei fiumi, come nel caso del tratto compreso, a Pescara città, tra via Balilla e il porto, ad una questione vecchia di anni” aggiunge. “Senza che si sia cercato davvero di metterci riparo; e lo stesso discorso vale per gli altri punti critici, individuati dal ministero della Salute, in alcuni dei principali centri costieri, come quelli della costa teramana o teatina. Eppure, nelle scorse settimane, era stata la stessa Agenzia per il controllo ambientale, l’Arta, a mettere in guardia le istituzioni sul rischio di una autentica stangata, ma invano. E così, in piena stagione estiva, sono arrivati dati che marchiano l’Abruzzo in modo devastante, con un primato negativo. A questo punto chiediamo alle maggiori istituzioni, Regione e Comuni soprattutto, di intervenire drasticamente per modificare questo stato di cose. E riconsegnare all’Abruzzo, già nel corso delle prossime settimane, quella immagine turistica che merita per le sue bellezze naturali e per l’impegno degli operatori”.

IL COMMENTO DI ROBERT VERROCCHIO, SEGRETARIO PROVINCIALE PD TERAMO

“Anche la Provincia di Teramo faccia qualcosa per affrontare la questione della qualità delle acque del nostro mare”. Queste le parole del consigliere provinciale del Pd Robert Verrocchio, dopo i dati sulla balneabilità del mare teramano e la presa di posizione del responsabile nazionale Cna Balneatori Cristiano Tomei. “Condivido le preoccupazioni di Tomei – ha aggiunto Verrocchio – e tutte le istituzioni dovrebbero fare la loro parte. Chiedo al presidente Catarra di coordinare un piano di intervento provinciale. Non sono qui a dire che la situazione attuale è colpa della Provincia, ci mancherebbe, ma credo che questa potrebbe fare molto, perché è chiaro che un problema che riguarda il fiume Vomano non può essere affrontato dai singoli comuni. Occorre un coordinamento, che parta adesso e che rimanga nel futuro. Voglio sperare che il presidente, che non perde occasione per mettere in luce la necessità delle province come ente intermedio, si impegni per cercare di capire la questione e gli interventi da mettere in campo. Non voglio neanche pensare che dalla Provincia si dica che la vicenda non rientra nei suoi poteri, perché questi sono i momenti in cui la politica e le istituzioni devono fare la loro parte. Se è la foce di un fiume ad avere dati sballati a risentirne è l’immagine dell’intera provincia. Lo dobbiamo fare in nome di tutti quegli operatori del turismo che stanno combattendo contro la crisi, perché non è che oltre alla diminuzione di turisti possono combattere anche contro questioni che possono essere risolte dal territorio”.

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