Il ministero ignora la mobilitazione: l’iter di Ombrina procede

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Pescara. Non bastano decine di migliaia di persone in piazza: il ministero conferma l’approvazione del progetto Ombrina Mare. Un supplemento istruttorio approva le stime sulle emissioni atmosferiche, Wwf: “Mobilitazione generale”.

Numeri variabili, dai 40mila contati dagli organizzatori ai 15mila stimati dalla questura. Ciò che è certo è che decine di migliaia di abruzzesi sono scesi in piazza lo scorso 13 aprile per rimarcare l’avversione popolare alle piattaforme petrolifere nel mare dell’Abruzzo.

Poco importa, purtroppo, al ministero dell’Ambiente, che se ne frega e tira dritto sul progetto di Ombrina Mare. Sul sito internet del ministero tuttora guidato da Corrado Clini è comparsa l’ultima sorpresa (clicca e leggi), non sfuggita al Wwf: lo scorso 3 aprile la Commi ssione VIA nazionale ha emesso un nuovo parere positivo alla minaccia per la costa teatina: dal sito si può leggere, infatti “Con l’entrata in vigore dell’art.35 della Legge n.134/2012 è stata riavviata in data 22/11/2012 la procedura di VIA ed è stato successivamente espresso parere positivo con prescrizioni n.1154 del 25/01/2013 dalla Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale. A seguito del parere inviato dalla regione Abruzzo in data 04/03/2013 la Commissione ha svolto un supplemento istruttorio conclusosi con il parere n.1192 del 03/04/2013 che conferma il precedente parere espresso in data 25/01/2013 e precisa il quadro prescrittivo in merito alle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera.”

“Ora”, spiega il movimento ambientalista, “è in fase di redazione il Decreto ministeriale che darà seguito alla decisione della Commissione VIA”. “E’ veramente sconcertante”, commenta il Wwf, “che la mobilitazione scattata in Abruzzo, che ha portato lo scorso 13 aprile in piazza decine di migliaia di persone nella più grande manifestazione mai svolta nella regione, non sia tenuta in alcuna considerazione dal Ministero dell’Ambiente, che si dimostra totalmente refrattario rispetto alla volontà dei cittadini e delle istituzioni abruzzesi. Viene minato alla base il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale che dovrebbe vedere al centro delle decisioni la partecipazione dei cittadini. E’ veramente grave non ascoltare la voce di una comunità che si vede piovere addosso un progetto che non vuole, allarmante non solo per l’ambiente abruzzese ma per la sua economia”.
A questo punto, se il 13 aprile non è bastato, “è necessaria una mobilitazione permanente”, conclude il Wwf, “da parte di cittadini, associazioni ed enti locali per bloccare l’iniziativa mettendo in campo immediatamente ogni possibile soluzione, dal ricorso al TAR alle iniziative parlamentari”.

 

Nel frattempo il presidente della Regione, Gianni Chiodi, in merito all’allarme generato dall’assenso della Commissione nazionale VIA (Valutazione Impatto Ambientale) al progetto Ombrina Mare, tiene, innanzitutto, a precisare che “la VIA è un fatto endoprocedimentale di tipo ambientale e che, quindi, la relativa autorizzazione al progetto dovrà darla il Ministero per lo Sviluppo economico (MISE). In ogni caso – ha concluso il presidente Chiodi – continueremo a tenere ferma la posizione di assoluta contrarietà a questo progetto e seguiremo tutte le strade possibili, dalla via politica finanche al ricorso al TAR, per scongiurare l’ipotesi di realizzazione di Ombrina Mare”.

In foto: simulazione Medoilgas emissioni atmosferiche Ombrina Mare (fonte: Maria Rita D’Orsogna)

 

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