Elezioni 2013, le reazioni politiche in Abruzzo

schedeL’Italia, questa mattina, si è svegliata sotto un cielo diverso. Quello dipinto dalla due giorni elettorale, che ha visto l’exploit del Movimento 5 stelle su tutto il territorio nazionale.

L’Abruzzo si è distinto come una delle regioni simbolo del “dissenso” e della voglia di cambiamento. E, naturalmente, sono diverse le reazioni ed i commenti sul risultato delle urne. In ogni caso, il pensiero comune è univoco. L’Italia sta attraversando un momento particolarmente delicato. C’è chi parla di un Paese ingovernabile, chi profila scenari apocalittici e chi, invece, invoca nuove elezioni.

 

ROBERT VERROCCHIO, SEGRETARIO PROVINCIALE PD TERAMO

“Sapevamo che nella nostra provincia sarebbe stata una sfida difficilissima, perché avevamo contro quattro capilista regionali nella provincia del governatore della Regione, ma a me non piacciono le foglie di fico ed è ovvio il dato finale che deve far riflettere tutti. A Teramo avevamo contro una batteria di fuoco impressionante. Avevamo di fronte a noi la sfida più difficile in Abruzzo. È vero che rispetto al Pdl abbiamo ottenuto più voti e che il centrodestra teramano è ormai un caravanserraglio, ma è chiaro che il risultato del Movimento 5 Stelle nella nostra provincia e anche in alcuni particolari territori deve far fare a tutti un bel bagno di umiltà. Dobbiamo capire questo voto di protesta e dobbiamo trovare le risposte, altrimenti verremo meno al nostro compito. Ci troviamo di fronte, in tutta Italia, ad un risultato che ha cambiato la faccia politica del Paese e che non può non farci riflettere. Questo voto ci ha detto che il nostro Pd deve aprire porte e finestre ed essere capace di farsi contaminare da una società che non è più quella di dieci anni fa o anche cinque anni fa. Nessuno può più pensare di fermare le lancette dell’orologio. Siamo di fronte ad un impegno epocale che deve partire da oggi, anche qui a Teramo, per il quale nessuno può tirarsi indietro e che avrà bisogno anche delle forze fresche della nostra società e del nostro partito, soprattutto per affrontare gli importanti appuntamenti che abbiamo di fronte”.

 

GIAMPAOLO ARDUINI, COORDINATORE REGIONALE CATTOLICI DEMOCRATICI

“Grillo conquista il primato, ma non serve a nulla perché l’Italia è difficilmente governabile. Alla Camera la maggioranza del centrosinistra è inutile visto che al Senato non ci sono i numeri. Chi farà il governo ha l’obbligo di ascoltare tutti perché saranno le scelte, le decisioni ed un nuovo modo di fare politica che determineranno i numeri. Occorre davvero un parlamento ed un governo degli onesti che metta mano alle riforme per dare lavoro e certezze. Le ideologie sono superate. Niente insulti per favore da nessuna parte. Occorre la consapevolezza che dopo il polverone di queste ore non ci sono molte alternative per la governabilità. Agli italiani interessa non essere più vessati, tassati anzi tartassati, senza che i sacrifici vengano ripagati. Molti non ce l’hanno fatta, altri stanno per mollare. Mancano quelle certezze che in passato hanno consentito, comunque, di sperare in un futuro migliore. Certezze che hanno segnato la Storia del nostro Paese, ma che ora sono definitivamente tramontate. Il risultato elettorale dimostra che la vittoria del centrosinistra alla Camera, non sarebbe stata tale e non avrebbe consentito il largo premio di maggioranza se non ci fosse stata l’alleanza con i partiti minori. I numeri parlano chiaro. Se il PD e la sinistra continueranno con questa classe dirigente non vinceranno mai. Così come il “successo del perdente” al Senato servirà a poco o nulla, tanto quanto i calcoli e le alchimie dell’UDC, che hanno dimostrato quanto sia stata fallimentare la politica di Casini che per i suoi giochi di palazzo e per scelte furbesche ha determinato il suicidio politico. Il dato evidente resta la vittoria del Movimento 5 stelle che ha saputo parlare il linguaggio di fondo, voluto dalla gente, catturando l’insofferenza per la politica corrotta e insensibile. Questa negligenza della casta politica parlamentare ha determinato un corto circuito del quale tutti dovranno necessariamente tenerne conto. Non siamo pertanto alla presenza di alcun vincitore. Siamo sommersi invece dalla peggiore soluzione che si potesse prevedere: l’ingovernabilità. Occorrerà pertanto sciogliere i nodi venuti al pettine di una incomunicabilità con i cittadini, veri autori di una protesta tanto dura da essere senza precedentI”.

 

GAETANO QUAGLIARELLO, SENATORE PDL

“Abbiamo realizzato un risultato che alla vigilia sembrava impossibile”. Con queste parole il senatore Pdl Gaetano Quagliariello ha aperto la conferenza stampa che stamani ha tenuto a Pescara sul risultato elettorale, affiancato dagli eletti in Abruzzo e dal presidente della Regione Gianni Chiodi. “Ce l’abbiamo fatta perchè in tanti abbiamo capito che la politica si fa con la testa e con il cuore, ha una sua razionalita’, non si guarda dal buco della serratura e che quando si scende in campo bisogna provare a vincere. Noi non ci siamo risparmiati, dal primo giorno, e abbiamo seguito l’esempio di Berlusconi compiendo un miracolo a livello nazionale”. Questa tornata elettorale, per il senatore Pdl, “e’ stata la sconfitta di chi ha fatto troppi calcoli, alcuni anche nel nostro campo, e non ha compreso che si trattava di una competizione nazionale e per il governo. Oggi tutti sanno che avevamo ragione, anche gli interessati, ma quando qualcuno sbaglia non bisogna infierire il giorno dopo e noi non vogliamo farlo. La sinistra e quanti l’hanno appoggiata hanno fatto un calcolo sbagliato. Negli ultimi giorni abbiamo visto uno strano endorsement nei confronti di Grillo, ritenenendo che quella operazione potesse danneggiare noi. Ma ho l’impressione, invece, che quella operazione, quel calcolo, abbia danneggiato loro. Credo che questa sia stata anche l’elezione del buongoverno della Regione e delle citta’ e dei nostri amministratori”. Per Gaetano Quagliariello, senatore del Pdl eletto in Abruzzo, “la campagna elettorale non e’ finita”. “Useremo questo entusiasmo perche l’Abruzzo resti al centrodestra. Per noi la campagna elettorale continua e contiamo di centrare l’obiettivo” alle regionali. Il senatore ha anche messo in evidenza di “non dimenticare gli impegni assunti” in questa regione durante la campagna elettorale per cui ha annunciato che il Pdl si occupera’ “senza un giorno di tregua” della questione del porto di Pescara che attende il dragaggio, degli aiuti di Stato alla marineria gia’ inseriti nel decreto sviluppo e per i quali si attende il via libera da Bruxelles, della ricostruzione, perche’ lo “stato di fermo possa finire” e affinche’ venga restituito il Durc a quelle imprese “che hanno avuto il solo torto di aver rispettato la legge nella zona del cratere”. Quaglieriello ha parlato di un partito che “cresce e in Abruzzo vuole crescere ancora di piu'”.

 

ANTONIO RAZZI, SENATORE PDL

“C’e’ qualcuno, lassu’, che ci ama. Con l’accoppiata Chiodi-Berlusconi non si poteva perdere, in Abruzzo”. Razzi ha riassunto le tappe fondamentali della sua vita. E’ partito nel 1965 da Pescara per fare l’operaio, ma la sua carriera e’ andata avanti grazie alla determinazione per cui e’ diventato capo operaio, come sperava, poi e’ riuscito ad entrare nell’ufficio amministrazione e nel 2006 e’ stato candidato per la prima volta ed eletto. Nel 2008 e’ stato rieletto e ora ce l’ha fatta di nuovo, nella sua regione. Di qui l’espressione usata oggi: “C’e’ qualcuno, lassu’, che ci ama”. Un paio di politici abruzzesi, Chiodi e Piccone, gli hanno detto che e’ “un portafortuna”.

 

GIANNI CHIODI, PRESIDENTE DELLA REGIONE ABRUZZO (PDL)

Il risultato elettorale del Pdl e’ stato “molto confortante, in Abruzzo” e c’e’ un “bacino potenziale molto ampio di recupero. C’e’ gente che ci voterebbe se ci fossero le condizioni a livello nazionale, come la legge elettorale”. Cosi’ il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi ha commentato oggi il dato del Pdl registrato su questo territorio. Ricordando che il Pdl avrebbe voluto promuovere una nuova legge elettorale ma non e’ stato possibile, Chiodi ha evidenziato che il risultato di oggi “e’ la giusta lezione per chi pensava di vincere e per questo ha voluto impedire al paese di avere una legge piu’ consona a quelle che sono le aspettative di un cittadino”. Il dato e’ positivo, poi, se si considera che il Pdl abruzzese ha fatto in modo che le liste stilate inizialmente dal partito fossero riviste, a Roma, per l’inserimento di candidati di questo territorio. “A quel punto ci siamo impegnati molto di piu’ – ha detto Chiodi – per dimostrare che quello che avevamo preteso avrebbe portato risultati”. La domanda da porsi, per il presidente della Regione, e’ “come ha fatto il Pd a perdere le elezioni? Noi lo sappiamo, gli italiani non si fidano del Pd”. “A L’Aquila – ha concluso – danno tutti la colpa a Chiodi per la ricostruzione, che e’ assolutamente impantanata, anche se non sono piu’ commissario dal 31 agosto. Adesso staranno dicendo che e’ colpa mia anche il risultato elettorale che c’e’ stato”.

 

VITTORIA D’INCECCO, PD

 “Prendiamo atto del risultato non molto soddisfacente e avviamo una riflessione profonda per trovare le soluzioni per dare un Governo al Paese”. Lo dichiara il deputato del Pd Vittoria D’Incecco, commentando l’esito delle elezioni. “Ringrazio – prosegue l’on. D’Incecco – gli elettori che sono andati a votare e con un grande gesto di responsabilita’ hanno dato il loro contributo per cercare di inaugurare una nuova stagione. Il risultato e’ molto lontano dalle nostre aspettative e impone un’analisi profonda per capire e mettere a fuoco gli errori. Il Paese e’ ingovernabile e il Pd, che evidentemente non e’ riuscito a cogliere il malessere dei cittadini, ora deve fare fino in fondo la sua parte. Il consenso ottenuto dal Movimento 5 Stelle impone una riflessione attenta e una presa di responsabilita’ per il bene del nostro Paese. In Abruzzo il Movimento di Grillo e’ il primo partito, mentre il Pd subisce una sensibile flessione. Cio’ ha comportato l’attribuzione del premio di maggioranza al Senato al Pdl e l’incredibile esclusione di Franco Marini, ex presidente del Senato e tra i fondatori del Pd. Con umilta’, ma allo stesso tempo con grande determinazione – conclude D’Incecco – il Pd si mettera’ subito al lavoro per tornare a governare e restituire credibilita’ all’ Abruzzo”.

 

STEFANIA PEZZOPANE, SENATRICE PD

“Ora e’ necessario un forte bagno di umilta’. Bisognera’ interrogarsi sulle motivazioni di questa forte emorragia di voti e della crisi dei partiti tradizionali”. Questo il commento di Stefania Pezzopane, unica candidata in Abruzzo del Pd che e’ riuscita ad essere eletta in Senato. “Credo – e’ questa la chiave di lettura della neo parlamentare – che ci abbiano penalizzato le scelte fatte a livello nazionale. Il sostegno che il PD ha dato al governo Monti e’ stato vissuto male nel profondo del nostro popolo. Sono stati sottovalutati troppo i temi riguardanti il rinnovamento della politica, lo scadimento morale, la corruzione, i costi della politica. Non ha giocato a nostro favore neanche la cinica campagna elettorale di Berlusconi, che dopo aver portato il Paese sulla soglia di una catastrofe economica, con le sue proposte scioccanti ha di nuovo illuso gli italiani, parlando alla pancia della gente e recuperandone i consensi”. Stefania Pezzopane commenta poi la sua vittoria: “Vorrei ringraziare innanzitutto gli elettori abruzzesi, che si sono stretti attorno a me e al mio partito. Speravamo in un risultato migliore, ma prendiamo atto del messaggio che gli elettori ci hanno voluto dare. Mi conforta soprattutto il risultato dell’Aquila, la mia citta’, dove il PD si riconferma primo partito e vince il centrosinistra. Al Senato, infatti, il PD si attesta al 31%, sette punti percentuali in piu’ rispetto al dato regionale e provinciale. Mentre alla Camera e’ al 27%, con una differenza di cinque punti in piu’. Un messaggio forte, confortante, che ci ripaga del lavoro svolto non solo durante questa campagna elettorale, ma in questi anni. Dove si lavora bene e c’e’ un contatto diretto con i cittadini, dove la campagna elettorale viene fatta porta a porta, al fianco della gente, raccogliamo buoni frutti. Un risultato indubbiamente brillante, ma che ci soddisfa solo parzialmente, rispetto alle aspettative. Non altrettanto confortanti sono i dati regionale e nazionale. Gli abruzzesi che ci hanno sostenuto, e non solo quelli, possono stare certi – conclude Stefania Pezzopane – : portero’ al Parlamento l’Abruzzo, concentrandomi su tutti i temi di cui ho parlato durante la campagna elettorale. Lavoro, ricostruzione, emergenza sociale ed economica e nuova politica”.

 

PAOLA PELINO, PDL

L’abruzzese Paola Pelino (Pdl) passa dalla Camera dei Deputati al Senato della Repubblica e conferma, comunque, la sua presenza in Parlamento. Oggi, commentando il consenso ottenuto dal partito di Berlusconi in Abruzzo, Pelino ha sottolineato in particolare “il risultato eccellente” del Pdl a L’Aquila e ha osservato che gli aquilani “hanno voluto ringraziare con il voto Berlusconi, insieme a Gianni Letta e Chiodi”. Dell’ex premier ha detto che “ha dimostrato di essere il piu’ grande uomo politico degli ultimi venti anni”. Adesso, ha concluso, ci metteremo “subito a lavoro per le regionali”.

 

FILIPPO PICCONE E FABRIZIO DI STEFANO (PDL)

“Il quadro politico nazionale e’ cambiato radicalmente, e questo vale anche in Abruzzo. Il Pdl ha tenuto bene in tutto il Paese e ha vinto con un buon margine sul Pd. Ma oggi non finisce la campagna elettorale, anzi inizia e finira’ tra un anno, quando conquisteremo la Regione”. Cosi’ il senatore abruzzese Filippo Piccone, riconfermato dal voto di domenica e lunedi’, ha commentato il dato del Pdl, che in Abruzzo ha perso consensi rispetto all’ultima tornata elettorale. Ha parlato di questo calo anche il senatore Fabrizio Di Stefano, pure lui confermato a Palazzo Madama. “Nonostante la giusta euforia e l’esaltazione del momento – ha detto stamani – dobbiamo mantenere i piedi per terra e capire che dobbiamo andare a riconquistare consensi affinche’ chi ci ha dato fiducia nel 2008 torni a darcela, anche se stavolta non ce l’ha confermata. Il Pdl abruzzese e’ stato ancora una volta tra i primi in Italia, sopra la media nazionale, ha aggiunto Di Stefano, mentre 5 anni fa eravamo primi in assoluto”. Da parte di Piccone, che ha sottolineato “il buon lavoro fatto in regione” dal Pdl, non sono mancati degli accenni polemici. “Questo partito ha il 95 per cento di persone che si dedica alla causa e ottiene grandi risultati e il cinque per cento di persone che sa solo rivencare cose personali e urlare. Sono contento di parlare a Pescara, dopo aver ingoiato tanti rospi”. Ha anche fatto notare, soddisfatto, che in “ogni campagna elettorale abbiamo degli elementi che vanno contro il Pdl ma poi vinciamo”

 

LUIGI ALBORE MASCIA, SINDACO DI PESCARA

“Il risultato ottenuto dal Popolo della Liberta’ in Abruzzo alle elezioni politiche e’ senza dubbio rilevante, emozionante, ma soprattutto e’ la conferma della bonta’ dell’azione amministrativa portata avanti direttamente sul territorio dalla coalizione di centro-destra ormai dal dicembre 2008 quando, con il Presidente Chiodi, abbiamo assunto la guida della Regione Abruzzo prima e poi, dopo qualche mese, di Provincia e Comune di Pescara, seguiti a ruota da altri Enti importanti nel resto della regione”. Lo dice il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia commentando l’esito delle elezioni politiche. “I cittadini – aggiunge il primo cittadino – hanno apprezzato una politica priva di fronzoli, lontana dalle false promesse, una politica che ha permesso il buon governo regionale, una politica che ora porteremo a Roma attraverso gli uomini e le donne che l’Abruzzo e Pescara hanno eletto, accordando peraltro la propria fiducia a Federica Chiavaroli, tra gli altri, consigliere regionale e consigliere comunale del Pdl che sapra’ mettere a servizio del proprio territorio tutta la sua competenza e capacita’ dando un contributo non di forma, ma di sostanza a quelle problematiche che ora il nuovo Governo dovra’ affrontare”. “Mentre gli altri urlavano, baciavano bambini e anziani e ricominciavano con il vecchio vezzo delle promesse elettorali da marinaio – sottolinea il sindaco – il Pdl ha saputo mantenere fede, con coerenza, alla propria politica fatta di concretezza. Ai cittadini ci siamo presentati, ancora una volta, con l’esempio di quanto, negli ultimi anni, grazie al loro consenso, siamo riusciti a realizzare per l’Abruzzo, dalla riduzione delle tasse in Regione, alle mille opere utili realizzate o in corso di realizzazione su Pescara e la sua Provincia, ed evidentemente i cittadini hanno apprezzato la nostra onesta’ d’azione che ha ispirato fiducia, guardando a un’amministrazione comunale che, proprio sul capoluogo adriatico, ha saputo far fronte agli ultimi pesanti tagli operati dal Governo uscente senza aumentare una sola imposta, senza mai mettere le mani in tasca ai cittadini e, a fronte dell’obbligo normativo di chiedere ai nostri cittadini il pagamento dell’Imu, siamo riusciti ad applicare l’imposta piu’ bassa d’Italia, dando per primi l’esempio ed eliminando, dai nostri bilanci, il superfluo, per una politica che non imponesse sacrifici sul sociale, ossia sulle classi piu’ disagiate della popolazione”.

 

GIOVANNI LEGNINI, PD

 “Il vero vincitore di queste elezioni e’ il Movimento Cinque Stelle. Trovo del tutto fuori luogo, invece, l’esultanza del Pdl che perde 16 punti percentuali”. Lo afferma Giovanni Legnini, capolista del Pd alla Camera dei deputati. “Il Pd non e’ andato bene neppure in Abruzzo” prosegue Legnini “attestandosi 3 punti al di sotto della propria media nazionale: abbiamo perso pagando gli effetti della crisi, del sostegno al governo Monti e, seppur parzialmente, ancora il prezzo dei gravi fatti del 2008, nonostante il generoso e positivo lavoro di questi anni. Benche’ il Pdl abbia conseguito il premio di maggioranza al Senato, e’ fuori luogo la sua esultanza, stante le drammatiche condizioni del Paese e la perdita di oltre 16 punti percentuali di voti. Chi vince in Abruzzo – prosegue Legnini – e’ il’M5S, primo partito della regione con 4 punti sopra la media nazionale. Non bisogna minimizzare il risultato, non solo per le cifre ma anche per il fatto che l’Abruzzo verra’ rappresentato in parlamento da Antonio Razzi e non da Franco Marini, un padre della Repubblica al quale va la nostra gratitudine per il lungo impegno istituzionale. Siamo consapevoli che i risultati rendono ingovernabile il nostro Paese: e’ ora indispensabile evitare ulteriori guai all’Italia – aggiunge Legnini – immaginando un percorso istituzionale trasparente e innovatore, per fare subito quelle riforme incisive e di profondo cambiamento delle quali l’Italia ha bisogno per far fronte alle urgenze sociali ed economiche. Occorre farle rivolgendosi anche al M5S: poi si torni al voto con una nuova legge elettorale”.

 

GUERINO TESTA, PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI PESCARA

“Il risultato raggiunto dal Pdl in Abruzzo dimostra non solo la grande forza trainante che ancora oggi contraddistingue Silvio Berlusconi ma anche il buon lavoro che la classe politica locale sta portando avanti in questa regione, riscuotendo evidentemente il consenso degli elettori”. Cosi’ il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa commenta l’esito delle elezioni politiche. “Berlusconi, considerato da molti uno dei mali peggiori di questo Paese, continua ad ottenere la fiducia di buona parte dell’elettorato, per cui il tramonto del Pdl annunciato dai nostri avversari appare lontano, anche se indubbiamente dobbiamo registrare il calo subito rispetto all’ultima tornata elettorale – dice sempre Testa. E’ anche vero, pero’, che il quadro attuale e’ completamente diverso rispetto al passato: basti pensare alla grande affermazione del M5S, che dimostra come il voto di protesta abbia avuto la meglio su tutto e su tutti e la dice lunga sul livello di malcontento che serpeggia anche nel nostro territorio. E poi, va sottolineato con forza, assistiamo alla improvvisa scomparsa di alcuni volti notissima della politica nazionale, da Fini a Di Pietro. Nello stesso tempo, pero’, molti di noi si sentono galvanizzati dalla spinta che, inevitabilmente, arriva da questo voto. Il risultato delle politiche 2013 deve rappresentare uno sprone costante, da qui ai prossimi mesi, a fare sempre meglio, nell’interesse dei cittadini, e a rispondere alle istanze del territorio nonostante le indiscutibili difficolta’ di Bilancio. Nelle ultime settimane di campagna elettorale, incontrando molti cittadini, ho toccato con mano l’apprezzamento per il lavoro che l’amministrazione provinciale sta portando avanti nel Pescarese e da oggi sappiamo – conclude il presidente – di poter continuare la nostra attivita’ con il sostegno, a Roma, di una squadra di parlamentari abruzzesi del Pdl ben nutrita”.

 

LA SODDISFAZIONE DEL MOVIMENTO 5 STELLE L’AQUILA

Il MoVimento 5 stelle aquilano ha il senatore, o meglio, la senatrice Rosetta Enza Blundo. E’ stata una campagna elettorale difficile, estenuante. Tutti i candidati hanno battuto in lungo e in largo l’Abruzzo interno e la costa nonostante le intemperie legate all’anomala stagione in cui si è svolto il trascorso confronto elettorale. Ci sono state strette di mano fra cittadini, con la promessa di rappresentare l’interesse generale. Sono stati raccolti gli appelli di persone stanche di vedere i soliti noti ancorati alle loro poltrone da decenni, persone arrabbiate perché la politica ha perso il contatto con la realtà. Il 5 stelle è stato sempre accusato di essere inesperto, ma durante i dibattiti i candidati hanno parlato del Paese reale: le carenze scolastiche e della sanità pubblica, le difficoltà di lavoratori e piccoli imprenditori, la difesa del territorio e dell’ambiente. Gli elettori hanno voluto dare fiducia a persone comuni che conoscono bene le difficoltà che hanno gli italiani ad arrivare alla fine del mese. In Abruzzo il MoVimento 5 stelle è il primo partito, la costanza, la caparbietà, la presenza sul territorio ed il programma serio sono stati premiati. La neosenatrice Rosetta Enza Blundo ha sottolineato, durante la campagna elettorale, “Non farò le famose promesse a cui ci hanno abituato, io porterò il mio impegno di cittadina, la mia onestà, la mia intelligenza per dare voce agli abruzzesi, agli italiani”. Non ha vinto il MoVimento 5 stelle, ma hanno vinto i cittadini ed un ringraziamento va a tutti gli abruzzesi che ci hanno accordato il loro consenso.

 

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