Trasporto pubblico, CGIL: accordi non rispettati. Caso in commissione di vigilanza

La Filt Cgil Abruzzo torna a denunciare il mancato rispetto da parte della Regione, di formali impegni assunti in occasione di un’intesa sottoscritta lo scorso 8 maggio 2017 con i sindacati regionali di categoria dal Consigliere Regionale con delega ai trasporti Camillo D’Alessandro, in conseguenza del quale, peraltro, le stesse organizzazioni sindacali regionali confederali, revocarono un’azione di sciopero indetta per contestare la politica regionale sui trasporti.

 

“Detto accordo”; sottolinea Granco Rolandi, ” nello specifico, prevedeva impegni nel settore del trasporto pubblico locale, ben circostanziati dal punto vista temporale, e più precisamente attinenti le seguenti cinque tematiche:

 

RISORSE DEL FONDO UNICO REGIONALE DEL TPL;

INVESTIMENTI IN MATERIALE ROTABILE;

RIPRISTINO ACCORDO INTEGRATIVO DECENTRATO 28 MAGGIO 2004;

REALIZZAZIONE BIGLIETTO UNICO E SISTEMA TARIFFARIO INTERMODALE;

DEFINIZIONE DEL PRIT (PIANO REGIONALE INTEGRATO DEI TRASPORTI)

 

Nel rammentare che gli impegni assunti e poi disattesi avrebbero potuto determinare tra l’altro anche importanti riflessi sulla qualità e sulla quantità dei servizi di trasporto da offrire ai cittadini abruzzesi, La Filt Cgil Abruzzo non intendere mollare la presa e ritiene del tutto inaccettabile che un rappresentante delle Istituzioni, possa letteralmente “prendersi gioco” di forze sociali che legittimamente operano nell’interesse non solo dei quasi 2500 lavoratori che prestano servizio in aziende pubbliche e private del trasporto locale, ma degli stessi pendolari abruzzesi e del loro diritto alla mobilità sancito dalla Costituzione Italiana”,

 

L’organizzazione sindacate ha chiesto di essere sentita in audizione in sede di commissione di vigilanza regionale.

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