Rifiuti in arrivo da Roma: l’Abruzzo valuta la nuova richiesta VIDEO

Riunione lampo, nella sede della Regione Abruzzo a Pescara, del tavolo operativo che dovrà valutare la questione dell’eventuale trasferimento di un ulteriore quantitativo di rifiuti dal Comune di Roma in Abruzzo.

 

Hanno partecipato il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, il sottosegretario alla presidenza della Giunta, con delega all’Ambiente, Mario Mazzocca, e il segretario particolare del presidente, Enzo Del Vecchio. Durato circa mezz’ora l’incontro era propedeutico ad approfondimenti che la Regione dovrà fare nei prossimi giorni. “Devo ricordare che l’Abruzzo già dal 2015 opera in soccorso di Roma, con un accordo di programma stipulato con la Regione Lazio per trattare 180 tonnellate al giorno nell’impianto Aciam di Aielli” aveva detto Mazzocca all’ANSA prima della riunione, confermando, inoltre, che prima di Natale dalla Regione Lazio “è pervenuta un’ulteriore richiesta per vedere se c’era la possibilità di trattare circa 100 tonnellate al giorno di rifiuti provenienti dalla capitale”.

La pozione del M5S. “Spopola sui giornali la ‘notizia’ che arriveranno rifiuti da Roma e la colpa si attribuisce ovviamente al sindaco Raggi. Qualche consigliere regionale di maggioranza starnazza accusando noi consiglieri regionali abruzzesi di accettare questi rifiuti solo perché provenienti da Roma. E’ bene fare chiarezza affinché tutti possano comprendere”. Sono le parole, affidate a una nota, dei consiglieri Sara Marcozzi, Riccardo Mercante, Domenico Pettinari, Gianluca Ranieri e Pietro Smargiassi. “L’accordo per lo spostamento dei rifiuti da Roma in Abruzzo dipende da un Accordo tra Regione Lazio e Regione Abruzzo, entrambe a guida Pd. E a rendere questa regione un ricettacolo di rifiuti da tutta Italia sono stati gli ultimi due Governi regionali, rispettivamente di centrodestra e di centrosinistra”. “Grazie a questa gestione fallimentare – prosegue la nota dei Cinquestelle – l’Abruzzo ha una capacità di trattamento di gran lunga superiore al suo fabbisogno: è in grado di trattare almeno il doppio dei rifiuti indifferenziati che produce nel territorio regionale.

Questa capacità è stata confermata dal Piano di Gestione dei rifiuti, approvato dalla Regione Abruzzo di D’Alfonso a dicembre con voto contrario del M5S. Un piano regionale che abbiamo definito inefficace e inefficiente e che proprio i consiglieri che oggi sparlano sui media hanno votato con tanto entusiasmo, pur sapendo che in questo modo avremmo reso l’Abruzzo meta di rifiuti da altre parti d’Italia. E’ il Governo di D’Alfonso che ha deciso di spalancare le porte ai rifiuti italiani, Regione Lazio ci manderà i suoi e tra questi anche quelli di Roma perché, forse non è chiaro a tutti, Roma non è uno stato a sé, ma una città della regione Lazio”.

“A differenza di chi ha già ampiamente dimostrato la sua incapacità a governare tanto la Capitale quanto le Regioni – prosegue la nota dei Cinquestelle abruzzesi – la Giunta Raggi sta dando a Roma programmazione e azioni che non ha mai avuto in decenni di malgoverno orientato a favore degli interessi privati. A Roma il M5S sta facendo quello che gli compete. Le amministrazioni regionali facciano la loro parte o vadano a casa. Se in Abruzzo arriverà una parte dei rifiuti della Capitale è a causa della cattiva programmazione degli impianti di due regioni a guida Pd”.

 

Roma Capitale. “Ma andiamo per ordine: l’accordo con la Regione Abruzzo il Lazio lo ha siglato il 16 ottobre 2014, valido per un anno. Poi rinnovato annualmente il 16 ottobre 2015 e pure nel 2016 e 2017. Da più di tre anni Roma Capitale chiede alla Regione Lazio di accordarsi con l’Abruzzo per conferire rifiuti romani in quella, generosa e solidale Regione ed il Lazio ha sempre siglato gli accordi necessari”. Lo dichiara in una nota l’assessore ai Rifiuti e l’Ambiente della Regione Lazio, Mauro Buschini. “Il 22 ottobre scorso Roma Capitale ha chiesto alla Regione Lazio di concordare con l’Abruzzo maggiori quantità di rifiuti romani da portare in quella regione.

Richiesta da noi inoltrata e in attesa di risposta. Falso e insopportabile essere, ora, accusati di inerzia quando, proprio grazie alla nostra azione mediatrice, Roma Capitale ha esportato in Abruzzo, in tre anni, oltre 100.000 tonnellate di rifiuti romani”.

 

Mauro Febbo: si faccia chiarezza. Governo regionale a guida D’Alfonso faccia immediatamente piena luce e soprattutto dica tutta la verità su quantità, qualità, tipologia, sulla collocazione e sulla lavorazione dei rifiuti che la nostra Regione si accinge ad accogliere da Roma per destinarli nei vari centri di stoccaggio. Non vorrei che l’incapacità amministrativa dei Cinque

 

?S?telle si trasformasse in occasione ghiotta di business selvaggio e incontrollato a discapito dei nostri impianti e del nostro Piano rifiuti”. Questo il commento del Consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo che precisa quanto segue: “All’indomani dell’approvazione in Consiglio regionale del nuovo Piano Rifiuti, a metà dicembre scorso, avevo già lanciato l’allarme sull’enorme e ingiustificata quantità di rifiuti che l’Abruzzo si accingeva ad accogliere dalla Città di Roma, con il silenzio assenso del Movimento 5 ?S?telle locale (e quello ancora più “complice” dei cosiddetti ambientalisti !!!) mentre il delegato alle Politiche ambientali, il sottosegretario Mario Mazzocca, aveva liquidato il mio intervento come ‘chiacchiere da bar”. Ricordo che il sottosegretario aveva presentato un emendamento fuori sacco (cioè non discusso in Commissione) con il quale si TRIPLICA le capacità delle discariche – sic !!!? ?- prorogando di 6 mesi?,? ma con AUMENTO da 180 a ben 300 tonnellate? giornaliere il conferimento della “munnezza” della Raggi. Invece, oggi, improvvisamente lo stesso Mazzoca riconosce la problematica che ruota intorno alla vicenda dei rifiuti provenienti dalla Città di Roma quale grave problema politico e si accorge della portata nazionale della vicenda. Cosa è cambiato in Regione Abruzzo tra Natale e l’Epifania? Chi guadagnerà veramente sulle 100 mila tonnellate l’anno di rifiuti destinati agli impianti di Aielli, Sulmona e Chieti? Cosa si vuole nascondere dietro la gestione di questi rifiuti? E del tutto evidente – continua Febbo – che in questa vicenda emerge la leggerezza e il pressappochismo di una Giunta regionale che non riesce a gestire i rifiuti, trincerandosi dietro un retrogrado è ormai superato ambientalismo che prevede solo ed esclusivamente di triplicare la capacità delle discariche pubbliche e private !!! Non vorrei che l’incoerenza dei Cinque stelle, l’incapacità amministrativa della sindaca Raggi e certe logiche “imprenditoriali ” del Partito del Partito Democratico trasformino l’Abruzzo nella pattumiera della Capitale. Gli abruzzesi hanno il diritto di conoscere le reali intenzioni del Governo regionale e le effettive quantità di rifiuti che si intende accogliere nella nostra Regione. Pertanto – conclude Febbo – mi aspetto nelle prossime ore dal Governo Regionale e dal sottosegretario Mazzocca una presa di posizione chiara al fine di garantire che non si verificherà nessun pericolo per il quadro di compatibilità ambientale e di sostenibilità del sistema impiantistico regionale abruzzese. Posso benissimo attendere questa risposta anche in un bar dove mi indicherà il sottosegretario Mazzocca”.

 

Luciano D’Alfonso. “Noi vogliamo conoscere le quantità, i tempi e quello che si sta facendo per riorganizzare il ciclo dei rifiuti Roma. Cioè quanto deve durare questa solidarietà che noi vogliamo mettere in campo e soprattutto qual è lo sforzo straordinario che sta facendo Roma per non trovarsi permanentemente nell’emergenza. All’interno di questa cornice, poiché non siamo al mercato tra soggetto istituzionale e soggetto istituzionale, precisiamo anche i valori economici.” Così Luciano D’Alfonso, presidente regione Abruzzo interviene a Effetto Giorno su Radio 24 in merito all’ipotesi che la sua regione accolga l’eccesso di rifiuti di Roma e sottolinea: “Noi intanto siamo abituati a fare le istruttorie, tenendo da conto che non stiamo parlando di fesserie, né per quanto riguarda la città di Roma, che rappresenta un valore per la collocazione turistica e culturale non solo del Lazio ma dell’intera Italia, nè per quanto riguarda l’Abruzzo che deve decidere di accogliere”.

 

Il presidente della regione Abruzzo aggiunge ancora a Radio 24: “Noi siamo già solidali e per tutto il 2018 abbiamo già impegnato una nostra capienza di conferimento nella Marsica. Adesso c’è un nuovo problema, noi non siamo capaci di essere insensibili sul piano istituzionale, coltiviamo la dimensione della solidarietà istituzionale, abbiamo avuto il terremoto, Rigopiano, conosciamo questo valore e non solo perché abbiamo patito noi, però vogliamo conoscere il curriculum di questa vicenda” e sottolinea ancora a Radio 24: “Quali sono i numeri, quali sono i tempi e qual è lo specifico di dedizione in più che loro stanno assicurando per non trovarsi permanentemente nell’emergenza. Questo si fa tra soggetti istituzionali. Io adesso promuoverò nell’arco delle prossime ore una riunione di merito, poiché noi abbiamo oltre 250000 tonnellate in più di capacità da offrire,  ma non la vogliamo consumare rispetto alla pigrizia, la vogliamo consumare rispetto ad uno scuotimento organizzativo.”

 

L’INTERVISTA DI MARIO MAZZOCCA

 

 

 

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