Strada dei Parchi, aumento dei pedaggi: interpellanza in Regione

“Un’interpellanza urgente per chiedere al Governatore D’Alfonso quali iniziative intenda concretamente mettere in atto per impedire il salasso degli abruzzesi determinato dall’ultimo spropositato aumento dei pedaggi autostradali sull’A24 e A 25 pari al 12,89 per cento.

 

L’abbiamo protocollata stamattina per fare chiarezza nelle nubi di chiacchiere che leggiamo da giorni a fronte dei fatti prodotti dal Presidente della Regione Lazio Zingaretti che, dal canto suo, ha già chiesto un incontro urgente con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per tutelare i propri cittadini dallo stesso rincaro. Al Presidente D’Alfonso chiediamo se intenda imitare l’esempio del suo collega laziale, e perché sino a oggi non abbia ancora chiesto un vertice ministeriale, non sia salito sulle barricate per difendere gli abruzzesi o non stia facendo sentire la sua voce sempre pronta a intervenire su qualunque materia, tranne, appunto, il ‘caso’ autostrade”. Lo ha detto il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri ufficializzando il contenuto dell’interpellanza firmata con i consiglieri regionali di Forza Italia Mauro Febbo, Gianni Chiodi, Paolo Gatti, Emilio Iampieri e Mauro Di Dalmazio.

 

“Purtroppo ancora una volta si sta avverando ciò che avevamo previsto ben due anni fa, ovvero un rincaro assurdo dei pedaggi che pagheranno gli abruzzesi nel silenzio della Regione Abruzzo – ha commentato il Capogruppo Sospiri riepilogando a grandi linee la vicenda -. In sostanza nel 2012 Autostrada dei Parchi, dell’imprenditore Toto, ha chiesto lo sblocco degli aumenti Istat, il Ministro Delrio ha riscontrato che Autostrada dei Parchi avrebbe dovuto fare dei lavori sulla rete che, a suo giudizio, non erano stati eseguiti e ha respinto la richiesta degli aumenti dei pedaggi. Autostrada dei Parchi ha fatto ricorso al Tar Lazio che ha accolto la sua istanza, superando le indicazioni del Ministero e, sembra, dopo che la società di Toto ha dimostrato di aver fatto alcuni dei lavori prescritti, ottenendo il consenso all’aumento delle tariffe a carico degli automobilisti. Solo che all’aumento Istat del 2,74 per cento scattato dal primo gennaio 2018 per tutto il Paese, Autostrada dei Parchi ha sommato anche gli ultimi cinque anni di blocco, dunque ha moltiplicato 2,74 per cinque, e, in un solo giorno, ha aumentato i pedaggi del 12,89 per cento, una cifra chiaramente spropositata e impossibile da sostenere, aumenti che, come abbiamo ricordato nella nostra interpellanza, rappresentano un grave danno per le aziende e per tutto il comparto produttivo dell’Abruzzo, nonché per gli automobilisti che sono costretti a viaggiare per lavoro considerando l’assenza di un efficiente collegamento su ferro. Ora, a fronte di tale situazione, il Presidente della Regione Lazio Zingaretti, seppur interessato solo per il tratto finale dell’autostrada, ha già chiesto un incontro urgente al Ministero per affrontare la problematica degli aumenti che ha pubblicamente definito ‘paradossale’.

 

Giustamente tale situazione ha scatenato la preoccupazione di tutte le Associazioni di categoria dei comparti industriali, artigianali, commerciali e turistici, oltre che la reazione delle Associazioni di difesa dei consumatori. E purtroppo, ancora una volta, ci tocca constatare come Forza Italia aveva già previsto tale scenario quando, in sede di Consiglio regionale, da noi richiesto e tenutosi il 24 maggio 2016, in riferimento ai progetti di potenziamento e alla messa in sicurezza dei tratti autostradali A24 e A25, avevamo chiesto di chiarire alla concessionaria Autostrada dei Parchi Spa la non sostenibilità di nuovi aumenti tariffari ingiustificati, prevedendo che sarebbero ricaduti sulle spalle dei cittadini. In quella sede il Consiglio regionale ha approvato un documento teso a scongiurare gli aumenti e lo stesso Presidente D’Alfonso si era fatto carico di riportare la volontà dell’Assemblea regionale in sede di trattativa con il Ministro delle Infrastrutture. Peraltro i tratti dell’A24 e A25 sono oggetto di continui cantieri per la messa in sicurezza sismica, cantieri che rendono la percorrenza quasi impossibile per le continue deviazioni che rallentano la marcia, non giustificando quindi un tale spropositato aumento a fronte di un servizio carente e oggettivamente difficile.

 

 

A questo punto – ha aggiunto il Capogruppo Sospiri – riteniamo sia opportuno chiarire pubblicamente cosa concretamente il Presidente D’Alfonso intenda fare per fermare un tale salasso. A fronte dell’attivismo del Presidente Zingaretti, dobbiamo purtroppo constatare, a oggi, l’inerzia e l’insolito silenzio del Governatore D’Alfonso, quindi vogliamo sapere perché non si pronunci nel merito, perché non abbia dichiarato guerra a quegli aumenti inaccettabili e se intenda o meno chiedere un incontro al Ministero, come Zingaretti, per cercare il necessario supporto istituzionale-governativo teso a fermare l’emorragia finanziaria imposta agli abruzzesi”.

 

Casartigiani. E’ sconfortante un rincaro così pesante, a fronte di una media nazionale di circa il 2%, con il rischio di mettere ulteriormente in ginocchio l’artigianato abruzzese ed in particolare il settore dell’autotrasporto.

 

Le nostre aziende sono ancora costrette a perdere competitività sui costi finali di prodotti e servizi, anche grazie ad un bilancio regionale 2018 dove ogni nostra richiesta a favore della categoria non ha trovato l’auspicato impegno economico.

 

Il Presidente D’Alfonso sul rincaro pedaggi ha manifestato la necessità di un intervento normativo ed amministrativo che riveda i termini della concessione e fissi non oltre il 2% il tetto degli aumenti annuali.

 

Casartigiani Abruzzo chiede al Presidente di passare ai fatti e di convocare con immediatezza un tavolo di confronto con la partecipazione di tutte le componenti datoriali e sindacali abruzzesi, al fine di fermare un balzello iniquo e pericoloso per il futuro delle nostre piccole e medie imprese.

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