Guardie mediche in Abruzzo: ecco tutte le novità dopo l’accordo

Novità per l’attività delle guardie mediche dopo l’accordo raggiunto prima di Natale tra le organizzazioni sindacali e la Regione.

 

L’accordo prevede un potenziamento delle attività assistenziale in favore dei cittadini che potranno usufruire in aggiunta ai normali compiti della continuità assistenziale, di una serie di servizi che vanno dalle visite nelle sedi di guardia medica, nei confronti dei pazienti in grado di raggiungere la più vicina postazione di continuità assistenziale; alla medicazione di piccole ferite, alla rimozione di punti di sutura, prescrizione per terapie che non possono subire interruzioni.

 

Inoltre viene disciplinata, nelle strutture dove sono presenti sedi di continuità assistenziale e Presidi territoriali di (PTA), punti di primo intervento (PPI), la collaborazione tra questi servizi e la continuità assistenziale.

L’intesa è valida anche per le sedi situate in comuni che hanno presidi ospedalieri con servizi di pronto soccorso.

In questi casi qualora all’assistito venga assegnato un codice dì triage “bianco* o “verde” potrà essere trasferito in cura lo stesso al medico di continuità assistenziale, eliminando le chilometriche attese in pronto soccorso per prestazioni di non elevata complessità assistenziale.

 

Le altre novità

 

Possibilità Effettuare le visite ambulatoriali del caso e relative prescrizioni farmaceutiche commisurate alle esigenze terapeutiche dell’assistito.

Prescrivere prestazioni diagnostiche e specialistiche e gli esami ematochimici non differibili ritenuti necessari dal medico di continuità assistenziale, ai fini del raggiungimento di un orientamento diagnostico e terapeutico.

Eseguire altre prestazioni quali ad esempio medicazioni di piccole ferite o rimozione di punti di sutura.

 

“Con questo accordo” affermano in una dichiarazione congiunta i segretari regionali di FIMMG , Franco Pagano,di SNAMI ,Nicola Grimaldi e il Presidente Regionale di SMI ,Silvio Basile”  i medici svolgeranno attività ambulatoriale in tutte le sedi di continuità assistenziale . in questo modo si amplia il ruolo del medico di continuità assistenziale nel territorio, si valorizzano le ricche professionalità presenti all’interno della categoria, si rafforza la collaborazione dei servizi della sanità pubblica, tra ospedale e territorio e tra i vari servizi territoriali ,evitando vuoti assistenziali. Aumentano i servizi che saranno garantiti ai cittadini, verranno ripristinati i livelli retributivi dei medici decurtati in precedenza di circa 500 euro al mese. L’impegno dell’assessore Silvo Paolucci ”concludono i rappresentanti dei  medici” è ‘ stato decisivo per superare la condotta ostruzionistica di alcune aziende ,vogliamo pubblicamente ringraziarlo. L’assessore Silvio Paolucci ha più volte espresso la ferma volontà  di trovare una soluzione che permettesse ai Medici di Continuità Assistenziale di percepire una indennità equivalente a quella sospesa e allo stesso tempo ne valorizzasse il ruolo all’interno del SSN per un servizio la cui utilità non sempre viene messa nel giusto risalto.

 

L’impegno assunto dall’Assessore Paolucci si è concretizzato ieri, grazie alla sua mediazione, con la firma di  un accordo tra i Direttori Generali delle ASL e le organizzazioni sindacali rappresentative della Continuità Assistenziale  F.I.M.M.G., S.N.A.M.I. e S.M.I. .

Un grazie anche a tutti i medici, per aver attuato una azione di protesta a sostegno della vertenza che non ha generato conflitti  con l’utenza e non lo ha penalizzato nell’accesso ai servizi”.

 

 

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