Stop all’apertura di nuovi centri commerciali in Abruzzo fino al 2022

Confcommercio Abruzzo plaude all’approvazione del Progetto di Legge “Milleproroghe” con il quale è stato dato il via alla norma che in Abruzzo impone lo stop all’apertura di centri commerciali fino al 31 dicembre 2021 e ringrazia l’intero Consiglio Regionale ed in particolar modo il Consigliere Lorenzo Berardinetti che ne è stato il promotore.

 

“Questa scelta è importante e perfettamente in linea con il contenuto delle premesse del Patto per L’Abruzzo a suo tempo sottoscritto – hanno dichiarato il Presidente e il Direttore Regionali di Confcommercio Abruzzo Roberto Donatelli e Celso Cioni – con la necessità di riequilibrare il sistema distributivo regionale che evidenzia una presenza patologica della Grande Distribuzione Organizzata rispetto ai valori nazionali e vede l’Abruzzo ai vertici di tale graduatoria.

 

Come già evidenziato in più occasioni la nostra Regione ha già il primato nazionale ed europeo nel rapporto tra superficie di GDO (mq) ed abitanti: avere approvato tale norma vuol dire aver dato finalmente una risposta concreta ad una crisi che mette a rischio l’intero sistema distributivo del piccolo commercio abruzzese e migliaia di posti di lavoro a “costo zero” per le risorse finanziare regionali”.

 

Confesercenti. Due decisioni importanti in poche ore per il commercio abruzzese: lo stop a Megalò 2 ed un nuovo blocco alle nuove aperture di centri commerciali fino al 2021. “Sono vittorie sudate per il commercio indipendente – sottolinea Lido Legnini, direttore regionale di Confesercenti – che fanno intravedere segnali di speranza che non vogliamo far cadere: è necessario approfittare di questa positiva convergenza e aprire una fase di riforme profonde sul commercio in Abruzzo. Ringraziamo il presidente della commissione Attività produttive del Consiglio regionale Lorenzo Berardinetti per aver proposto la moratoria delle nuove aperture di grande distribuzione e i consiglieri per averla approvata. La politica si sta accorgendo che il commercio è stato sottoposto ad una pressione fuori controllo a causa di centri commerciali, outlet, ipermercati che hanno lasciato sul campo migliaia di piccole e medie imprese distributive. Ora chiediamo alle istituzioni di confermare queste volontà di riforma, e aprire una riflessione seria sugli orari e le aperture domenicali: come altre Regioni, l’Abruzzo può essere avanguardia nel ridare un senso alle festività chiudendo i negozi e gli ipermercati al di fuori di casi particolari. Noi ci crediamo e siamo pronti a riaprire la discussione dopo gli anni nei quali la liberalizzazione degli orari ha portato solo danni a piccoli e grandi negozi”.

 

Poche ore prima del voto in commissione, il Comitato Valutazione impatto ambientale della Regione ha ribadito il giudizio già espresso il 27 marzo scorso, nel quale veniva sostanzialmente negata la proroga dell’accordo di programma e dichiarato decaduto il procedimento del precedente giudizio del 2012.

“I Comuni di Chieti e Cepagatti dovranno ora prenderne atto e revocare i titoli edilizi a suo tempo concessi – sostengono Franco Menna, presidente provinciale di Confesercenti Chieti, Raffaele Fava, presidente provinciale di Confesercenti Pescara, e Marina de Marco, presidente comunale di Confesercenti Chieti – e ci aspettiamo risposte repentine su questo fronte. Il risultato ottenuto è frutto anche del lavoro della Confesercenti, che continuerà a vigilare anche nella prossima tappa: il procedimento in corso ancora pendente al Tar, dove la stessa Confesercenti ed il Wwf si sono opposti”.

 

Domenico Pettinari (M5S). “Nel provvedimento milleproroghe in Commissione Bilancio è stato recepito  l’emendamento che mi vede proponente e primo firmatario che vieta l’apertura di nuovi centri commerciali in Abruzzo. La maggioranza ha imposto il termine fino al 2021, è un primo importante risultato a salvaguardia delle piccole e medie imprese. Ci fa Piacere che il consigliere Berardinetti lo apprezzi così tanto da dichiarare alla stampa che è stata una sua iniziativa, ma questa è una proposta del M5S. Fa un po’ sorridere che gli “inesperti”, come spesso la maggioranza ci appella, pongono proposte così sensate che addirittura vogliono attribuirsele loro.

Voglio sottolineare che questa misura del M5S darà una boccata di ossigeno alle tante attività commerciali presenti nei centri commerciali naturali delle nostre città costrette a sopravvivere con una crisi senza precedenti”.

 

 

 

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