Consiglio regionale, M5S denuncia: “voto irregolare in aula”

“Un voto irregolare, un ennesimo esempio di politica dell’arroganza, un teatrino tra maggioranze cadenti ed “opposizioni stampella” squalificante”.

 

E’ durissimo il commento dei consiglieri regionali del M5S che raccontano la bagarre in aula, accaduta nel corso della votazione per disporre una indagine conoscitiva e trasmetterlo alla commissione. “Il Vice Presidente del Consiglio Lorenzo Paolini apre la votazione e la conclude dichiarando che la proposta è “passata a maggioranza”, raccontano i portavoce. “Ma non c’è il numero legale per l’assenza dall’aula del consigliere di maggioranza Camillo D’Alessandro.

 

Una volta accertata la mancanza del numero legale denunciata dai portavoce del M5S, il Presidente Paolini, in palese imbarazzo, cerca di spostare l’attenzione sulla presenza o meno in aula del consigliere D’Ignazio. Ma la presenza di D’Ignazio è ininfluente dal momento che a mancare in aula è il consigliere D’Alessandro, come palesemente riscontrabile dal video della diretta. Dunque in violazione del regolamento, il Vice Presidente del Consiglio Paolini decide di far ripetere la votazione. L’ennesimo abuso per tentare di colmare l’inconsistenza di una maggioranza ormai a pezzi”, aggiungono  i 5 stelle. “A tenere il gioco della maggioranza, il consigliere di “opposizione” Giorgio D’Ignazio (NCD) che, nonostante in precedenza non avesse espresso alcun voto, sostiene di essere stato presente in aula, tenendo così il gioco alla sgretolata maggioranza di centro sinistra che vuole sviare l’attenzione dall’assenza di D’Alessandro.

 

Un’ennesima prova che D’Alfonso non ha più i numeri per governare questa Regione. Giorgio D’Ignazio deve lasciare la segreteria dell’Ufficio di Presidenza”, incalzano i  consiglieri “in quanto è stato eletto per un ruolo nelle fila dell’opposizione ma non rappresenta più la minoranza del Consiglio, essendosi mostrato, in più di una occasione negli ultimi 3 anni, la stampella che tiene in piedi una maggioranza a pezzi del PD”.

 

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