Regione Abruzzo, più concorsi, meno dirigenti: riorganizzazione della macchina amministrativa

La Giunta regionale intende procedere spedita nell’opera di riorganizzazione della macchina regionale, sia per raggiungere significativi obiettivi di contenimento della spesa sia per dotare la Regione di un nuovo assetto, più moderno e più agile, con figure professionali di più alto profilo.

 

Una forte azione di rinnovamento accompagnata dallo snellimento della dotazione organica regionale, da nuove procedure concorsuali, da un diverso sistema di formazione, con una differente regolamentazione del rapporto tra Regione e assistenza tecnica e progressioni di carriera per gli interni. E’ quanto emerso oggi, a L’Aquila, nella riunione tra il presidente Luciano D’Alfonso e le organizzazioni sindacali con all’ordine del giorno la riorganizzazione degli Uffici della Giunta regionale, lo sviluppo delle risorse umane e il Programma dei fabbisogni 2017-2019.

 

Presente anche il capo Dipartimento Fabrizio Bernardini. “Faremo concorsi – ha detto D’Alfonso – capaci sia di valorizzare gli interni sia di attenere la regione all’esterno: 50 funzionari e 12 dirigenti con possibilità di ulteriori assunzioni degli idonei . Scommetteremo in formazione poichè il diritto di progressione di carriera è un diritto costitutivo di un’organizzazione del mondo del lavoro. Ripenseremo i rapporti tra Regione e società di assistenza tecnica e la riorganizzazione potenzierà i servizi a maggiore attesa di produzione industriale: ad esempio, il servizio idrografico, quelli che gestiscono il Masterplan, la contabilizzazione dei flussi economici, il soggetto aggregatore nonché la semplificazione della vita dell’imprese in tema di grandi autorizzazioni. Su questi servizi e settori ci sarà un maggior dispiegamento di risorse umane. Vogliamo, inoltre che l’Abruzzo sia capace di attrarre professionisti dal mercato nazionale delle bravure e delle competenze”.

 

Il capo dipartimento Bernardini ha illustrato il Piano del fabbisogno del personale approvato e il sistema di reclutamento. “L’obiettivo – ha spiegato Bernardini – è la razionalizzazione delle strutture dirigenziali con una riduzione del 20 per cento. Nel contempo, i concorsi saranno improntati a reperire figure che abbiano formazione di livello superiore a quello universitario, con conoscenze e competenze non solo di carattere amministrativo, contabile, giuridico ed economico ma, soprattutto, manageriali, gestionali ed organizzative”

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