Sanità Abruzzo, Paolucci: ‘Febbo lancia fake news, chieda scusa’

L’Aquila. “Sono vere e proprie idiozie le fake news lanciate da Mauro Febbo, si rasenta il procurato allarme, chieda scusa”. Lo afferma l’assessore alla sanità, Silvio Paolucci, che replica al consigliere regionale Mauro Febbo.

“Voglio ricordare al consigliere Febbo che la nostra maggioranza ha promosso, senza nascondere nulla, rispetto al centrodestra, una riorganizzazione credibile della sanità regionale: siamo stati noi, infatti, ad aver fatto uscire l’Abruzzo dal commissariamento, migliorando la qualità dei Lea e non lui.

Noi abbiamo trovato le risorse e programmato davvero la costruzione e l’ammodernamento degli ospedali e acquistato strumenti all’avanguardia per la diagnostica e per la prevenzione.

È il Governo Renzi che ha messo a disposizione 143 mln e la Regione ha dovuto proporre un programma credibile perché nessuno al Ministero credeva alla sua proposta di sdemanializzazione delle aree di risulta. E non per ultimo, abbiamo curato il disastro generato dalla riforma messa in campo proprio dal governo di centrodestra.

È stato sempre Febbo, infatti, con le sue politiche scellerate a determinare, ma sempre nascoste a tutti, la chiusura dei presidi ospedalieri di Casoli e Gissi, a cancellare i fondi previsti per la diagnostica e la prevenzione e smembrare gli ospedali di Vasto e Lanciano. Per cancellare gli errori di Febbo, poi, abbiamo dovuto riconvertire i presidi ospedalieri con progetti credibili, come nel caso di Casoli, riaprendo la struttura come ospedale di comunità, e inaugurando ulteriormente una RSA, oppure, per evitare la deflagrazione delle aree interne, abbiamo predisposto postazioni di 118 che lui non ha mai istituito.

La verità è questa. Febbo, invece, dopo aver nascosto tutto, oggi si limita a generare allarmismi, o meglio, a costruire “marketing negativo” sulla sanità pubblica, dimenticandosi però che la sanità non si costruisce con gli ululati, è troppo facile, bensì con atti amministrativi che abbiano gambe e braccia per camminare.

Se Febbo aspira a candidarsi a presidente della Giunta regionale – conclude Paolucci – parte con il piede sbagliato, ma siamo tranquilli, gli elettori lo hanno già scoperto”.

FEBBO: ‘Siamo al declino della sanità regionale’

“Colonnine SOS installate presso gli ospedali di Gissi e Casoli che sostituiscono il personale sanitario del 118 nelle ore notturne e giorni festivi. Questa è la vergognosa e inqualificabile rivoluzione della sanità abruzzese portata avanti da D’Alfonso e dall’Assessore Paolucci soprattutto nelle aree interne del nostro Abruzzo”.

Questo il commento del Presidente della Commissione vigilanza e Consigliere regionale Mauro Febbo dopo aver verificato di persona i nuovi strumenti messi in campo dalla Asl di Lanciano-Vasto-Chieti.

“Siamo arrivati all’assurdo e al paradosso – spiega Mauro Febbo – dove addirittura nei Presidi di Gissi e Casoli i dottori, gli infermieri ed il personale medico specialistico del 118 vengono sostituiti da un semplice bottone rosso da schiacciare in caso di urgenza nell’attesa che arrivi qualcuno.

Queste nuove Colonnine SOS sono l’emblema e il segno tangibile della catastrofe sanitaria prodotta in Abruzzo da D’Alfonso e il ‘bocconiano’ Paolucci. Tutto questo per non organizzare l’apertura del Pronto soccorso anche nelle ore notturne e giorni festivi con un adeguato personale. Ormai siamo arrivati alla decadenza della sanità abruzzese e all’abbandono delle aree interne dove si è voluto ostinatamente portare avanti, da questo Governo regionale di centrosinistra, una politica sanitaria fatta di soli tagli mortificando interi territori.

Oggi addirittura apprendiamo dalla stampa che l’assessore Paolucci rilancia, per l’ennesima volta, la costruzione dei nuovi cinque ospedali in Abruzzo. Dopo tre anni e mezzo la Regione si accorge che vi sono risorse pronte per essere investite nella costruzione di nuovi Ospedali. Un lavoro che doveva essere portato immediatamente avanti, invece si è volutamente perdere tempo prezioso. Ancora una volta gli abruzzesi vengono presi in giro da questa Regione ormai proiettata solo a fare campagna elettorale.

Ed oggi è la volta dell’assessore Paolucci che in questi anni non è stato capace di programmare nessun intervento di rilancio in campo sanitario se non raccogliere i buoni frutti provenienti dal precedente Governo Chiodi. Inoltre mi giungono notizie, che reputo di una gravità inaudita, di genitori che non riescono a vaccinare i propri bambini per mancanza e carenza di alcuni tipi di vaccini presso i Distretti sanitari. Questo dopo aver rifiutato la collaborazione dei Pediatri di famiglia.

Su questa notizia farò ulteriori accertamenti e se dovesse essere vera chiederò come minimo le dimissioni di Paolucci. Pertanto – conclude Febbo – in campo sanitario fino ad oggi abbiamo assistito solo alla chiusura o riduzione di Reparti, Ospedali, Distretti sanitari, Guardie mediche e, adesso, finanche ad arrivare all’installazione di Colonnine per sostituire il personale del 118. Una sanità mortificata e ingolfata certificata anche dall’ultimo rapporto Crea dove ha posizionato la Regione Abruzzo al diciottesimo posto”.

Pettinari: ‘Sulla salute non si specula, invece Regione strizza l’occhio al privato’

“Oggi leggiamo sulla stampa le intenzioni dell’Assessore Paolucci sulla costruzione dei nuovi ospedali d’Abruzzo. Ospedali privati, dove l’imprenditore che investe punterà al profitto. E’ questo che l’Assessore Paolucci vuole per la sanità abruzzese. La salute diventa un profitto per investitori, ovvero la fine di un diritto inalienabile di pazienti visti come clienti paganti”.

Il commento arriva dal consigliere regionale Domenico Pettinari, vice Presidente commissione sanità in Regione Abruzzo, da sempre impegnato nella lotta agli sprechi delle Asl e alla tutela della salute pubblica.

“Possono indorare la pillola sui giornali quanto vogliono, ma la realtà è che stanno privatizzando la sanità a discapito dell’offerta pubblica. Un imprenditore non è un benefattore, lavora per il profitto, chi governa invece deve puntare al benessere del paziente e all’istituzione di un servizio valido pubblico.

Non siamo contro la costruzione di nuovi ospedali o contro gli imprenditori che fanno il proprio lavoro” chiarisce Pettinari “quello che non ci piace è la privatizzazione della sanità. Una privatizzazione che costerà molto di più alla Regione e che indebiterà ulteriormente i cittadini.

La collega Marcozzi, relativamente all’ospedale di Chieti, ha spiegato, numeri alla mano, che il ricorso alla procedura di finanziamento privato sarà deleteria per Regione Abruzzo. Stessa cosa accadrà per i nuovi ospedali previsti dal piano sanitario.

E’ troppo comodo sostenere che non si possono prendere fondi in cassa depositi e prestiti” incalza il consigliere 5 stelle “Bisognerebbe avere l’onestà intellettuale di spiegare ai cittadini chi ha la responsabilità di questo temporaneo impedimento. La Regione Abruzzo ha i conti in rosso, i bilanci di previsione sono bocciati dalla corte dei conti, l’ultimo accertamento risale al 2013. Di chi è la responsabilità di questa negligenza? Chi governa deve prendersi le proprie responsabilità, sanare i conti della Regione e poi procedere alla costruzione dei nuovi ospedali, dove non sia possibile ammodernare i nuovi, attraverso i fondi statali, regionali e accedendo a cassa depositi e prestiti.

Siamo fortemente preoccupati” conclude Pettinari “ci troviamo davanti ad una realtà dove le strutture pubbliche con le relative apparecchiature vengono lasciate marcire (vedi la denuncia fatta proprio dal M5S pochi giorni fa sulla risonanza magnetica a Popoli), e dall’altro si spinge verso imprenditori privati che, per stessa ammissione dell’Assessore Paolucci, saranno incaricati dei lavori non necessariamente con bando pubblico. Sulla salute non si fa profitto se lo mettano bene in testa”.

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