Multe per i bagni nei fiumi: la Regione Abruzzo pronta a cambiare la legge

Pescara. Mentre gli ambientalisti bacchettano le reazioni delle istituzioni, la Regione Abruzzo reagisce alla repressione contro chi si bagna nei fiumi e nei torrenti modificando le normative a tutela della natura in favore della promozione turistica.

Lo spiacevole episodio delle 68 multe ai turisti sanzionati unicamente per aver attraversato il torrente Cusano, seguendo peraltro un sentiero segnato, impone una riflessione doverosa sul quadro normativo esistente e su come lo stesso possa dare adito ad interpretazioni nuove, rispetto ad una prassi ultra ventennale di segno diverso, per evitare danni alla promozione e allo sviluppo dei territori”, a dirlo è Donato Di Matteo, assessore ai Parchi e alle riserve della Regione Abruzzo.

“Dopo una ricognizione normativa con l’esperienza del presidente Navarra (Parco Nazionale Gran Sasso, Ndr.) e del direttore Di Nino (Parco Nazionale Majella, Ndr.) e di tutto il personale delle aree protette d’Abruzzo”, Di Matteo annuncia la predisposizione di “un aggiornamento del dato normativo sia nel senso dell’inserimento di appositi emendamenti alla legge 50 e alla legge 3 sia nel senso di un intervento generale normativo sia nel senso di una regolamentazione e di una normazione per una corretta fruizione del territorio in senso anche turistico ovvero per lo svolgimento di attività ludico sportive”.

“Rispetto al fatto specifico verrà oltresì approndito il dato scientifico, verificata l’effettiva o meno incidenza sulle matrici ambientali in ipotesi coinvolte e comunque sviluppata un’azione per rendere compatibile la tutela  e la promozione territoriale”, prosegue Di Matteo, “Naturalmente non si tratta di fare nessun passo indietro rispetto alla tutela delle eccezionali matrice ambientale presenti sull’intero territorio abruzzese e in particolare nelle nostre aree protette, ma di fare un passo in avanti rispetto alla promozione dei territori e dei turismi esperienziali di cui tanti abbiamo bisogno per il rilancio, economico sociale, delle aree interne”.

“Lo scorso anno a Cusano e alla cisterna di Bolognano”, conclude l’assessore “si sono registrate oltre 17mila presenze che costituiscono linfa economica anche a tutela delle aree protette, soprattutto per quelle minori, con l’acquisizione di nuove risorse da destinare proprio allo studio scientifico del territorio, alla sua adeguata protezione e al suo sviluppo condiviso con tutte le popolazioni interessate”.

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