Fondi per le infrastrutture, D’Alessandro (Idv): Basta prendere in giro gli abruzzesi

infrastrutture“Il presidente della Regione Gianni Chiodi è costretto a rivedere lo stato dei finanziamenti disponibili per intervenire sulle infrastrutture regionali (strade, ferrovie, porti, aeroporti), ma lo fa in sordina, evitando di comunicarlo agli abruzzesi, nel tentativo di passare inosservato”.

A dichiararlo è il consigliere regionale dell’Italia dei Valori Cesare D’Alessandro, che interviene così sull’adeguamento all’Intesa generale quadro tra il Governo nazionale e la Regione Abruzzo, approvato con DGR n. 147 del 12 marzo 2012, attestante nei fatti la reale disponibilità di fondi.

“Eppure” aggiunge “tre anni or sono (maggio 2009), quando sottoscrisse l’Intesa quadro aggiuntiva con il Governo Berlusconi, ci inondò di conferenze stampa, comunicati, promesse di finanziamenti un po’ a tutti, sbandierando ai quattro venti una miriade di investimenti: 2 miliardi e 830 milioni per il sistema ferroviario, un miliardo e 877 milioni per il sistema stradale, un miliardo e 453 milioni per il sistema idrico, per un totale di 6 miliardi e mezzo di euro! Oggi, dinanzi alla realtà dei fatti, fa finta di nulla, confidando nella distrazione di molti e nell’oblio dei mille giorni trascorsi. Neanche un accenno, da parte sua, all’adeguamento che certifica l’infondatezza delle promesse fatte. Noi, però, riteniamo corretto che l’opinione pubblica venga informata”. E la verità parla di 207milioni di euro disponibili, a fronte dei 6 miliardi e mezzo promessi. Di questi, 93milioni di euro per la statale 17, per il completamento della Rieti-Antrodoco-L’Aquila-Navelli, 100milioni di euro per il miglioramento della linea Pescara-Roma e per la linea Sulmona-Chieti-L’Aquila.

“Neanche un centesimo per tutte le altre opere di cui l’Abruzzo, da sempre carente nelle infrastrutture, ha urgente bisogno” prosegue il consigliere dell’Idv. “Nulla per la pedemontana Marche-Abruzzo, nulla per la gestione delle acque pubbliche, nulla per tutto il resto. Chiodi ripete le stesse ‘balle’ del 2009, ma si prende altri due anni di tempo (guarda caso, oltrepassando il termine del suo mandato) per reperire i fondi promessi. Stavolta è più prudente e parla ‘solo’ di un miliardo di euro, ma specificando che ciò accadrà ‘se l’iter approvativo non sarà incrinato’, ovvero se l’attuale Governo darà i soldi all’Abruzzo. Finora ha venduto a tutti un sacco di balle. In molti, per aggrapparsi a una speranza di futuro, gli hanno pure creduto, ma oggi non è più tollerabile prendere in giro gli abruzzesi”.

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