Alluvione Teramo, Ginoble e Legnini scrivono a Monti

mario_montiRoma. “Il governo intervenga subito per sanare una differenza di trattamento inaccettabile: una stessa alluvione non può essere trattata in modo differente solo perché due territori sono divisi da un confine regionale. Bisogna porre un rimedio rapido”.

Lo affermano i parlamentari abruzzesi del Partito Democratico Giovanni Legnini eTommaso Ginoble, che hanno scritto una lettera al presidente del Consiglio Mario Monti, al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà e al Capo del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile Franco Gabrielli per chiedere di affrontare con urgenza gli indennizzi conseguenti all’alluvione del marzo 2011, che ha colpito Abruzzo e Marche ma che ha visto ad ora uno stanziamento di 25 milioni di euro per i cittadini marchigiani grazie ad un accordo nei giorni scorsi fra Regione Marche e Governo, in tal modo escludendo il versante abruzzese.

“Quell’eccezionale ondata di maltempo – scrivono Legnini e Ginoble – ha causato l’esondazione di corsi d’acqua, allagamenti, movimenti franosi e ingenti danni alle infrastrutture, edifici pubblici e privati, della rete idrica e agli impianti di depurazione nonché una grave compromissione delle attività produttive, per danni stimati in circa 110 milioni di Euro. Tali danni si sono peraltro aggravati a seguito delle eccezionali nevicate del febbraio scorso. Gli Enti Locali, le imprese e le famiglie danneggiate hanno quindi affrontato in solitudine lo stato di emergenza non ricevendo alcun sostegno finanziario e fiscale». A pochi chilometri di distanza, invece, «è stata stipulata un’intesa tra la Regione Marche e il Governo con la quale, dopo l’intervenuta declaratoria di illegittimità costituzionale della cosiddetta “tassa sulle disgrazie”, si provvede a stanziare i primi 25 milioni per i danni subiti nelle Marche in occasione della alluvione verificatasi negli stessi giorni e con la stessa intensità di quella  della provincia di Teramo». Per questa ragione i due parlamentari, che hanno presentato anche una interrogazione in Senato ed alla Camera, chiedono «una urgente iniziativa per adottare in favore della provincia di Teramo lo stesso provvedimento riservato alla Regione Marche», auspicando «un incontro urgente con il Sottosegretario Prof. Catricalà, con la partecipazione anche degli altri parlamentari e dei rappresentanti della Regione Abruzzo, al fine di approfondire la problematica”.

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