Abruzzo, approvata legge sull’osservatorio della legalità

L’Aquila. “Approvata la legge proposta dal M5S che istituisce L’Osservatorio della legalità, una soluzione per contrastare i fenomeni di criminalità nella regione Abruzzo”.

La legge, che vede come primo firmatario il consigliere Regionale Pietro Smargiassi, vuole monitorare e tenere alta l’attenzione sui fenomeni criminosi in tutti i suoi aspetti: dai fenomeni di bullismo, alla microcriminalità, fino alle infiltrazioni della malavita organizzata nei diversi ambiti di interesse sul nostro territorio.

“Una task force, che sarà composta con un comitato di indirizzo composto da consiglieri regionali, un rappresentante della giunta ed, a seconda della materia trattata da rappresentanti delle associazioni antimafia, antiracket ed usura, dalle organizzazioni di imprenditori e commercianti”.

Ha dichiarato Smargiassi che ha poi aggiunto: “Con l’osservatorio abbiamo fornito uno strumento che sia di supporto agli uomini di giustizia che quotidianamente combattono il fenomeno criminale, la politica deve smettere di delegare esclusivamente alla magistratura la tutela della legalità.

E’ compito anche degli amministratori, in ogni grado istituzionale, dare un indirizzo politico volto a combattere questi fenomeni che in ogni loro forma e grado creano un disagio troppo grande nella nostra regione, come in tutto il Paese.

Offrire – prosegue Smargiassi – un sostegno alle persone oneste che vedono mortificata la propria comunità ed anche la propria persona da episodi di malaffare è un impegno che dobbiamo assumere. La Legalità deve essere un indirizzo anche politico – precisa Smargiassi – i cittadini hanno bisogno di sicurezza in questo senso e l’Osservatorio ha proprio questo scopo”.

Dai capoluoghi di Provincia e le grandi città che subiscono le infiltrazioni della criminalità organizzata, fino al più piccolo dei centri urbani in cui i cittadini non devono sentirsi abbandonati contro ladri e delinquenti.

“L’osservatorio – conclude il consigliere 5 stelle – potrà servire anche per raccogliere proposte al problema della sicurezza che affligge questi piccoli centri, già penalizzati dall’isolamento geografico e verso cui la Regione dovrebbe essere maggiormente attenta”.

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