Abruzzo, legge aree protette: associazioni propongono modifiche alla Regione

Pescara. Una programmazione unitaria delle risorse economiche per i progetti di conservazione di tutte le aree protette d’Abruzzo e rilancio dell’Appennino Parco d’Europa, unica strategia di successo per la natura, la bellezza e la cultura delle aree interne:

sono tra i punti fondamentali della proposta di modifica alla legge sulle aree protette presentata oggi all’Assessorato ai Parchi della Regione Abruzzo da Federparchi, Legambiente, Wwf, Ambiente e/è vita e Lega Coop.

“Abbiamo concluso un lavoro di rielaborazione della proposta di Legge quadro sulle aree protette della Regione Abruzzo che modifica la Legge 38/1996 – dichiarano i firmatari – e che è frutto di una visione condivisa, volta a formulare un testo adeguato per affrontare le sfide sulle strategie globali per frenare la perdita di biodiversità e valorizzare al meglio le aree protette presenti nella regione Verde d’Europa.”

Il nuovo testo nasce dal coinvolgimento delle associazioni, delle aree protette e di Federparchi, con l’intento di costruire, insieme alla Regione, un percorso trasparente e valido, anche per far sì che la Regione si doti di un serio Programma triennale per le aree naturali protette presenti in Abruzzo attraverso il quale pianificare risorse e opportunità progettuali messe a disposizione dei territori protetti e delle comunità interessate.

È stata anche sottolineata nel testo “l’importanza del Parco regionale esistente e dell’intero sistema delle Riserve, in sinergia con i Parchi nazionali, cercando di porre le basi per la costruzione della Rete ecologica regionale valorizzando le Infrastrutture verdi, al fine di dare piena attuazione alle strategie Europee e nazionali per la tutela della Biodiversità”.

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