Bracco: ‘Introdurre in Abruzzo gli eco compattatori’

Pescara. Il Consigliere regionale di Sinistra Italiana, Leandro Bracco, propone l’installazione sul territorio abruzzese degli eco compattatori.

L’indicazione è contenuta in un progetto di legge che intende migliorare il sistema della raccolta differenziata e abbattere i costi del servizio.

“Queste apparecchiature – spiega Bracco – permettono una riduzione fino all’80% del volume dei rifiuti destinati al riciclaggio, abbassano i costi per la raccolta, il trasporto e il deposito e generano ampi margini di guadagno sulla vendita derivante dal riciclo di plastica e alluminio”.

I cittadini potranno conferire nei nuovi tecnologici cassonetti “mangia spazzatura” bottiglie e lattine in qualsiasi momento della giornata smaltendo con frequenza gli ingombri di rifiuti in casa e contribuendo due volte al rispetto per l’ambiente: incentivando il riciclaggio e consentendo una notevole riduzione di CO2 emessa dai mezzi portarifiuti che ridurranno le corse dai cassonetti ai centri di stoccaggio.

Secondo le intenzioni della norma, la società che per bando si aggiudicherà il servizio, dovrà fornire gratuitamente gli eco compattatori occupandosi della loro gestione e della raccolta.

La Regione dovrebbe garantire esclusivamente l’energia elettrica per il funzionamento degli apparecchi, un costo, quest’ultimo, che la legge consentirebbe di recuperare introducendo l’obbligo per la società aggiudicataria di corrispondere alla Regione Abruzzo il 10% dei ricavi totali ottenuti dalla vendita del prodotto riciclato.

“La legge – dice Bracco – se approvata, darebbe impulso alla raccolta differenziata e alla tutela dell’ambiente e fornirebbe alla Regione un introito non trascurabile, il tutto senza gravare sul bilancio.

Gli eco compattatori sono già una realtà in molti territori italiani e – conclude il Consigliere SI – dove sono stati introdotti, hanno consentito un rilancio importante delle tematiche ecologiche e ispirato campagne di comunicazione utili al potenziamento della raccolta differenziata”.

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