Abruzzo, Bracco ripropone registro unico delle associazioni ambientaliste

Pescara. Il Consigliere regionale di Sinistra Italiana, Leandro Bracco, torna a sollecitare l’approvazione del suo progetto di legge che riguarda l’istituzione del Registro unico abruzzese delle associazioni a tutela dell’ambiente.

In Abruzzo proprio la tutela dell’ambiente è affidata a diversi soggetti, istituzionali e non, tra cui l’ex Corpo forestale dello Stato confluito nell’Arma dei Carabinieri, le Guardie ecologiche volontarie del “Servizio volontario di vigilanza ecologica” e le associazioni di volontariato iscritte nella sezione “Settore ambientale e Protezione civile”.

Secondo Bracco, gran parte del lavoro in materia di tutela e protezione dell’ambiente viene svolto dagli uomini e dalle donne dell’ex Corpo forestale dello Stato che però, data l’ampiezza e la conformazione morfologica della nostra Regione, si trovano a dover tutelare e preservare un territorio amplissimo.

“In loro aiuto non possono intervenire né le Guardie ecologiche volontarie in quanto la legge che le ha istituite non è stata rifinanziata – spiega Bracco – né le associazioni di volontariato le quali, in assenza di fondi, sopravvivono solamente grazie alla volontà di pochi singoli.

Con il provvedimento legislativo si pone dunque lo scopo di rivalutare, in primis, il ruolo e la figura delle guardie ecologiche volontarie – aggiunge il Consigliere regionale – attraverso corsi di formazione e aggiornamento ma soprattutto porre al centro della tutela del patrimonio ambientale le associazioni di volontariato le quali, attraverso appositi finanziamenti regionali, possano programmare interventi mirati e più in generale svolgere in maniera incisiva il compito istituzionale loro affidato”.

Dal punto di vista operativo la legge presentata da Leandro Bracco dispone che sia istituito, presso la Giunta regionale, il Registro unico abruzzese delle associazioni a tutela dell’ambiente. Il Registro è suddiviso in quattro sezioni, ognuna delle quali corrispondente al territorio di una delle quattro province che costituiscono la nostra regione.

L’associazione in possesso dei requisiti viene inserita nella sezione corrispondente alla provincia in cui l’associazione stessa che richiede l’iscrizione ha la propria sede. L’iscrizione al Registro unico costituisce il primo requisito per ottenere i finanziamenti regionali e vi si possono iscrivere le associazioni che abbiano effettuato corsi di formazione e aggiornamento delle guardie ecologiche volontarie, che siano costituite con atto pubblico o scrittura privata registrata e che abbiano approvato uno statuto avente precisi requisiti previsti nella stessa proposta di legge.

“Con l’approvazione di questo provvedimento legislativo – conclude l’esponente di Sinistra Italiana – si potrebbe mettere un ulteriore tassello nel puzzle che riguarda la tutela dell’ambiente.

Tutela dell’ambiente che oltre a essere stata oggetto degli articoli 2 e 174 del Trattato istitutivo della Comunità europea, della Dichiarazione di Rio de Janeiro del 1992, dell’articolo 32 della Carta dei diritti fondamentali proclamata a Nizza nel 2000 e della Convenzione europea sul paesaggio sempre del 2000, è stata qualificata dalla Consulta, nel luglio 2004, come un valore costituzionalmente protetto”.

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