Sisma e maltempo in Abruzzo: il centrodestra protesta in aula

Si é aperta con la protesta delle opposizioni di centrodestra la seduta del Consiglio regionale dell’Abruzzo. I consiglieri hanno srotolato uno striscione contro la Giunta accusandola di immobilismo.

 

“È una legislatura morta cosa sta a fare D’Alfonso qui, invece di andare a Roma a protestare. Quella sul decreto sisma che è insufficiente non è una battaglia delle opposizioni ma di tutto l’Abruzzo – ha detto il consigliere Lorenzo Sospiri – il cratere non è stato allargato alla Val Fino o a Penne, che succederà a chi ne è rimasto fuori?

 

Il governo ignora la doppia calamità che ha colpito l’Abruzzo, neve, sisma, frane, strade distrutte: crediamo che la priorità per il governo sia quella di mantenere le promesse e invece D’Alfonso è qui a discutere degli arazzi di Penne”.

 

La replica di D’Alfonso. “Siamo pienamente soddisfatti della consistenza normativa e finanziaria del decreto governativo sul sisma e sul maltempo”. Lo ha detto il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, in Consiglio regionale rispondendo alle critiche del centrodestra.

 

D’Alfonso ha parlato di “mitizzazione del cratere”, facendo significare che potrebbe essere superfluo l’inserimento o meno di un comune, perché in questo caso ci sarà un “omologo trattamento tra frane e terremoto, saranno riconosciuti 20 milioni per danni indiretti, tipo il turismo, mentre per la sola Civitella del Tronto interessata dalle frane, ci sono 25 milioni”.

 

Per D’Alfonso quindi essere inseriti direttamente o meno nel cratere sismico non comporta minori diritti o minori risorse. I comuni interessati dal decreto sul cratere sono 21 con 110 mila abitanti, la località più colpita dal sisma in Abruzzo è Campotosto, e “con l’ordinanza maltempo per l’Abruzzo potrebbero essere disponibili altri 100 milioni di euro”.

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