Decreto terremoto, allargamento del cratere: reazioni contrastanti

E’ notizia di ieri l’allargamento varato in commissione dei comuni da includere nel cosiddetto cratere del Decreto terremoto.

Una decisione che sta generando ovviamente reazioni contrastanti. “Ringraziamo tutte le forze politiche che si sono adoperate per rappresentare in Commissione la situazione dei Comuni fortemente provati dal sisma e che hanno votato in favore degli emendamenti presentati e, nel contempo, apprendiamo con estremo stupore e dispiacere che i Parlamentari del PD, ad esclusione di Ginoble, hanno votato contro gli emendamenti che andavano ad inserire i Comuni di Penna Sant’Andrea e Basciano nel cratere sismico – sottolineano i primi cittadini di Penna e Basciano – Questa decisione ingiusta e immotivata va a danneggiare gravemente un territorio già martoriato dagli eventi sismici e penalizza fortemente i cittadini, che hanno urgente bisogno di tornare alla normalità. Speriamo, pertanto, che i Parlamentari del PD che si sono opposti all’inserimento nel Cratere di questi due Comuni vogliano visitarli personalmente per vedere con i propri occhi lo stato in cui versano oltre a leggere con attenzione i documenti prodotti e provino la loro buona fede tornando sui propri passi quando il provvedimento arriverà in Aula”.

Soddisfazione viene invece espressa dal deputato Paolo Tancredi. “Insieme ai colleghi abruzzesi – dice – siamo riusciti a migliorare tanto il provvedimento, certi che c’è ancora altro su cui intervenire. Non possiamo considerare il decreto esaustivo, ma sicuramente si tratta di un primo importante passo. Un ringraziamento va anche ai membri di Governo che hanno dato ascolto alle esigenze che venivano dal territorio”. E’ quanto dichiara il deputato abruzzese Paolo Tancredi di Area popolare.

“Innanzitutto è stato allargato il cratere sismico ad altri nove comuni: Castelcastagna, Colledara, Isola del Gran Sasso, Pietracamela, Fano Adriano, nel teramano, Barete, Pizzoli e Cagnano Amiterno in provincia de L’Aquila e Farindola nel pescarese. In questo modo sono stati sanati degli squilibri evidenti, in attesa poi di intervenire per colmare altre esigenze. Grazie a un altro emendamento a mia prima firma, e riformulato dalla relatrice, per i territori entro il cratere sono stati equiparati i danni dall’emergenza maltempo a quelli dovuti al terremoto. Per i territori fuori dal cratere – aggiunge Tancredi – sono state rifinanziate le norme della legge di Stabilità 2016: per i privati il risarcimento delle prime e seconde case (rispettivamente dell’80 e del 50 per cento), per le aziende invece il risarcimento del danno. Rimane aperta la partita relativa ai danni subiti dalla neve per i Comuni e la Pubblica amministrazione fuori dal cratere, per i quali il Governo si è impegnato a intervenire all’interno del Dl Enti locali che sarà approvato a breve. Pieno sostegno anche alla norma che concentra tutto l’8 per mille nazionale nelle zone del cratere per i prossimi dieci anni, strumento formidabile per il ripristino del patrimonio artistico e culturale delle zone ferite dal sisma”.

“Ritengo inoltre di grande importanza – prosegue il parlamentare abruzzese – l’annuncio fatto dal Governo, in sede di commissione, dell’avvio di una procedura di notifica all’Ue per istituire una zona franca nel cratere che si poggerebbe su: esenzione fiscale ed esenzione contributiva per aziende e professionisti, comprese le aziende che prenderanno la residenza nella zona per i prossimi tre anni; naturalmente questo provvedimento è sottoposto alla regole del de minimis e cioè con un massimo di 200 mila euro l’anno per azienda. Insisteremo molto su questa norma perché rappresenterebbe la vera misura anti spopolamento. L’impegno concreto per rilanciare lo sviluppo di tutta la regione. E’ chiaro che insieme agli edifici se non ricostruiamo anche l’appetibilità economica rischiamo di realizzare una ricostruzione nel deserto. In attesa dell’istituzione della zona franca – conclude Tancredi – riveste un significato particolare la norma approvata questa notte che riserva al cratere sismico il dieci per cento, ovvero 150 milioni di euro, del fondo di 1,5 miliardi relativo ai contratti di sviluppo nazionali istituiti dal Mise con Invitalia, attraverso cui saranno realizzate le infrastrutture e si favoriranno investimenti e l’insediamento di realtà produttive”.

 

Impostazioni privacy