Abruzzo, ok a progetto per 200 lavoratori precari della giustizia (VIDEO)

L’Aquila. Un progetto che permette a 200 lavoratori, cosiddetti precari della giustizia, di operare presso gli uffici giudiziari e rafforzare le competenze già acquisite potenziando gli organici carenti e una serie di servizi all’utenza.

Il protocollo d’intesa è stato firmato, oggi a L’Aquila, presso gli uffici della procura generale tra il Presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, il procuratore generale Pietro Mennini e il presidente della corte d’Appello Fabrizia Ida Francabandera.

L’intervento è inserito nel Piano Operativo FSE 2016-2018. Si tratta di un progetto formativo a titolarità ministeriale, di perfezionamento e specializzazione in aula e on the job, per la valorizzazione di risorse umane e l’inserimento nel mercato del lavoro di cassintegrati, personale in mobilità, socialmente utili e disoccupati/inoccupati.

“Si tratta di una opportunità reale per tanti precari abruzzesi – ha commentato il Presidente D’Alfonso – di completare un percorso di formazione e guadagnare una qualificazione giuridica che possa consentire loro, in un futuro immediato, di partecipare ad un concorso dedicato ed entrare finalmente negli spazi di lavoro della Pubblica amministrazione.

Qui tre risultati abbiamo raggiunto: innanzitutto aiutare il pianeta giustizia a superare il cronico problema della mancanza di personale che significa lentezza nei procedimenti per arrivare alla verità; disporre di risorse umane qualificate, infatti, vuol dire poter scommettere sulla velocità delle procedure.

Secondo, utilizzare risorse Fse rispetto a settori della vita pubblica e sociale e terzo, fare in modo che, in una vicenda di questo tipo che si trascina da anni, quelle forze lavoro espulse dal circuito occupazionale, finalmente possano aspirare ad un effettivo rapporto di lavoro.

Per questo continuerò a lavorare – ha concluso D’Alfonso – in maniera che questi lavoratori possano avere la possibilità di attivare un percorso e un progetto di vita. Sono molto grato, quindi, alle istituzioni della giustizia che hanno reso possibile la continuazione di questa importante esperienza formativa e pre-occupazionale”.

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