TUA, dimissioni D’Amico: ringraziamenti, critiche e perplessità

Pescara. “Le dimissioni di Luciano D’Amico – che ringrazio di cuore per il lavoro di diuturno spessore che ha voluto e saputo regalare alla Regione Abruzzo – meritano una riflessione”.

Così, in una nota, il presidente della Giunta regionale Luciano D’Alfonso.

“La sua raffinata sensibilità di uomo delle istituzioni gli ha fatto prendere la decisione di recedere dalla presidenza dell’azienda. Va sottolineato – osserva il governatore – che gli organi governativi e accademici – Anac, Miur e Università di Teramo – che si sono espressi sulla sua posizione non hanno mai ravvisato alcun profilo di incompatibilità, eppure egli ha voluto farsi da parte ugualmente per non dare adito a strumentalizzazioni di sorta.

Nel rivolgergli i miei più profondi sensi di gratitudine, auspico che in futuro un cittadino sia libero di prestare gratuitamente la propria opera alla Pubblica Amministrazione senza che ciò sia oggetto di sospetti e indagini e senza che gli sia fatto patire ingiustamente ciò che ha dovuto subire Luciano D’Amico. Mi adopererò personalmente – conclude D’Alfonso – per convincerlo a donare ancora il suo tempo alla cosa pubblica”.


D’ALESSANDRO: ‘DIRGLI GRAZIE E’POCO’

“Dire grazie al Rettore D’Amico è dire troppo poco nei confronti di un galantuomo delle istituzioni che a titolo totalmente gratuito ha messo a disposizione competenza e professionalità per accompagnare la Regione Abruzzo nella più grande riforma ascrivibile ai trasporti”:

così il consigliere regionale delegato ai trasporti Camillo D’Alessandro sulle dimissioni del Presidente Tua Luciano D’Amico.

“Nel rispetto di tutti e della legittima azione di controllo e verifica ritengo legittimo riflettere su come sia possibile impedire l’esercizio di una generosità professionale a titolo gratuito senza il rimborso neanche delle sigarette e senza sottrarre tempo alla attività prevalente di Rettore.

Non appena le condizioni lo consentiranno e tutto sarà chiarito, non esiteremo un istante a chiedere a Luciano D’Amico di tornare a dare una mano all’Abruzzo” conclude D’Alessandro.


MONTICELLI: ‘ARTEFICE DI UNA GESTIONE COMPETENTE’

“Ringrazio il rettore Luciano D’Amico per il lavoro svolto in qualità di Presidente prima di A.R.P.A. e poi di T.U.A. A lui va il merito di aver saputo gestire con saggezza e competenza il delicato passaggio della fusione delle aziende di trasporto pubblico locale abruzzesi in un’unica realtà”.

Lo afferma in una nota il presidente della Commissione politiche europee del Consiglio regionale d’Abruzzo Luciano Monticelli.

“E’ un vero peccato – aggiunge – che la Regione Abruzzo debba privarsi di una figura di così alto livello, che ha messo gratuitamente la propria professionalità al servizio dell’Ente. Auspico che in futuro ci possano essere di nuovo le condizioni affinché Luciano D’Amico collabori con la Regione Abruzzo”.


SINDACATI: ‘LE LOGICHE DELLA POLITICA HANNO AVUTO LA MEGLIO’

“Le logiche della politica alla fine hanno purtroppo avuto la meglio”:

così i segretari di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti, Faisa Cisal sulle dimissioni del presidente Tua Luciano D’Amico.

“A nulla – dicono in una nota – sono serviti i positivi risultati di bilancio conseguiti tangibilmente dalla TUA spa e rilevabili dal primo bilancio consuntivo 2015, primo semestre 2016 e andamento al 31.12.2016.

Risultati ottenuti in poco meno di due esercizi, dopo anni in cui nella società incorporante che ha dato vita alla TUA spa (Arpa spa), si erano ripetutamente registrati bilanci in “profondo rosso”, pesanti indebitamenti ed investimenti senza copertura finanziaria tanto da portare l’azienda e le sue partecipate (Sistema e Cerella) sull’orlo del fallimento e della liquidazione”.

“Purtroppo lo stillicidio di attacchi e di denunce inoltrate alla magistratura, agli organi di controllo contabile, alla autorità anti corruzione, pur non avendo fatto emergere fatti o situazioni penalmente rilevanti o legati all’inconferibilità/incompatibilità dell’incarico, hanno tuttavia indotto il Presidente Luciano D’Amico a fare un passo indietro sempre con l’unico scopo di tutelare l’azienda per tenerla fuori da qualsiasi strumentalizzazione”.

“Ribadiamo punto per punto il contenuto della “lettera aperta” del 10 gennaio scorso e manifestiamo il sincero ringraziamento al Presidente Luciano D’Amico per quanto svolto in questi anni sia in qualità di Presidente di Arpa prima, sia di TUA dopo, risultando l’indubbio artefice del mandato ricevuto dalla Regione Abruzzo per l’attuazione della epocale riforma della mobilità pubblica regionale”.

“Chiediamo, infine, un urgentissimo incontro al Presidente Luciano D’Alfonso, auspicando la celere individuazione di una figura che possa garantire continuità al percorso di gestione virtuosa e di crescita tracciato dal Presidente Luciano D’Amico. Cordiali saluti”.


FORZA ITALIA: ‘RISCHIO DI PESANTI CONSEGUENZE PER TUA’

“La lista degli abbandoni della barca del presidente D’Alfonso continua ad allungarsi inesorabilmente e oggi si arricchisce di un altro pesante capitolo. Le dimissioni del presidente di Tua D’Amico sono destinate a fare molto rumore e sicuramente avranno degli strascichi nei prossimi mesi”.

E’ quanto dichiarano il presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo e il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri

che sottolineano come in questi mesi “avevamo più volte sottolineato le palesi criticità rispetto alla nomina dello stesso D’Amico, da sempre fedelissimo del presidente, sulla quale si era pronunciata anche l’Anac di Cantone con una sonora bocciatura.

Mentre D’Alfonso aveva fatto ‘orecchie da mercante’ oggi l’ormai ex presidente di Tua ha deciso di rassegnare le dimissioni prendendo atto dell’autorevole giudizio nel merito espresso dall’Autorità Nazionale Anti Corruzione.

Questo purtroppo – sostengono i due esponenti di Forza Italia – rischia di determinare pesanti conseguente sulla società unica dei trasporti che, come abbiamo più volte segnalato, è alle prese con problemi seri come un parco mezzi inadeguato e con bus inutilizzabili, fornitori che lamentano ritardi nei pagamenti ormai non più tollerabili, gli aumenti delle tariffe e la riduzione di alcune agevolazioni per gli utenti.

Si tratta del risultato della strategia di un governo regionale che preferisce tagliare sommando e accorpando, creando danni economici ai territori privilegiandone alcuni (sopratutto uno) e non ‘efficientando’ le spese, volendo soddisfare solo i ‘capricci’ dello stesso D’Alfonso su nomine e gestioni di società collegate alla Regione.

Siamo curiosi di vedere quale sarà la prossima mossa del presidente della Regione – concludono Febbo e Sospiri – che, anche questa volta, ha tra le mani una patata davvero bollente”.


DI STEFANO: ‘D’AMICO CORRETTO, AL CONTRARIO DI D’ALFONSO E MATTOSCIO’

“Sarebbe troppo facile dire: -Avevo ragione io-” ha commentato in una nota l’On. Fabrizio Di Stefano a seguito della notizia circa le dimissioni di Luciano D’Amico.

“Invece” ha continuato l’On. Di Stefano, “Mi limito a prendere atto che il Prof. Luciano D’Amico è stato persona corretta e più responsabile del Presidente della Regione e ha preso una decisione conseguente al giudizio dell’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) e del suo Presidente: Raffaele Cantone.

Attendiamo adesso analogo atto da parte di Nicola Mattoscio, che versa nella medesima condizione d’ incompatibilità” ha concluso l’On. Fabrizio Di Stefano.


M5S: ‘Lieti della fine di un’incompatibilità palese’

“Siamo lieti che Il Magnifico Rettore D’Amico tornerà a tempo pieno a curare gli interessi e le criticità dell’Università di Teramo, lasciando ad altri le redini dell’Azienda unica di Trasporto regionale. Come M5S abbiamo sollevato l’incompatibilità dei due ruoli già da tempo”.

Questo il commento di Sara Marcozzi, capogruppo M5S Regione Abruzzo sulle recenti dimissioni del Presidente Tua.

“Ci spiace però prendere atto che il buon senso, seppur tardivo, sia esclusivamente di Luciano D’Amico e non della Regione Abruzzo né tantomeno del Presidente D’Alfonso, che ha nominato il Magnifico senza tener conto delle opposizioni e della palese incompatibilità tra ruoli. Ci auguriamo che seguano altre azioni di “buon senso” di tutti quei nominati che ancora oggi svolgono ruoli incompatibili con le precedenti cariche”.

Anche per il deputato M5S Gianluca Vacca la dimissione di D’Amico “rappresenta l’ennesimo fallimento della politica del presidente della Regione Luciano D’Alfonso”

“Il Professore D’amico” incalza Gianluca Vacca” si è guardato bene dal perdere la poltrona di Rettore e soprattutto il ruolo di professore ordinario.

Quest’ultimo dichiara che, sia il ministero dell’istruzione che l’università di Teramo, hanno confermato la legittimità e regolarità della nomina, ma rimane tutto da chiarire se e cosa abbia detto il Ministero circa la compatibilità della carica in TUA e l’obbligo di aspettativa del professore universitario che ricopre altra carica pubblica.

Per questo chiederemo ufficialmente lumi allo stesso Ministero. Il dato politico rimane comunque inconfutabile: il Presidente della Regione che difende anche le scelte più dubbie, incassa l’ennesima dimissione e perde pezzi per la strada”.


PAOLUCCI: ‘ATTO NON DOVUTO, NON C’ERA INCOMPATIBILITA”

‘Il gesto generoso di Luciano D’Amico è un atto nobile e non dovuto da parte di chi non vuole prestare il fianco a strumentalizzazioni per rispetto delle istituzioni – Regione e Università – di cui fa parte.

Parlo di atto non dovuto poiché nessuno ha mai sancito l’incompatibilità tra il ruolo di rettore e quello di presidente di T.U.A. L’unica agenzia che ha posto il quesito – nella fattispecie l’Anac – ha demandato l’accertamento di questa ipotesi al Miur, il quale, con nota del 3 febbraio scorso, ha concluso che “non sembrano evidenziarsi profili di illegittimità nella considerazione, in particolare, del carattere gratuito dell’incarico di cui trattasi assimilabile a quello di amministratore non esecutivo e indipendente e nella particolare qualificazione della società T.U.A. spa (detenuta al 100% dalla Regione Abruzzo) quale ente senza scopo di lucro”.

Dunque è del tutto fuori luogo parlare di incompatibilità così come è fuori luogo paventare rischi per il futuro di T.U.A., per la quale la Giunta regionale sceglierà prontamente un nuovo presidente all’altezza del ruolo’, dichiara l’assessore regionale al Bilancio Silvio Paolucci, replicando a M5S e Forza Italia.

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