Abruzzo, Governo approva decreto su terremoto e maltempo: la gioia di D’Alfonso VIDEO

L’Aquila. “Apprendo con grande soddisfazione che il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto sul terremoto e l’emergenza maltempo, recependo la quasi totalità delle nostre richieste”. È quanto scrive il governatore d’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, in una nota.

“Tra le varie misure – spiega D’Alfonso – vi sono la semplificazione procedurale della ricostruzione, in particolare per quello che riguarda le scuole; il sostegno alle persone fisiche e agli oneri di vita delle imprese, compresi quelli fiscali; 35 milioni di aiuti diretti per il mancato reddito delle imprese di allevamento, da erogare entro febbraio;

l’estensione del fondo di solidarietà alle colture assicurabili (oltre a quelle assicurate), agevolazioni per l’accesso al credito per i giovani agricoltori e ulteriori semplificazioni per accelerare l’acquisto delle stalle mobili e dei moduli abitativi da parte delle Regioni”.

“È prevista anche la microzonazione sismica di terzo livello in tutti i Comuni del Cratere, per ricostruire con trasparenza e qualità. Il premier Gentiloni ha assicurato che ci saranno a breve altre misure rivolte alla sopravvivenza delle attività produttive. Importantissima per l’Abruzzo anche la proroga per i tribunali minori di Lanciano, Vasto, Avezzano e Sulmona fino al settembre 2020”.

“È stato fondamentale il gioco di squadra, e oltre al Governo – che ha ben compreso le nostre esigenze – ringrazio in particolare il Presidente Mattarella, il premier Gentiloni, il Sottosegretario Boschi, il commissario Errani e tutti coloro che hanno contribuito a questo preziosissimo risultato”.

Maltempo Abruzzo, martedì consiglio regionale straordinario a Pescara

Il Consiglio regionale torna a riunirsi in seduta straordinaria, nella sala consiliare del comune di Pescara, martedì 7 febbraio dalle ore 9.30 alle ore 12.30. All’ordine del giorno il seguente punto:”Emergenza Abruzzo, rete di trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica, rete dei soccorsi, livelli di allerta valanghe, sicurezza sismica nella Regione Abruzzo”

Terremoto: ok Cdm a decreto, misure contro burocrazia

Un pacchetto di norme per superare la burocrazia, che rischia di uccidere “il cuore del paese” devastato dai terremoti degli ultimi mesi. Il governo approva il decreto legge “in favore delle popolazioni” di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo – il terzo in quattro mesi – per cercare di superare l’impasse e far fronte a quella che il premier Gentiloni definisce una “situazione senza precedenti”. “Dobbiamo essere tutti consapevoli – dice al termine del Cdm – della gravità degli eventi che hanno colpito il centro Italia. Il paese intero, a partire dalle istituzioni, e l’Unione europea, devono avere la consapevolezza di quel che è accaduto”. Al di là delle difficoltà oggettive – quattro regioni colpite, centinaia di migliaia di cittadini e oltre cento comuni interessati, scosse che non accennano a finire -, il capo del Governo sa che la situazione è al limite e il sit in di centinaia di cittadini provenienti dalle aree terremotate davanti a Montecitorio, è un ulteriore segnale di come la protesta potrebbe montare se non si interviene rapidamente. Dunque, è fondamentale accelerare: vanno tolte le macerie dai paesi devastati, vanno concluse in fretta le verifiche di agibilità, vanno ricostruite scuole e infrastrutture strategiche, va rilanciato il lavoro. Ecco perché la sottolineatura di Gentiloni è netta. “L’Italia non dimenticherà questo colpo ma deve reagire con decisione, ponendosi un unico obiettivo: mettere in campo tutte le norme e le iniziative per accelerare i percorsi di ricostruzione”. E non è un problema di soldi, assicurano sia lo stesso premier sia il Commissario Vasco Errani. “Ci sono fondi nella legge di bilancio – dice il primo – altre centinaia di milioni sono in questo decreto e nella lettera a Bruxelles è stato già anticipato che servirà almeno un altro miliardo per il 2017”. L’ennesimo messaggio, quest’ultimo, all’Europa, poiché di fronte a tre terremoti in 5 mesi “non è possibile aspettare chissà quali superiori determinazioni”. “Le risorse ci sono e ci saranno – conferma Errani – Bisogna dare sicurezze a queste persone che stanno vivendo un dramma profondo”. Tre sono i “capitoli” d’intervento individuati dal decreto. Il primo punta a semplificare e velocizzare sia la catena decisionale sia le procedure per gli appalti riguardanti alloggi temporanei, opere di urbanizzazione primaria, rimozione delle macerie, stalle per gli agricoltori. Il secondo fronte è quello relativo alle scuole e anche in questo caso verranno semplificate le procedure per le gare d’appalto. Ma ciò non significa eliminare i controlli, visto che per la scrittura delle norme, dice Gentiloni, “abbiamo lavorato gomito a gomito con l’Anac e con il presidente Raffaele Cantone”. Il terzo capitolo, infine, è quello riguardante le misure direttamente rivolte ai cittadini e alle imprese: contributi a fondo perduto, stop al pagamento delle tasse, proroga della cassa integrazione. E fondi per sostenere il reddito delle fasce più deboli della popolazione. “La nostra strategia – spiega Errani – rimane scuola e lavoro. Sono le due scelte che tengono unita la comunità”. Il Commissario garantisce anche che “non ci saranno interruzioni nei lavori” e che tutto sarà ricostruito “con trasparenza e qualità”. Proprio per questo il testo prevede che venga realizzata una microzonazione sismica di terzo livello in tutti i comuni del cratere, per poi costruire in sicurezza. Dal decreto sono invece saltati gli articoli – inseriti invece nelle bozze senza la quantificazione economica – che riguardavano il potenziamento del sistema di Protezione Civile e i fondi aggiuntivi per il Fen, il Fondo emergenze nazionali. Una scelta che potrebbe essere legata alla volontà di affrontare in maniera organica il discorso. Ma la legge delega di riforma della Protezione Civile è ferma da un anno in Parlamento ed oggi, proprio mentre a Montecitorio i terremotati chiedevano risposte alla politica, l’aula del Senato ha fatto mancare per due volte il numero legale.

Terremoto: dl, appalti più semplici e stop tasse

Stop al pagamento delle tasse per tutti i comuni del cratere, procedure semplificate per gli appalti riguardanti edifici strategici e scuole, 40 milioni per il sostegno al reddito delle fasce più deboli della popolazione, 35 milioni di aiuti per gli allevatori: sono alcune delle misure previste dal decreto legge in favore delle aree terremotate approvato oggi dal Consiglio dei ministri. STOP TASSE E RILANCIO SISTEMA PRODUTTIVO: Per il 2017 gli oltre 130 comuni interessati dai terremoti di agosto, ottobre e gennaio, godranno di una sorta di zona franca fiscale, con lo stop del pagamento delle tasse fino al 30 settembre. Imprese e cittadini residenti nel cratere, con il meccanismo della cosiddetta ‘busta paga pesante’ potranno beneficiare della sospensione del pagamento Irpef. Previste, anche esenzioni per Ires, Irap, Tasi e Imu e il blocco dei termini per le notifiche e la riscossione delle cartelle di pagamento. Il decreto, inoltre, proroga le misure di sostegno al reddito dei lavoratori fino al 31 dicembre e la cassa integrazione, stanzia fino a 80 milioni a fondo perduto per le imprese e 35 milioni per gli allevatori, sotto forma di aiuto diretto per mancato reddito. 40 MILIONI PER SOSTEGNO A REDDITO: Il decreto punta anche a mitigare “l’impatto del sisma sulle condizioni di vita, economiche e sociali” dei cittadini “che versano in condizioni di maggior disagio economico”: per questo si prevede un “sostegno al reddito”, fino ad un massimo di 41 milioni per il 2017, al quale potranno accedere i cittadini “residenti e stabilmente dimoranti da almeno due anni” in uno dei comuni del cratere che abbiano un Isee “pari o inferiore a 6mila euro”. APPALTI SEMPLIFICATI PER SCUOLE E EDIFICI STRATEGICI: Al Commissario per la ricostruzione il decreto attribuisce la possibilità di individuare opere ed interventi di interesse strategico ai fini delle ricostruzione, assicurandone la più rapida realizzazione senza limiti di spesa, attraverso procedure semplificate di affidamento dei lavori, dei servizi e delle forniture. Un discorso che vale anche per le scuole: sono previsti “piani straordinari per assicurare il ripristino, per l’anno scolastico 2017-2018, delle condizioni necessarie per lo svolgimento dell’attività didattica” attraverso la “semplificazione delle procedure di affidamento degli appalti relativi alla realizzazione” delle scuole e delle relative opere di urbanizzazione. Per accedere agli appalti, inoltre, basterà aver presentato la domanda di iscrizione all’Anagrafe antimafia. L’invito da parte delle stazioni appaltanti dovrà essere rivolto, sulla base del progetto definitivo, ad almeno cinque operatori economici inseriti nell’Anagrafe. Per evitare che partecipino ditte prive dei requisiti necessari, si introduce però un meccanismo di velocizzazione dei controlli. PIU’ TECNICI E POSSIBILITA’ ACQUISIZIONE IMMOBILI: Per velocizzare le procedure relative alle verifiche di agilità e alla ricostruzione, si prevede che Regioni e Comuni possano impiegare un maggior numero di tecnici a supporto agli uffici speciali per la ricostruzione e nello svolgimento delle attività di progettazione, affidamento lavori e controllo degli appalti. Sempre le Regioni, infine, potranno “acquisire al patrimonio dell’edilizia residenziale pubblica, immobili ad uso abitativo agibili, da destinare temporaneamente alle popolazioni residenti in edifici distrutti o danneggiati”. Una “soluzione alternativa” che il governo ritiene più economica rispetto alle Sae, le casette. Le proposte dovranno essere sottoposte alla preventiva approvazione del capo del Dipartimento della Protezione Civile, “previa valutazione di congruità sul presso convenuto”.

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