Abruzzo, fondi Fas: via libera dal Cipe

gianni_chiodiVia libera del Cipe all’intero pacchetto del Par-Fas Abruzzo per 607 milioni 748 mila euro. Ad annunciarlo è il presidente della Regione, Gianni Chiodi, che questa mattina ha partecipato alla riunione del Comitato interministeriale che ha discusso, tra gli altri, il punto relativo allo strumento di programmazione regionale.

“Con il si del Cipe” ha detto il Governatore “i fondi Fas entrano di fatto nella disponibilità dell’Abruzzo. Il via libera di oggi chiude un iter politico e amministrativo che il governo aveva anticipato nella riunione del Patto Abruzzo della settimana scorsa a Palazzo Chigi, rispettando in questo modo gli impegni che aveva assunto al cospetto di tutte le forze politiche, sindacali, imprenditoriali e sociali della regione”.

Il presidente Chiodi ha poi voluto sottolineare che “ora per l’Abruzzo si apre una fase nuova, dopo una prima caratterizzata dal rigore e dal risanamento dei conti. E’ il momento ora di dare capacità di sviluppo all’intera regione”.

Lo sblocco dei tanto attesi fondi Fas, aggiunge è “un successo importante, che segna il futuro dello sviluppo della regione. Il provvedimento di oggi è anche un ulteriore riconoscimento e apprezzamento da parte del Governo nazionale al percorso di risanamento avviato da questa Giunta che in questo modo ha reso credibile l’intero Abruzzo”. Il presidente della Regione ha poi voluto espressamente ringraziare il “presidente Silvio Berlusconi, il Sottosegretario Gianni Letta, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, il ministro dei Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto e l’intero governo nazionale per l’attenzione mostrata alle istanze dell’Abruzzo in materia di rilancio dell’economia”.

 

Il commento del consigliere regionale Idv, Cesare D’Alessandro. “I fondi FAS sono ancora sulla carta. Sarà il caso di ricordare, ma questo Chiodi lo sa bene, che tra la presa d’atto e l’assegnazione dei fondi, con pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica, c’è di mezzo il passaggio della Corte dei Conti. Basta vedere quel che accade in Molise, dove attendono ormai da due mesi, e chissà quanto ancora dovranno attendere, il visto della Corte sui 446 milioni di euro messi a disposizione, pena la mancata registrazione della delibera. Un passaggio niente affatto scontato, visto che è ormai scoperto il gioco delle tre carte che si sta facendo a livello nazionale, gestendo i FAS come un salvadanaio rotto. Se tutto va bene e il Governo Berlusconi non utilizzerà diversamente quel poco che è rimasto dei FAS nel Mezzogiorno, forse l’Abruzzo potrà iniziare a disporne verso la fine del 2012. Chiodi sa bene quanto il sottoscritto, che il Governo ha già decurtato i FAS di oltre 16 miliardi di euro nel periodo 2008-2011, per coprire interventi di valenza nazionale come il disavanzo dei Comuni di Roma e Catania, la rottamazione dei frigoriferi, il G8 della Sardegna, le varie privatizzazioni, la banda larga etc. L’ultimo ‘saccheggio’ avviene oggi: il Ministro Gelmini annuncia il prelievo dai FAS di un altro miliardo di euro per il potenziamento delle Università nel Mezzogiorno, ma anche in questo caso all’Abruzzo vanno le briciole, solo 5 milioni a fronte dei 300 riservati alla Sardegna, altri 300 alla Puglia, 88 alla Sicilia, 68 alla Campania, 63 alla Calabria e 22 alla Basilicata. Con un mano il Governo fa finta di dare, con l’altra si riprende! La realtà è che, purtroppo, l’Abruzzo è completamente assente dal Piano per le infrastrutture. Chiodi, facendo finta di non saperlo, si rende complice della nefasta politica del Governo”.

 

Il commento di Antonio Del Corvo, presidente della Provinvia de L’Aquila. “Lo sblocco dei 612 milioni di euro dei Fondi per le aree sottoutilizzate destinati all’Abruzzo, rappresenta un traguardo di grande importanza la dimostrazione di quanto la costante attenzione del Governo al nostro territorio possa generare dei risultati concreti. Vorrei sottolineare la grande determinazione del Presidente Chiodi, che in sinergia con tutto il Governo, ha lavorato per la nostra regione e per garantirne delle reali possibilità di sviluppo, necessarie alla ripresa economica”.

 

Il commento del segretario regionale del Pd, Silvio Paolucci. “Grazie anche alla mobilitazione delle forze sociali e del Pd il Cipe ha riconosciuto all’Abruzzo un diritto acquisito, seppur con ritardo e con un taglio rilevante di oltre 200 milioni che Berlusconi e Tremonti hanno trattenuto a Roma senza che Chiodi battesse ciglio. Ora bisogna attendere la tempistica dell’erogazione delle risorse e quando entreranno nella reale disponibilità dell’Abruzzo che ne ha urgente bisogno. Quando le risorse saranno arrivate, bisognerà aprire però la fase due del Patto per lo Sviluppo, che dovrà passare necessariamente per il riconoscimento della Zona franca dell’Aquila, per il finanziamento del Masterplan, per il recupero di un ruolo dell’Abruzzo nelle nuove infrastrutture: tutti temi che restano drammaticamente aperti. Insistere sulla straordinarietà della situazione abruzzese ha portato ad un’approvazione che per altra strada non sarebbe mai avvenuta, perché il governo ha bocciato il piano due volte, ma Chiodi prova a vendere come straordinario un risultato che invece era già fra i diritti acquisiti. E questo ci preoccupa, perché cerca di far dimenticare che i grandi investimenti straordinari stanno sistematicamente tagliando fuori l’Abruzzo e noi ci opporremo con tutte le forze per invertire questa tendenza della destra italiana”.

 

Il parere della Confesercenti. “L’approvazione del Fas” afferma il presidente regionale Beniamino Orfanelli “è la dimostrazione che l’unità delle forze imprenditoriali e sindacali, assieme alla convergenza delle istituzioni su singoli obiettivi, fanno bene all’Abruzzo. Restiamo però estremamente attenti ai tempi di effettiva erogazione di queste risorse. Ma sia chiaro: per noi il Patto è solo all’inizio”. “Nessuno può permettersi di perdere altro tempo” sottolinea Enzo Giammarino, direttore regionale dell’associazione imprenditoriale, “al presidente Chiodi annunciamo che è nostra volontà proseguire l’azione di confronto costante sui grandi temi dell’Abruzzo, perché la partita è solo all’inizio: abbiamo avuto la conferma che la ricostruzione dell’Aquila è stata avviata con le risorse destinate alle infrastrutture abruzzesi: la ricostruzione va invece finanziata con una apposita legge che assegni risorse certe e pienezza di funzioni agli enti locali. La vicenda delle infrastrutture non può diventare un project financing a zero investimenti pubblici: per le infrastrutture le risorse vanno individuate. Quello delle infrastrutture è un tema decisivo e l’esclusione dell’Abruzzo dai nuovi investimenti Fs ci preoccupa. Anche per questa ragione il metodo del Patto per lo Sviluppo deve diventare costante, così come deve esserlo la pressione delle forze sociali abruzzesi e delle istituzioni sul governo nazionale. Persino la vicenda dei fondi per le università del sud dimostra che l’Abruzzo non sembra essere fra le priorità del governo italiano”.

 

Il commento dell’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione. “Ancora una volta il presidente Chiodi risponde con fatti concreti alle critiche, strumentali e senza fondamento, che sono state espresse circa l’approvazione dei Fondi Fas. Si è provveduto a dar supporto allo sviluppo della nostra terra, attraverso azioni tese a favorire la competitività, la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione delle nostre imprese. Sono state programmate politiche per il capitale umano e per i giovani, 200 milioni di euro per trasporti logistica e telecomunicazioni, abbiamo pensato anche alla tutela dell’ambiente e del territorio non tralasciando le politiche per la coesione sociale e quella territoriale. Ancora una volta si dimostra come le strategie di sviluppo e le idee tese al rafforzamento complessivo del tessuto economico, infrastrutturale, ambientale e sociale della nostra Regione siano di altissimo profilo, e le progettualità presenti all’interno del PAR si combinino perfettamente con le linee di indirizzo previste nell’ambito delle programmazione regionale e finanziate dai Fondi Strutturali in dotazione e le cui risultanze sono testimoniate dai dati che lo Svimez ha fornito solo qualche giorno fa. Voglio condividere la mia soddisfazione con quella dei componenti il Patto per lo Sviluppo, con i quali adesso si apriranno confronti serrati, per rendere ottimale l’utilizzo delle risorse. Le sfide per l’Abruzzo sono, per le imprese, quelle di continuare il percorso intrapreso verso una nuova frontiera segnata da momenti di aggregazione; per il sistema creditizio, quello di avere un polmone finanziario che comporterà l’aumento del capitale di rischio di consorzi fidi; per il mondo della ricerca e dell’Università quello di fornire le condizioni favorevoli per generare il giusto valore aggiunto di cui abbiamo bisogno. Con l’approvazione dei Fas la Regione Abruzzo avrà con il territorio, con i sindacati e con le associazioni di categoria un approccio sistemico, fatto di progetti che vanno al di là del ciclo elettorale, perché all’interno i processi di cooperazione tra tutti i soggetti economico sociali. Il modello che sta portando avanti Gianni Chiodi con la sua giunta rappresenta una realtà che sta rompendo quanto è stato fatto nel passato, quando si sono distrutte risorse per finanziare modelli basati sull’indebitamento”.

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