Abruzzo, blackout elettrico: interrogazioni parlamentari di Forza Italia e M5S

Pescara. ‘Ho fatto presentare dal Gruppo parlamentare, non potendolo fare io direttamente per mancanza di energia elettrica, un’interrogazione parlamentare per conoscere le motivazioni degli enormi disservizi che si sono verificati i questi giorni nella erogazione di energia elettrica in tantissimi centri della Regione Abruzzo.

E’ vero che l’evento metereologico è stato di natura eccezionale, ma è paradossale che l’Abruzzo, ultimamente diventato terra di transito di mega linee di trasporto elettrico e di risorse energetiche, poi diventi terra di nessuno, dimenticata ed abbandonata in situazioni di importante emergenza, anche di carattere sanitario. A tutto questo, qualcuno deve dare risposta’, dichiara in una nota l’ Onorevole di Forza Italia Fabrizio Di Stefano.


“Sono ormai 36 ore che probabilmente più di 200 mila cittadini abruzzesi sono rimasti senza energia elettrica, quindi anche senza riscaldamento, presso le proprie abitazioni. Secondo i dati che l’Enel ha comunicato alla Protezione civile sono circa 42 mila le utenze elettriche rimasta senza alimentazione.

E’ sconcertante quanto sta accadendo perchè ci troviamo di fronte ad una situazione metereologica che per una regione come l’Abruzzo dovrebbe essere normale e non al limite dell’emergenza: ha nevicato per una nottata, anche se in maniera eccezionale, e non per una settimana di fila.

Come è possibile che un guasto alla rete elettrica dell’alta tensione non venga arginato entro le 24 ore? Con tutti gli investimenti e le opere che Terna dissemina sul territorio nazionale ed in particolare sul territorio abruzzese, è mai possibile che non esista una soluzione in tempi brevi per ripristinare i servizi elettrici?”.

A parlare è Gianluca Vacca, deputato del M5S di Pescara.

“Tale situazione protratta nel tempo – aggiunge – sta causando anche la mancanza della fornitura dell’acqua presso alcuni comuni che vivono in una situazione di totale black out in quanto gli stessi enti pubblici, compreso il gestore dei servizi idrici, è senza energia elettrica.

Tra i comuni più colpiti Ari, Bucchianico, Casalincontrada, Miglianico, Orsogna, Ripa Teatina, Roccascalegna, Villamagna (Chieti), Collecorvino, Lettomanoppello, Montesilvano, Manoppello, Roccamorice e Abbateggio (Pescara), Atri, Castilenti e frazioni di Teramo.

Cosa sta facendo la protezione civile? Per quale motivo il gestore della rete elettrica è del tutto impreparato ad una situazione simile? Quanto tempo devono ancora aspettare i cittadini per il ritorno alla normalità? Sono questi i quesiti che porrò al presidente del Consiglio dei ministri e al ministro del Tesoro nell’interrogazione parlamentare urgente, a prima firma mia, che verrà depositata oggi alla Camera dei Deputati e sottoscritta anche dai deputati Colletti e Del Grosso”, aggiunge Vacca.

ù”Tutto questo – prosegue – è inaccettabile per una regione dove vogliono costruire nuove opere faraoniche, elettrodotti, gasdotti o accorciare autostrade, mentre non si riesce neanche a garantire il minimo indispensabile in occasione di abbondanti nevicate.

Se ancora ce ne fosse bisogno, questa è l’ennesima dimostrazione di come il nostro paese non abbia bisogno di grandi opere, ma di una costante manutenzione e di una gigantesca opera di messa a norma e in sicurezza del territorio”, conclude il deputato pentastellato.


Fita-Cna: ‘Strade colabrodo’

‘Una volta superata l’emergenza maltempo, occorrerà fare i conti con lo stato disastroso che le precipitazioni di questi giorni hanno provocato sul manto stradale delle arterie abruzzesi, rendendone molte ai limiti della praticabilità’.

Lo afferma il presidente regionale di Fita Cna Abruzzo, Gianluca Carota: secondo l’associazione degli autotrasportatori associati alla confederazione artigiana, ‘le abbondanti nevicate e le gelate di queste ore hanno determinato un quadro davvero preoccupante nella condizione delle strade abruzzesi, sia dell’interno che della fascia costiera, dalle statali alle comunali, passando per quelle provinciali o al servizio di consorzi industriali’.

A detta di Carota, e sulla base delle segnalazioni pervenute a Fita Cna da numerosi operatori, ‘il quadro si presenta già adesso molto problematico e pericoloso su diversi tratti, a gestione Anas, delle Province o dei Comuni grandi e piccoli: buche che assomigliano a voragini, asfalto divelto, materiali sparsi.

Una situazione che mette a rischio, tanto per gli automobilisti che per i guidatori di mezzi pesanti, la sicurezza della circolazione, e con essa quella dei mezzi e delle persone’.

Di qui l’appello di Carota ad affrontare subito, una volta passata l’emergenza maltempo ‘questo capitolo delicato con il concorso di tutti i soggetti istituzionali interessati, in modo da ripristinare quanto prima condizioni di sicurezza accettabili sulle strade abruzzesi’


CONFESERCENTI: ‘INDENNIZZO PER PMI, PROROGA SCADENZE E RIAPERTURA TERMINI CASSA INTEGRAZIONE’

Un indennizzo straordinario per le piccole e medie imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dell’artigianato che in questi giorni non riescono ad aprire a causa della eccezionale ondata di maltempo, lo slittamento a fine mese delle scadenze fiscali del 16 gennaio, ed una riapertura immediata dei termini per ricorrere alla cassa integrazione straordinaria per i dipendenti delle piccole imprese.

E’ quanto chiesto dal presidente regionale di Confesercenti Daniele Erasmi e dal direttore Lido Legnini in una nota inviata stamani al presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, all’assessore alle attività produttive Giovanni Lolli ed al sottosegretario con delega alla Protezione civile Mario Mazzocca.

“Centinaia di imprese della nostra regione sono letteralmente impossibilitate ad aprire – dicono Erasmi e Legnini – e questa situazione è destinata a durare per giorni. Questa situazione si ripercuote non solo sui fatturati delle aziende, ma anche sulla possibilità di pagare tasse, imposte, stipendi e contributi.

Chiediamo con decisione che le piccole imprese abbiano gli stessi diritti delle grandi: cassa integrazione straordinaria per i dipendenti e indennizzo straordinario per i titolari. Solo così si riuscirà a dare una risposta a migliaia di famiglie che rischiano di non vedere un centesimo a fine mese”.

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