Pari Opportunità, Progetto Simple: Abruzzo in prima linea nella lotta alle discriminazioni

Federica_Carpineta_06Si chiama “La prevenzione ed il contrasto della discriminazione e della violenza contro le donne nelle minoranze” ed è il titolo del focus curato dall’assessorato regionale alle Pari Opportunità che partecipa, in qualità di partner, al progetto internazionale Simple, finanziato dal programma IPA transfrontaliero Adriatico.

Il progetto Simple, il cui valore è pari ad oltre un milione di euro, prende il via oggi a Pescara nella sede della Regione e proseguirà fino a domani. L’obiettivo è quello di valorizzare l’identità socio culturale delle minoranze e contrastare la povertà, la violenza sulla donne, la difficile accessibilità ai servizi e la bassa integrazione scolastica. Cinque in tutto gli stati dell’Area Adriatica che parteciperanno, oltre all’Abruzzo: la Regione Istriana (capofila), il Ministero dei diritti e minoranze del Montenegro, il Comune di Durazzo, l’impresa sociale di Pescara Progetti Sociali, l’Istituto Internazionale di Gorizia, le unioni italiane di Fiume e Capodistria (Slovenia) ed il Cooperation and Development Institute di Tirana (Albania).

In Abruzzo i beneficiari del progetto SIMPLE saranno le nuove minoranze e le comunità immigrate provenienti da Albania, Kosovo, Serbia, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Montenegro, Slovenia e Grecia, che in Abruzzo sono oltre 16mila, secondo i dati Istat del 2009. Di questi l’82,5 per cento sono albanesi, riconosciuti dalla stato italiano come minoranza linguistica, a cui si aggiungono i non residenti provenienti dall’area balcanica.

“Nell’ambito di queste identità” spiega l’assessore regionale Federica Carpineta “si registra l’aumento di episodi discriminanti, nonché di atti di violenza fisica e psicologica, nei confronti delle donne. Per questo l’assessorato alle Pari Opportunità si farà carico di un’azione mirata di prevenzione e supporto attraverso azioni concrete. Sta per essere attivato, a tal proposito, in via sperimentale, lo Sportello di supporto alle donne e bimbi a rischio di violenza. La Regione promuoverà il massimo coinvolgimento delle associazioni rappresentative delle comunità dei Paesi dell’Area Adriatica nelle iniziative”.

Il progetto, infatti, definisce sistemi di governance comuni su settori chiave di intervento quali il multilinguismo, l’educazione, l’informazione, lo sviluppo locale e lo farà attraverso la predisposizione di Linee guida tematiche per l’organizzazione di servizi di supporto da parte di enti pubblici e privati e con la sperimentazione di 5 servizi pilota e 5 cicli di seminari formativi.

 

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