Abruzzo, all’Emiciclo targa contro violenza sulle donne (VIDEO)

L’Aquila. Si è tenuta questa mattina all’Emiciclo la cerimonia per ricordare la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

Per l’occasione il Presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, ha apposto una targa nella Sala Ignazio Silone con la seguente incisione:

“In memoria delle donne morte per mano violenta di chi diceva di amarle affinché le loro storie non affondino nel silenzio ma risveglino coscienza e civiltà”.

All’evento hanno preso parte la senatrice Stefania Pezzopane, l’Assessore regionale Marinella Sclocco, il Vice-Presidente del Consiglio regionale Lucrezio Paolini, i Consiglieri regionali Alberto Balducci, Luciano Monticelli, Giorgio D’Ignazio, Maurizio Di Nicola e Leandro Bracco.

Erano inoltre presenti Franca Santoro (Prefettura dell’Aquila), Alessandra Genco (Commissione Regionale Pari Opportunità), Emanuela Iorio (Assessore alle Pari Opportunità del comune dell’Aquila), Maria Teresa Letta (Vice presidente nazionale Croce Rossa) ed altre donne in rappresentanza del Consiglio regionale, del mondo del volontariato e dei centri-antiviolenza regionali.

“La targa in ricordo delle donne uccise vuole essere un monito costante, affinché nessuno rimanga inerte o possa sentirsi estraneo nei confronti della violenza perpetrata sulle donne – è il commento del Presidente Giuseppe Di Pangrazio – Le vittime di violenza, in Italia sono madri, mogli, fidanzate, donne apparentemente felici che conducono una vita ordinaria. I dati ci dicono che queste violenze sono numerose e gli atti persecutori spesso non vengono denunciati.

L’apposizione di questa targa – continua Di Pangrazio – vuole essere un gesto di apertura al problema, vuole evidenziarlo e porre la costante attenzione su di esso affinché ciascuno di noi sia più attento, più aperto e sensibile alle problematiche che ci stanno accanto, a quanto succede nei luoghi stessi che abitiamo, tra vicini di casa, nel nostro quartiere.

Questa targa –conclude il Presidente – vuole dunque invitare ciascuno “a non voltarsi dall’altra parte” aprendo la più alta Istituzione territoriale ad un problema diffuso ed attuale che riguarda le donne e noi tutti.”

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