Abruzzo, Febbo attacca D’Alfonso su nuove nomine: ‘Inopportune e illogiche’

L’Aquila. “Il presidente della Regione continua ancora a fare nomine poco opportune e poco sensate dettate solo da una personale logica fiduciaria, scavalcando sia la giunta sia il consiglio regionale sia i portatori d’interesse.

Mi riferisco in modo particolare alla nomina del commissario straordinario dell’Agenzia di informatica e committenza (Aric) e della nomina del commissario straordinario al Consorzio di Bonifica Centro”.

Questa la denuncia del presidente della Commissione vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo che sottolinea come “D’Alfonso con due specifici Decreti presidenziali ha nominato il 3 novembre scorso il dott. Paolo Menduni all’Aric e Claudio Ruffini, solo ieri, al Consorzio di Bonifica sancendo in questo modo un rapporto diretto con le due strutture.

Queste due nomine – spiega Febbo – sono scelte che offendono le giovani generazioni e non tengono conto delle tante professionalità presenti all’interno della struttura regionale poiché ancora una volta si è scelto di ricorrere a figure fiduciarie come Ruffini, preso dalla sua segretaria, e Menduni, già direttore di varie direzione sanitarie, attuale consulente scelto nella lista dei ‘pensionati’ che lavorano al fianco del presidente a titolo gratuito, e adesso (forse, perché il decreto è molto sibillino) ben ricompensato con una poltrona remunerata.

Peraltro ci risulta che le due nomine non hanno competenze idonee ed adeguate in materia informatica e ingegneria idraulica e mondo rurale per i ruoli che andranno ad assumere.

Queste scelte sono un vero e proprio schiaffo alla tanta e diffusa intelligenza presente nelle varie strutture della Regione Abruzzo che il Presidente continua ininterrottamente a mortificare ed umiliare. In questi tre anni di governo di D’Alfonso abbiamo solo sentito tante chiacchiere sulle giovani generazioni e sulle potenzialità delle nostre Università quando poi all’atto pratico non vengono prese in considerazione né le varie professionalità né le giovani leve.

Non sono state sentite neanche le Organizzazioni Professionali per la scelta del neo commissario di un Ente importante e strategico qual è il Consorzio di Bonifica Centro, travolto in questi giorni da vicende giudiziarie.

Pertanto – conclude Febbo – ritengo che le nomine di Ruffini e Menduni si discostano nettamente dagli indirizzi tracciati e annunciati in campagna elettorale da D’Alfonso”.

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